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Informatica in un click!

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Oggi vi parlo di un interessantissimo testo che in questi giorni sto scoprendo e che mi è piaciuto moltissimo, si tratta di INFORMATICA IN UN CLIC di Editoriale Scienza, un testo per bambini che parla del mondo dell'informatica e che è adattissimo per fare numerosi approfondimenti in classe sulla scienza, la tecnologia, la matematica e il coding.


Grazie a questo libro ho già pianificato di strutturare alcune attività nelle mie classi quinte, ma che potrebbero essere adattate anche a una classe terza o quarta, in maniera interdisciplinare.

Il libro è davvero ben fatto, perché è suddiviso in varie sezioni che possono tornare utili per strutturare percorsi differenti:

  • nella prima parte parla della STORIA dell'informatica, organizzando, grazie a una linea del tempo, alcune tappe fondamentali dello sviluppo di questa scienza: dalla stampa a caratteri mobili di Gutenberg all'Intelligenza Artificiale;
  • un'altra sezione è dedicata a grandi PERSONAGGI storici (scienziati e non...c'è addirittura Giulio Cesare!) che hanno ideato sistemi, codici o strumenti che hanno permesso di arrivare fino alle moderne tecnologie che utilizziamo oggi ogni giorno! Inutile dire che, da appassionata di storia della scienza e di protagonisti, questa è la sezione che ho preferito del libro! Anche i bambini, che adorano immedesimarsi nelle figure di scienziati e matematici, apprezzeranno tantissimo quando presenterò loro i vari personaggi;
  • un altro capitolo davvero interessante di questo libro è "GLI OGGETTI DIGITALI", una sezione in cui vengono descritti alcuni oggetti di uso quotidiano e in cui viene spiegato il loro funzionamento (questo capitolo è perfetto per lavorare in tecnologia a scuola...e mostrare ai bambini come funziona, ad esempio, uno smartphone o un videogioco, è sicuramente un argomento estremamente motivante!);
  • in un'altra sezione si parla dei CONTESTI in cui viene utilizzata l'informatica oggi: partendo dal proprio garage, fino ad arrivare...nello spazio!
  • Infine, l'ultimo capitolo del libro è dedicato alle APPLICAZIONI dell'informatica nei vari ambiti della vita di tutti i giorni come la medicina, la scienza, l'arte, il lavoro, l'informazione, la vita privata, il diritto, ...insomma, piccole curiosità e aneddoti importanti da conoscere su come questa scienza migliora la nostra vita e ci aiuta ogni giorno nelle attività che svolgiamo. Anche solo il fatto di permettere a me di raccontare cose belle su questo blog e di arrivare fino a voi!


Un libro davvero utilissimo e interessante, che come insegnante mi ha particolarmente catturato e incuriosito.

Lo consiglio sicuramente a tutti i colleghi e ai genitori di bambini e ragazzi dagli 8-9 anni in su, appassionati di tutte le nuove tecnologie e del loro funzionamento.

Scritto in maniera molto semplice e comprensibile (anche per chi è meno esperto in materia) e corredato da immagini e schemi molto chiari e utili a far sempre riferimento al contesto.

Se volete approfondire e scoprire qualcosa in più su questo testo, potete leggere la Scheda a questo link, dove potrete anche effettuare l'acquisto. Addirittura, se volete sfogliare virtualmente il testo per avere un "assaggio" di com'è fatto, potete cliccare su questo link.

Come sempre, un'ottima proposta da Editoriale Scienza! Consigliatissima!

P.S. Poi vi racconterò com'è andata con i bambini a scuola! 😉




Geometria con...InOBot!

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Ragazzi di quinta alle prese con la programmazione di InO-Bot, il robot "disegnatore"! 

Ecco il nostro nuovo amico InO-Bot, neo arrivato in classe, un robot che può essere usato per fare dei disegni geometrici! 



E' vero, voi direte, anche Mind disegna e crea percorsi con la penna... 
Ma InO-Bot ha svariate funzioni in più e un grande pregio (per chi vuole imparare a programmare "seriamente"): si programma con Scratch

Le funzioni di Scratch sono molteplici e articolate e questo permette ai bambini di creare davvero tantissime cose diverse e di poter lavorare molto più liberamente con la propria fantasia!


In più, a differenza di Mind, InO-Bot ha molte più funzioni: intanto può far alzare e abbassare la penna, cosa molto comoda se, ad esempio, vogliamo creare delle scritte o dei disegni un po' più elaborati. Poi ha led colorati che si possono accendere, spegnere, far lampeggiare, ecc... Ed inoltre può emettere suoni.
Poi, non ha praticamente nessun disegno preimpostato (come invece ha Mind): qui tutto è da creare a partire da zero! E per me questo può essere solo un vantaggio!
Insomma, decisamente più articolato e interessante per i bambini più grandicelli.










Noi lo abbiamo conosciuto e usato in classe quinta. Inizialmente siamo andati un po' per tentativi (devo dire che anch'io ho imparato ad usarlo assieme ai bambini).






Poi, dato che lo conoscevano poco, ho mostrato ai bambini alla LIM le funzioni principali di Scratch e come utilizzarlo per programmare. Inutile dire che loro hanno capito al volo come usarlo e sono diventati in un attimo espertissimi!
Ecco le fasi iniziali di conoscenza del robot e di lavoro guidato insieme.







In particolare, per InO-Bot, si installa su computer un software che aggiunge a Scratch le funzioni necessarie per far funzionare il robot.
Ah, importante: il robot si collega a pc (o anche tablet...dato che ha un'app completamente dedicata scaricabile gratuitamente!) tramite Bluetooth. Per farlo funzionare è necessario quindi avere un pc dotato di dispositivo Bluetooth e connetterlo in una fase preliminare.
Inoltre: i comandi per il robot 8almeno nella versione che ho scaricato io seguendo le indicazioni riportate nella scatola del robot) erano solo in inglese, nonostante Scratch fosse in italiano. Beh, anche questo un valore aggiunto non da poco! Poter utilizzare i comandi in inglese e comprendere il loro significato è sicuramente un obiettivo raggiunto in più! Per i bambini è stato facile e immediato!

Come abbiamo lavorato con InO-Bot?
Semplice. Ho organizzato i bambini a piccoli gruppi di 4 e a ciascun gruppo ho dato un pc (fisso o portatile) e una chiavetta (quell'anno avevo chiesto ad ogni bambino di avere sempre con sé nell'astuccio una chiavetta usb).
Ho stabilito io degli obiettivi-sfida da raggiungere, cioè delle forme particolari da disegnare, che dovevano essere svolti in ordine, dal primo all'ultimo.
I bambini programmavano con Scratch la mossa che avrebbe dovuto eseguire InO-Bot, salvavano la programmazione su chiavetta e poi venivano da me. Io avevo l'unico pc collegato al robot (se fossero stati tutti collegati - ammettendo di poterlo fare - sarebbe stato certamente un caos far muovere InO-Bot con tanti comandi simultanei! L'ideale, effettivamente, sarebbe avere 5 o 6 robot, ciascuno da collegare a un diverso computer o tablet). Per cui i gruppi arrivavano, mi davano la chiavetta che io inserivo nel pc, poi io facevo partire la loro programmazione e verificavo, guardando il comportamento del robot, che l'obiettivo fosse stato raggiunto!

Se i bambini completavano la sfida, potevano passare alla programmazione della successiva. Altrimenti osservavano che cosa era "andato storto" e tornavano al loro pc per sistemare la programmazione.









Questa sfida li ha coinvolti moltissimo e ci ha accompagnati per diverse lezioni (anche nei momenti finali della giornata, ad esempio, all'ultima ora). 
I bambini erano entusiasti ogni volta che completavano una sfida! E non vedevano l'ora di passare a quella successiva.

Ecco le sfide che ho scelto per i bambini della mia classe quinta, in ordine:

Programmare InO-Bot per disegnare:

  1. Un quadrato
  2. Un rettangolo (non quadrato)
  3. Un triangolo equilatero
  4. Un triangolo non equilatero
  5. Un esagono regolare
  6. Un ottagono regolare
  7. Un pentagono regolare
  8. Un dodecagono regolare
  9. Un poligono non regolare a vostra scelta
  10. Una stella a vostra scelta
  11. Un movimento (con o senza disegno) di InO-Bot a vostra scelta con tanto di luci e suoni che sia il più possibile divertente!
  12. Un disegno o una semplice scritta di vostra invenzione.

Se vi serve una scheda con già tutte queste istruzioni in ordine, potete scaricare la mia qui

La particolarità di queste sfide è sicuramente l'avere un'idea ben chiara e precisa delle caratteristiche geometriche di queste figure e il saperle disegnare correttamente.
Dal momento che i bambini avevano ben chiaro (più o meno per tutte le figure) come si disegnassero su un foglio a quadretti, il lavoro stimolante (e il punto di forza maggiore di un'attività come questa dal punto di vista geometrico) stava proprio nel farli riflettere sulle caratteristiche dei poligoni per programmare InO-Bot in modo che si muovesse nello spazio di conseguenza.

Ad esempio, per fare un quadrato è necessario scegliere innanzitutto una lunghezza fissa per ciascun lato e poi far ruotare InO-Bot in ogni angolo di 90°, sempre nello stesso verso.
Si può anche utilizzare il comando di ricorsività per 4 volte, per abbreviare la programmazione.
Analogamente si può costruire un rettangolo: tenendo conto però che i lati devono essere diversi e che InO-Bot incontrerà in successione prima i due lati di lunghezza diversa, poi dovrà ripetere le misure dei lati.

Per quanto riguarda l'esagono, l'ottagono e gli altri poligoni regolari, i bambini sapevano come costruire queste figure con goniometro e compasso, ma in questo caso questi strumenti non sarebbero stati troppo di aiuto a InO-Bot.
L'idea importante, in questo caso, era capire quanto misurasse ciascun angolo di ogni poligono, per capire di quanto far ruotare InO-Bot per disegnare ogni lato.
E' stato davvero interessante osservare i loro ragionamenti e anche vedere in opera le loro programmazioni, anche quelle sbagliate, per notare la loro presa di consapevolezza degli errori e vederli accorgersi autonomamente di cosa dovevano modificare nella loro programmazione!










Mi è sembrato che maneggiassero veramente le figure geometriche da un punto di vista nuovo e totalmente innovativo! Forse ancora più approfondito rispetto al solito!
Qui non si trattava di seguire regole per costruire una figura (come normalmente si fa in classe), ma di ricavare una strategia partendo dalle conoscenze che i bambini avevano su questa figura.
Io non suggerivo il "come fare", perché loro, attraverso il lavoro di gruppo, andando a prendere quaderni, goniometri e strumenti vari, tramite una discussione animata, riuscivano a capire e a inventare strategie interessanti per risolvere il problema!

Quella della stella è stata forse la sfida più ardua, perché era necessaria un'attenzione in più al percorso da far fare a InO-Bot, che poteva prevedere anche sovrapposizioni (ad esempio la classica stella a cinque punte che si disegna senza alzare la matita dal foglio), oppure angoli concavi (normalmente nella riproduzione dei poligoni regolari e non avevano sempre utilizzato angoli convessi).
Qui ci sono stati diversi tentativi, ma alla fine tutti (chi in modo più semplice, chi con produzioni davvero molto elaborate) sono riusciti a portare a termine la sfida.




Un'altra difficoltà più generale è stata quella di gestire lo spazio del foglio! Un'accortezza non da poco...
Inizialmente le misure impostate erano un po' casuali e nel momento in cui i bambini posizionavano il loro foglio A4 sotto al robot (in quella classe usavamo un quaderno ad anelli e quindi i fogli erano quelli bucati a quadretti, che poi andavano ad inserire nel quaderno) si accorgevano che il robot a un certo punto usciva dai margini del foglio, disegnando sul pavimento!
Anche questo era un errore da correggere! Quindi nelle successive programmazioni i bambini hanno dovuto tener conto di questi ulteriori due aspetti:

  • le misure dei lati non dovevano essere troppo lunghe, per evitare questo inconveniente;
  • la posizione di partenza di InO-Bot era fondamentale! Infatti, anche sapere da dove partire era importantissimo per mantenere il robot sempre all'interno del foglio.




 


Altre piccole difficoltà incontrate, che vi segnalo:

  • I nostri pennarellini erano leggermente più piccoli del buco presente in InO-Bot, quindi il disegno a volte non risultava precisissimo a causa del fatto che il pennrallino "ballava" leggermente nello spazio. Spesso risolvevamo mettendo del pongo o della gomma pane per fissare il pennarello in alto (in questo modo veniva meno la funzione "alza e abbassa" la penna, però per tenere fisso il pennarello in un percorso continuo poteva andare).
  • Noi tenevamo il foglio per terra e i bambini ci si sedevano attorno per usare il robot (non so perché...in effetti potevamo anche metterci su un tavolo! 😄 Ma forse ai bambini la posizione a terra piaceva di più e l'abbiamo trovata più naturale!!!). Per terra ovviamente c'erano delle piastrelle e tra una e l'altra le fughe facevano un leggerissimo spessore: ecco perché "saltando" sopra alle fughe i disegni non erano quasi mai perfetti al 100%!.
  • Altro piccolo problema incontrato: il movimento del foglio. Strisciando con le ruote e sfregando il pennarello InO-Bot aveva la tendenza a trascinare leggermente con sé il foglio sottostante. Per ovviare a questo problema uno di noi teneva fermo il foglio con le dita oppure fermavamo sul pavimento il foglio con dello scotch.

Un'obiezione che molti potrebbero fare è: ok, ma non avendo il robottino la stessa attività si può fare anche interamente con Scratch, disegnando le figure sullo schermo del computer.
E' verissimo! Se non si dispone di un piccolo InO-Bot in classe si può molto più semplicemente utilizzare Scratch per disegnare su schermo le stesse figure, arrivando più o meno agli stessi ragionamenti geometrici che ho evidenziato.
Solo che...con il robot c'è un passaggio in più, che è il passaggio al lato pratico e concreto! Sicuramente vedere un robot che si muove sotto le loro indicazioni e grazie ai loro sforzi è decisamente più appagante e motivante del vedere un disegno su uno schermo "intoccabile". 
La spazialità che viene riportata dal "reale" (osservazione diretta di una figura) al "virtuale" (programmazione per disegnare quella figura) e infine di nuovo al "reale" (realizzazione di questa figura nello spazio di un foglio e nello spazio reale grazie al robot) è sicuramente più immediata da cogliere, più concreta, più vissuta!







Insomma, davvero un'esperienza interessante e stimolante per me e divertentissima per i ragazzi!
Programmare per creare competenze in geometria! Davvero un'ottima occasione!

E, tra l'altro, una modalità per me per verificare ciò che avevano imparato in geometria, senza bisogno di alcuna prova di verifica! Qui la verifica era sul campo, immediata, autocorrettiva, tangibile.
Non c'era bisogno che io dicessi dov'era l'errore, si accorgevano da soli!
Non hanno vissuto le attività come valutative, anzi, tutto è stato vissuto molto piacevolmente e con enorme motivazione al lavoro (cosa ben diversa da una situazione tradizionale di verifica).
Io potevo immediatamente capire chi aveva chiaro il compito da eseguire e decidere la mia valutazione. Inoltre nel gruppo le abilità in gioco erano molteplici: c'era chi aveva più le idee chiare sui concetti geometrici, chi aveva più il senso pratico, chi era più veloce e spigliato nell'uso di Scratch e con il linguaggio di programmazione.
Insomma, molteplici spunti anche per la valutazione, in un contesto naturalissimo e assolutamente non forzato.

Una bellissima esperienza che mi sento di segnalarvi, per l'efficacia e per la ricchezza!
Provare per credere! 😉





P.S. Per illustrarvi meglio l'esperienza svolta, aggiungo qualche VIDEO che abbiamo realizzato in classe.

In questi primi video potete vedere InO-Bot all'opera grazie alle diverse programmazioni dei bambini e soprattutto sentire le loro emozioni e reazioni nell'attesa che il robot completasse il suo percorso o dopo il suo successo!









In questo video, invece, viene mostrato un errore di programmazione e si sente un compagno di un altro gruppo che suggerisce alle compagne qual è stato il loro errore, in modo da far capire loro come correggerlo.



In questi ultimi due video, invece, si vede la costruzione di una stella: inizialmente la pianificazione del disegno da parte delle bambine è andata storta, per un errore nella rotazione di un angolo. L'idea, era chiara e ben pianificata, ma è stato sbagliato un passaggio nella programmazione.
Nel secondo video (girato proprio gli ultimissimi minuti della giornata...un po' nel caos dell'ultimo secondo e nella preparazione per andare a casa dei compagni...vedi il "Posso andare in bagno?" continuo! 😆) invece si vede la correzione da parte dello stesso gruppo della programmazione e l'esito stavolta decisamente soddisfacente! (Le bambine non sarebbero mai andate a casa prima di verificare che la loro programmazione di InO-Bot portasse finalmente a un successo! 😄)







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I poligoni

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Introdurre i bambini al concetto di poligono può essere un passaggio non semplice, prima di tutto perché i poligoni esistono più nel "mondo delle idee" che nel mondo reale!
Lo spazio che ci circonda è uno spazio solido, tridimensionale...sicuramente non piano!
E' quindi importante partire con i bambini da un'esplorazione delle figure tridimensionali, per poi arrivare, in un secondo momento, a conoscere i poligoni.

Data questa premessa, ecco una bella esperienza che si può proporre in classe terza o quarta per iniziare con i bambini a conoscere e classificare i poligoni.


Iniziamo con il mostrare ai bambini alla lavagna una serie di figure, come queste.



Chiediamo ai bambini di "classificare" queste figure in base a un criterio scelto da loro. Lasciamo loro il tempo di elaborare e condividere delle ipotesi nel grande gruppo e di discuterne.

Probabilmente una delle caratteristiche più immediate da osservare sarà il notare che alcune figure sono delimitate da linee spezzate (hanno tutti i lati "diritti"), altre da linee curve e altre da linee miste.

Soffermiamoci con loro in particolar modo su questo aspetto e arriviamo a dire che alcune di queste figure sono POLIGONI mentre altri no. Chiediamo prima ai bambini di dirci quali, secondo loro, sono poligoni e se abbiano mai sentito questa parola e ne conoscano il suo significato.

Dopo aver ascoltato le proposte dei bambini, diamo loro una definizione di poligono e capiamola pezzo per pezzo insieme.

Un POLIGONO è una figura geometrica piana delimitata da una linea spezzata chiusa e che ha almeno 3 lati e 3 angoli.

Soffermiamoci sulle parole. 

Piana = piatta, a due dimensioni, più o meno come le facce dei solidi che abbiamo conosciuto. Non tridimensionale.

Linea spezzata chiusa = ricordiamo ai bambini che tipo di linea sia e quali caratteristiche abbia, invitandoli ad osservare le figure sulla lavagna e a riconoscere quelle coerenti con questa descrizione.


Almeno 3 lati e 3 angoli = invitiamo i bambini a prendere una matita colorata e ad immaginare che sia un lato: solo con essa è possibile formare un poligono? No, non si avrebbe una linea spezzata chiusa (al massimo un segmento). E con due matite colorate si può formare un poligono? No, al limite si può formare una linea spezzata, ma comunque non si riuscirebbe a chiudere, rimarrebbe aperta! Quindi niente poligono! E con tre matite colorate? Beh, con tre matite si può formare un poligono (anche se non sempre...ma di questo ne riparleremo più avanti!). Quindi si può dire che il numero minimo di lati che servono per formare un poligono siano tre. Di conseguenza, se ci sono 3 lati ci saranno anche tre angoli: invitiamo i bambini ad osservarli. Proviamo anche con più matite: 4, 5, 6...scopriremo che è sempre possibile formare dei poligoni e che al numero dei lati corrisponde sempre lo stesso numero di angoli interni al poligono.



A questo punto, è possibile far sperimentare praticamente tramite un gioco la costruzione dei poligoni in classe. Abbiamo provato con le matite, ma si possono utilizzare svariati materiali:

  • cannucce e pongo o carta stagnola per unire i vertici di ciascun lato (o anche solo cannucce);
  • stuzzicadenti e pongo o pasta sale;
  • Strawbees (materiale super versatile!);
  • altro materiale strutturato vario che possa essere collegato per formare figure geometriche (mi vengono in mente il Geostix o il Geomag o il kit con astine e palline da incastrare).




Per svolgere questa semplice attività si possono organizzare i bambini in piccoli gruppi e lasciare che producano vari tipi di poligoni. 
Dopo averli realizzati ed esposti, possiamo analizzarli insieme e scoprire le loro caratteristiche, attraverso un'osservazione e discussione di grande gruppo. 
Interessante potrebbe essere dare la possibilità ai bambini di tagliare le cannucce o il materiale per formare i lati, in modo da creare poligoni il più possibile diversificati e interessanti.

Dopo questa prima attività di scoperta e di manipolazione, iniziamo a dire ai bambini che i poligoni possono essere classificati in base al numero di lati e di angoli.

In particolare la parola poligono deriva dall'antico greco e significa:

POLI-GONO   =   TANTI - ANGOLI

quindi classificare i poligoni significa contare il numero di angoli (e quindi di lati) che possiedono e a ciascuna categoria attribuire un nome.



Vediamo in rassegna i nomi che possono avere i poligoni in base al numero di angoli e di lati e classifichiamoli in simultanea sia utilizzando i loro lavori costruiti nell'attività precedente, sia attraverso disegni sul quaderno.

Iniziamo col ribadire che il poligono con il minor numero di lati e di angoli è quello con 3 lati e 3 angoli, chiamato TRIANGOLO.
Tra gli artefatti dei bambini troviamo i triangoli e, in una tabella, invitiamoli a disegnare sul quaderno tutti i triangoli che vengono loro in mente. Diciamo di utilizzare il righello, ma non necessariamente di stare all'interno dei quadretti. L'importante è che i tre lati siano "diritti" e si incontrino tra loro.

Questa è un'accortezza molto utile e interessante, perché permette ai bambini di partire senza essere troppo "inquadrati"! Normalmente si usano i quadretti fino all'eccesso e questo porta con sé il rischio che a lungo andare i bambini non riescano a cogliere immediatamente una figura che non sia disegnata precisamente nei quadretti. 
Faccio un esempio. Più in là, quando impareremo a classificare i triangoli, potremmo chiedere ai bambini che tipo di triangolo sia questo:


Esso è a tutti gli effetti un triangolo rettangolo! Ha un angolo retto, se notate bene! Ma se i bambini fino ad allora sono stati abituati a disegnare triangoli rettangoli solo in questo modo:


cioè allineando per bene i lati (cateti) ai quadretti, allora faranno davvero molta fatica a riconoscerlo! 
Ecco perché il quadretto può essere un grande aiuto per certi aspetti (precisione, ordine, linearità, riferimenti, ecc...), ma anche un grosso ostacolo per altri!!!

Per questo motivo consiglio di non "costringere" i bambini a realizzare poligoni solo lungo le linee dei quadretti, ma a lasciarli liberi di costruire figure coerenti, anche "storte" o con i lati che non rispettano nessuna delle linee dei quadretti. Questo sarà sicuramente un aspetto che porterà grandi vantaggi in futuro!

Torniamo alla nostra classificazione dei poligoni.
Dopo aver dichiarato il nome dei poligoni a tre lati e tre angoli, passiamo a quelli con 4 lati e 4 angoli: i QUADRILATERI.
Anche in questo caso, andiamo a cercare i quadrilateri tra i poligoni realizzati praticamente dai bambini e invitiamoli a disegnare sul quaderno tanti poligoni con 4 lati (anche con l'accortezza indicata prima).

Passiamo oltre. I poligoni con 5 lati e 5 angoli si chiamano PENTAGONI.
Facciamo la stessa cosa fatta precedentemente.

Da qui in poi ho un'ulteriore cosa da segnalare: normalmente sia i libri che il nostro senso comune ci propongono come "pentagoni", "esagoni", "ottagoni", "dodecagoni" e così via, solo le figure regolari, cioè quelle belline e perfette con tutti i lati e tutti gli angoli congruenti.


Benissimo, ma un esagono non è solo quello! 
Un esagono è un poligono con 6 lati e 6 angoli, quindi anche questo è a tutti gli effetti un esagono:


Quello che voglio sottolineare è la "pericolosità" del far associare a questi termini solamente l'idea dei poligoni regolari. E' vero che poi molto più avanti si parlerà soprattutto di loro (sono un po' i "VIP" dei poligoni, diciamolo!), ma questo non significa che accantonare gli altri sia corretto! Anzi, è un grosso problema se fin da subito non si dà ai bambini l'idea che di esagoni ne esistono tantissimi tipi, così come di pentagoni e di dodecagoni!

 

Un esempio di "tragica deriva" dovuta anche in parte a questa superficialità, si è avuto in una prova Invalsi di qualche anno fa, in cui veniva presentata questa figura. Alla prima domanda, in cui si chiedeva di indicare con vero o falso se questa figura fosse un esagono, si sono avute tantissime risposte: "FALSO". Un aspetto sicuramente su cui riflettere molto.


Detto questo, continuiamo pure il nostro lavoro di classificazione con le stesse modalità utilizzate in precedenza (classificazione degli artefatti dei bambini e disegno sul quaderno in una sorta di tabella), ma facciamo in modo che i bambini, soprattutto nel disegno, si sbizzarriscano e producano poligoni con un coerente numero di lati e di angoli, ma anche "strambi" e curiosi: ad esempio con angoli concavi, che ricordano figure o immagini della vita quotidiana o in modo insolito.
Per loro sarà un divertimento provare tante proposte diverse, ma anche molto molto utile per comprendere che i poligoni non sono solo quelli che poi definiremo regolari...anzi, quelli sono solo una netta minoranza!!!




Se può essere utile, girando tra i banchi si possono osservare alcune produzioni inventate dai bambini rispetto ai vari tipi di poligono e si possono copiare alla lavagna, in modo da dare loro rilevanza e da permettere a tutti di avere un'ispirazione su cosa disegnare e come farlo.
Può essere una bella sfida per tutti e un modo per far mettere in gioco i bambini (se faccio una figura bella e curiosa...e soprattutto corretta...essa verrà riproposta alla lavagna! Una bella motivazione!).


Arriviamo quindi a completare una sorta di tabella in cui siano elencati i nomi dei poligoni da 3 a 12 lati e angoli:

3 lati/3 angoli: TRIANGOLI
4 lati/4 angoli: QUADRILATERI
5 lati/5 angoli: PENTAGONI
6 lati/6 angoli: ESAGONI
7 lati/7 angoli: ETTAGONI
8 lati/8 angoli: OTTAGONI
9 lati/9 angoli: ENNAGONI
10 lati/10 angoli: DECAGONI
11 lati/11 angoli: ENDECAGONI
12 lati/12 angoli: DODECAGONI

So che la smania dei bambini di continuare sarà fortissima...diciamo loro con grande delusione che però i nomi specifici dei poligoni si esauriscono con i dodecagoni. Dai 13 lati in poi vengono semplicemente detti: "poligono con 13 lati" o "poligono con 20 lati" o "poligono con 158 lati"...senza più un nome espressamente dedicato! Sono anche molto più rari da trovare e molto più complicati da disegnare!



Arrivati a queste importanti conclusioni e a scoprire la classificazione più generale dei poligoni, proponiamo un'attività molto molto pratica che può servire un po' come divertimento, un po' come verifica di quanto appreso e un po' come esercizio di manualità e di disegno.

Per fare questa attività ci serviranno i GEOPIANI. 
A scuola normalmente se ne trovano diversi abbandonati in qualche armadio...ma se ne siete proprio sprovvisti, basterà recuperare della plastica o del polionda in cui inserire facilmente, a distanze regolari, dei fermacampioni da usare come chiodini...oppure, alla peggio, basta qualche asse di legno in cui un buon papà esperto di falegnameria potrebbe piantare un po' di chiodi!




In ogni caso, se usate i geopiani già pronti e acquistati (qui ad esempio si possono acquistare quelli che ho usato io), dovete farli usare dalla parte in cui i chiodini sono tutti allineati (griglia quadrata), non dove sono disposti su linee "sfasate" (griglia triangolare)...anzi, potrebbe essere davvero un bel punto di riflessione l'osservare le due facce del geopiano e scoprirne le differenze.
Inoltre, non servirà un geopiano per bambino, ma ne basterà uno per gruppo (anche se suggerisco di non fare gruppi troppo numerosi).


Creiamo quindi dei gruppi e diamo a ciascun gruppo un geopiano e degli elastici.
La consegna sarà questa: costruire sul geopiano dei poligoni e poi ridisegnarli sul quaderno, scrivendo accanto che tipo di poligono è stato creato.

Facciamo in modo che ciascun membro del gruppo abbia la possibilità di creare il suo poligono sul geopiano e diciamo a tutti gli altri bambini del gruppo di riprodurlo sul foglio quadrettato del quaderno.









Questo esercizio sarà sicuramente divertente e creativo nella primissima fase, ma poi richiederà attenzione e precisione nella misurazione dei chiodini e nel dover riprodurre fedelmente la figura sul quaderno (spieghiamo ai bambini che i chiodini sono come gli incroci dei quadretti, quindi basterà contarli e osservarli per capire come rifare la figura). chiaramente chi è più in difficoltà nel disegno dovrà cercare di formare una figura più semplice, oppure potrà essere supportato dagli altri membri del gruppo.
Inoltre, nella fase finale, si tratterà di riconoscere il tipo di poligono contando i lati o gli angoli, quindi avremo la possibilità di verificare le conoscenze raggiunte.










Queste attività sono propedeutiche per le tipologie di classificazione che vedremo più avanti (soprattutto di triangoli e quadrilateri) e per tanti aspetti geometrici che già vi ho elencato.

Alternare momenti più "teorici" di spiegazione alle proposte pratiche è sicuramente un modo per tenere legati i due aspetti, per sperimentare e capire non solo con la testa ma anche e soprattutto con le mani e per mettere in pratica gli apprendimenti. 
Un forte legame che dovrebbe essere sempre presente a questa età, soprattutto in una materia come geometria!


Super Mate-Saldi!!!

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PROMO APRILE! 🤩

Vi comunico che da oggi tutti i mate-prodotti presenti sul portale matecalendario.shop sono in super SCONTO!!! 😉 Approfittatene!





Sophie Germain, una matematica contro i pregiudizi!

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La sfida di aprile del Matecalendario 2021è tutta...in rosa! E' dedicata cioè a una donna: Sophie Germain.


Finalmente una matematica! E' vero! Si sente sempre parlare di matematici uomini...ma gli esempi di donne che si sono occupate di matematica sono assolutamente presenti, anche se più rari.

All'interno della Guida Didattica del Matecalendario 2021 vi ho già illustrato nel dettaglio le attività che si possono realizzare in classe per presentare questo personaggio e per introdurre concetti matematici nuovi. Lì vi ho anche riportato la storia di Sophie e alcune mie riflessioni personali.

Parlare di donne che si sono occupate di matematica è importantissimo: il pregiudizio per il quale la matematica e più in generale la scienza siano "mestieri da uomini"è ancora in parte radicato nella mente di molte persone (tanto è vero che se si vanno a vedere i dati relativi agli studenti iscritti alle facoltà scientifiche delle Università, ancora si può notare che prevale nettamente il numero di uomini rispetto a quello delle donne). All'epoca di Sophie era addirittura uno scandalo che una donna si potesse occupare di scienza: lei non era nemmeno ammessa all'Università e ha dovuto trovare uno stratagemma per poter seguire le lezioni.

Ma mostrare alle bambine e alle ragazze che la matematica è una disciplina alla portata di tutti è sicuramente un modo per far capire che ciascuno ha la libertà di scegliere senza vincoli ciò che vuol fare del suo futuro e che i pregiudizi vanno abbattuti una volta per tutte!

Questa storia, assieme all'attività matematica giocosa proposta sul Matecalendario 2021, possono essere un valido pretesto per toccare questo tema con i bambini in classe.

Qui di seguito vi segnalo alcuni possibili approfondimenti da fare, nel percorso che vi ho già illustrato sulla Guida Didattica.

Il primo è un semplice video adattissimo ai bambini che può essere mostrato in classe per presentare la matematica Sophie Germain e la sua storia. Lo trovate qui di seguito.


Un altro interessante video, adatto forse ai bambini un po' più grandi, è il seguente, che prende spunto dal testo "Ragazze con i numeri", nel quale è proprio narrata la storia di Sophie, assieme a quella di altre scienziate importanti, che hanno superato i pregiudizi per seguire i propri interessi e le proprie passioni. Volendo in classe, si può anche leggere la storia tratta da questo testo.


Un altro possibile approfondimento è la pagina di Redooc dedicata a Sophie Germain, nella quale è possibile trovare alcune citazioni della scienziata e link interessanti, tra cui anche le pagine dedicate ad altre scienziate donne famose ed importanti.

Insomma, spero che la sfida appassioni voi e i vostri bambini, ma ancora di più spero che la storia e le idee di questa matematica possano accendere una scintilla negli occhi delle vostre bambine, perché con la passione e la determinazione è possibile arrivare ovunque, anche più lontano dei pregiudizi!


La soluzione dei giochi di maggio del Matecalendario 2020

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 Ecco le soluzioni ai giochi di maggio del Matecalendario 2020!


Nonna Gertrude doveva dividere la sua strana torta per i diversi ospiti che avrebbero potuto andarla a trovare. Le fette dovevano essere 2 oppure 3 oppure 4, 6, 8, 12, 16 o 24! E la richiesta questa volta era di fare tutte le fette congruenti, cioè perfettamente sovrapponibili.

Ecco alcune delle soluzioni possibili (in alcuni casi ce ne sono anche due o più, provate a scoprire se i vostri bambini trovano soluzioni alternative!):

 


 

 


 

Per quanto riguarda il gioco bonus, in cui la nonna doveva dividere le 5 tortine in 6 parti per i suoi sei nipotini, ecco, anche in questo caso, una delle soluzioni possibili:


La nonna potrebbe dividere tre tortine a metà e darne una metà a ciascun nipotino. Poi dividere ancora in quarti una tortina e mezza e darne un altro quartino a ciascun bimbo. E infine dividere la metà rimasta in 6 pezzi (o ogni quartino in tre pezzi), in modo da darne un altro piccolo pezzettino ad ogni nipote e terminare i dolcetti!

Se volessimo utilizzare le frazioni, si potrebbe dire che ciascun nipotino avrebbe preso 1/2 + 1/4 + 1/12 di tortine! Ma anche senza frazioni, questo problema può essere risolto tramite un disegno schematico come quello riportato sopra.

Anche stavolta, questa è solo una delle possibili soluzioni. I bambini potrebbero voler dividere ancora ulteriormente le tortine o modificare le modalità di divisione! spazio alle soluzioni creative!

Vi aspetto il prossimo mese con la sfida di giugno, tutta da giocare!


Attestato di MATECAMPIONE!

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Dato che le sfide del Matecalendario stanno appassionando i bambini di tutta Italia, alcune colleghe mi hanno chiesto di poter creare un attestato per "premiare" anche solo simbolicamente i bambini che con grande impegno, curiosità, interesse e ingegno ogni mese si dedicano alle sfide del Matecalendario e le risolvono brillantemente!

Detto...fatto! Ecco per voi un simpaticissimo attestato da consegnare ai bambini delle vostre classi...addirittura firmato dal...piccolo Friedrich in persona!!!


Se volete, potete scaricare il pdf dell'attestato da stampare per i vostri bambini a questo link.

Può essere un'idea simpatica per concludere l'anno scolastico in bellezza, con un piccolo riconoscimento per tutti i bambini della classe che hanno partecipato alle diverse sfide del Matecalendario, lasciandosi coinvolgere sempre con impegno e interesse.

Se l'idea vi piace, potete utilizzarlo e consegnarlo ai vostri alunni!

Buon divertimento e buone sfide matematiche!!!

Consigli di lettura matematici

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Come ogni estate, torno a consigliarvi un po' di letture che in questo periodo di pausa, di relax, ma anche di preparazione del nuovo anno scolastico che ci attende possono essere ottimi strumenti per riflettere sul nostro modo di lavorare o anche piacevoli e arricchenti stimoli per approfondire la conoscenza della disciplina che insegniamo.

Una preparazione sia ai contenuti che dovremo affrontare l'anno prossimo in classe, sia alle metodologie di lavoro e a spunti di attività proponibili direttamente ai bambini. 

In questo post voglio riunire un elenco tematico di alcune bibliografie che mi sento sempre di consigliare, consultabili in base alle esigenze e alle preferenze di chi legge.

Troverete, per ogni tema scelto, una lista di libri che per me sono stati fondamentali e molto utili per la didattica in classe, corredati da una breve descrizione e da un link ai quali, se vorrete, li potrete direttamente acquistare oppure la risorsa online dove scaricarli gratuitamente.

Se siete interessati a qualche tematica, cliccate sul link per andare ad esplorare la bibliografia consigliata! 


BIBLIOGRAFIE DEDICATE ALLE SPECIFICHE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA:

- Consigli di lettura per la CLASSE PRIMA

- Consigli di lettura per la CLASSE SECONDA

- Consigli di lettura per la CLASSE TERZA

- Consigli di lettura per la CLASSE QUARTA

- Consigli di lettura per la CLASSE QUINTA


BIBLIOGRAFIE SU TEMI MATEMATICI SPECIFICI:

- Consigli di lettura sulla DIDATTICA DELLA MATEMATICA

- Consigli di lettura sul LABORATORIO IN MATEMATICA

- Consigli di lettura sulla GEOMETRIA

- Consigli di lettura sui PROBLEMI

- Consigli di lettura sulla STORIA DELLA MATEMATICA

- Consigli di lettura su ENIGMI E GIOCHI MATEMATICI

- Consigli di lettura di MATEMATICA DIVULGATIVA

- Altri consigli qui e qui

- Consigli di lettura su LIBRI DI SCIENZA PER BAMBINI E RAGAZZI

- In generale, trovate anche singoli libri da me letti e recensiti anche qui


Spero di avervi incuriosito e soprattutto dato qualche dritta utile e interessante!

Vi ricordo anche che se usufruite della Carta Docente, tutti i libri elencati possono essere acquistati tramite questa sovvenzione. 

Non mi resta che augurarvi...buone letture!


IL MATECALENDARIO 2022, LA GUIDA DODICI E TUTTE LE NOVITA'

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Ciao a tutti!

Con grande gioia vi annunciamo che finalmente è disponibile il MATECALENDARIO 2022 e la GUIDA DIDATTICA "DODICI" 22!

Si possono acquistare direttamente dal sito MATECALENDARIO.SHOP assieme a tanti nuovi e originalissimi MATEprodotti!

Chi conosce il MATECALENDARIO sa che questo è uno strumento matematico davvero coinvolgente per i bambini e uno spunto di lavoro molto versatile per gli insegnanti.

Un MATECALENDARIO è un calendario annuale sul quale, mese per mese, è riportata una sfida matematica diversa sotto forma di gioco, che coinvolge sempre moltissimo i bambini e li stimola a sviluppare la logica e il ragionamento! 

Il MATECALENDARIO 2022 contiene tante nuove sfide appassionanti e pratiche tutte da scoprire!!!

Acquistando un Matecalendario 2022 dal sito, avrete subito IN OMAGGIO anche tutte le SCHEDE di lavoro con i giochi matematici proposti, da utilizzare alla LIM, pronti da scaricare!


Oltre al Matecalendario, la novità di quest'anno è la GUIDA DIDATTICA MATEMATICA "DODICI" 22, un testo per insegnanti che possa supportare la costruzione di lezioni efficaci in tutte le classi della scuola primaria.

DODICI contiene appunto 12 giochi matematici (gli stessi che si possono ritrovare sul Matecalendario 2022) corredati da schede di lavoro a colori in formato A4 e indicazioni metodologiche rivolte agli insegnanti che desiderano proporre le attività in classe.

Per ogni gioco matematico, vengono riportati:
  1. la soluzione;
  2. il materiale occorrente per svolgere l’attività in classe;
  3. le indicazioni rispetto ai contenuti affrontati, alle metodologie di lavoro consigliate e alle modalità per proporre il gioco matematico;
  4. i suggerimenti per adattare o modificare l’attività in base ai vari livelli dei bambini, dalla classe prima alla classe quinta (ogni gioco infatti può essere proposto, con i dovuti adattamenti segnalati nella guida, a tutti i bambini dai 6 agli 11 anni: in questo modo il percorso indicato potrà facilmente svilupparsi anche in verticale, coinvolgendo bambini di più classi o che hanno acquisito diversi livelli di apprendimento, a seconda delle capacità e predisposizioni di ciascuno);
  5. ed infine uno o più giochi di approfondimento (come delle varianti, simili al gioco originale) per continuare a lavorare con i bambini con proposte dello stesso genere.
La guida vuole essere non solo una raccolta di proposte innovative, stimolanti, divertenti e soprattutto pratiche che aiutino i bambini a sviluppare le abilità di ragionamento e ad utilizzare il pensiero divergente, ma vuole anche aiutare l’insegnante a costruire un percorso matematico efficace che integri le attività più legate ai contenuti e alle esercitazioni con proposte più ricche e autentiche, volte a potenziare la logica e il problem solving.

Con l’acquisto di DODICI è già incluso IN OMAGGIO un MATECALENDARIO 2022, da appendere in classe!

Inoltre: DAL 15 DICEMBRE sarà possibile acquistare la Guida DODICI anche con CARTA DEL DOCENTE
A partire da questa data in avanti sarà attivo un sito dedicato dal quale effettuare l'acquisto dopo aver generato il buono dal portale Carta del Docente.

Infine, altra super novità: con l'acquisto di DODICI avrete subito IN OMAGGIO, in formato digitale le SCHEDE di lavoro con i giochi matematici da utilizzare alla LIM, pronte da scaricare!



Se invece desiderate ricevere il FILE GRATUITO SCARICABILE del MATECALENDARIO 2022, potete, come gli anni scorsi, inviare una mail a matecalendario@gmail.com e in automatico ne riceverete una copia per uso scolastico.


Inoltre, se quest'anno volete esagerare e soprattutto FARVI RICONOSCERE, potete scegliere di acquistare uno degli originalissimi MATEprodotti che abbiamo appositamente creato per voi! 😍

Volete far sapere a tutti quanto vi piace la matematica? O semplicemente distinguervi perché PI-ACETE a tutti??? Ecco i gadget giusti che fanno per voi!!! 😆😆😆



La nuovissima e super originale BORSA PI-ACCIO! In tessuto denim, con manici lunghi.
Sarà perfetta per contenere libri e materiali matematici da portare a scuola assieme a voi e per rendere uniche e originali le vostre lezioni in classe!!!


Abbinato alla borsa, poi, potrete aggiungere anche il simpaticissimo ASTUCCIO PI-ACCIO, anch'esso in cotone denim come la borsa. Un inseparabile compagno da appoggiare sulla cattedra e in cui riporre, oltre alle penne, tanti piccoli oggetti matematici da portare sempre con voi!


A proposito di penne...eccone una così originale da sembrare quasi...irrazionale! La PENNA PI GRECO, in diversi colori, con stampate ben 44 cifre decimali di PI! Davvero...trascendente!!! 😮😆
Un oggetto perfetto che non può di certo mancare a un insegnante di matematica!


Ma se il vostro amore per la matematica è proprio...INFINITO, allora il gadget che fa per voi è la BORSA INFINITO! Una simpatica shopper in cotone naturale con manici lunghi e coloratissimi, sulla quale è stato stampato un simbolo dell'infinito (disegnato come un Nastro di Möbius), sempre pronta a contenere materiali di ogni genere...senza alcun limite!


Oltre a queste originalissime novità, sullo shop potrete ancora trovare i BLOCK NOTES da 50 fogli, con griglie davvero particolari, da usare in classe per diverse attività laboratoriali.


Ed infine, visto il periodo natalizio...se volete fare un REGALO a un collega "folle" e originale almeno quanto voi, potrete anche acquistare una GIFT CARD (del valore che preferite) che gli concederà di scegliere tra i MATEprodotti quello più adatto alle sue esigenze!


Insomma, le novità quest'anno sono tantissime! Spero vi piacciano e soprattutto vi siano utili per il vostro lavoro in classe! 😉

Nel salutarvi inizio a farvi i migliori auguri per un sereno Natale e un felicissimo 2022!!! 💝🎄🎅

Grazie per il vostro entusiasmo!

Cristina e Cristian

Guida DODICI e Matecalendario 2022 con CARTA DEL DOCENTE

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Ciao a tutti! Vi informo che da oggi è finalmente possibile acquistare la Guida DODICI e il Matecalendario 2022 anche con CARTA DEL DOCENTE!!!


Come fare?

1- Per prima cosa recatevi sul portale Carta del Docente ed effettuate l'accesso con le vostre credenziali. Generate un buono per esercizio ONLINE, poi selezionate LIBRI E TESTI ed infine LIBRI. Inserite l'importo di 18 EURO e create il buono.

2- Poi andate sul sito dedicato www.condiviso.shop cliccate su acquista e, nel momento in cui andrete a procedere con l'ordine, nella sezione BUONO DOCENTE - INSERISCI QUI IL TUO CODICE, copiate il CODICE alfanumerico che appare sul buono che avete appena generato. 

3- Infine effettuate l'ordine! Riceverete così la vostra GUIDA MATEMATICA DODICI-22 con già IN OMAGGIO un MATECALENDARIO 2022!


Inoltre, appena effettuato l'ordine riceverete una mail nella quale troverete uno speciale CODICE SCONTO da utilizzare sul sito matecalendario.shop e valido 24 ore, che vi permetterà di fare ulteriori acquisti sul sito, beneficiando della SPEDIZIONE GRATUITA! In questo modo, in un'unica spedizione potrete ricevere sia la Guida con il Matecalendario, sia gli ulteriori originalissimi prodotti che sceglierete!

Un'occasione da non perdere! 😉

La sfida di dicembre del Matecalendario 2021 - il fiocco di neve frattale!

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Avete provato anche voi la sfida di dicembre del Matecalendario 2021 che chiede ai bambini di provare a realizzare un fiocco di neve frattale?


Bene, allora vi faccio subito una domanda: osservate le due immagini seguenti...beh, notate delle differenze???



Qualche piccola differenza c'è, d'accordo! Ma nell'insieme direi che entrambi i disegni sono stati fatti bene e correttamente, giusto?

Bene, vi stupirete sapendo che il primo è stato fatto da un bambino di CLASSE QUINTA e il secondo da un bambino di CLASSE PRIMA!!!

Sorprendente, vero? 😮

Questo per dimostrarvi che le sfide del Matecalendario sono adatte proprio a tutte le età, magari con piccole accortezze o possibili sviluppi da proporre in base alla classe (e in questo la Guida didattica allegata vi dà tutte le indicazioni utili!), ma sicuramente tutti possono essere coinvolti in attività alla propria portata! 😉

E, vi dirò, il bimbo di classe prima della seconda foto non è nemmeno uno dei bimbi più precisi ed ordinati! Tutti i bimbi di prima sono riusciti a portare a termine l'attività, con grande soddisfazione!!! Anche perché ho proprio mostrato loro le immagini dei disegni realizzati dai loro "colleghi" di quinta fatti qualche mese prima e anche loro sono rimasti stupefatti e super orgogliosi del loro lavoro! 😍

Ecco qualche dritta per realizzare l'attività in classe.

Per tutte le classi, consiglio di partire seguendo le indicazioni riportate sul Matecalendario e di usare una griglia triangolare (o quella riportata fotocopiata, oppure un foglio dei praticissimi Block Notes con i triangoli da 1 cm).



Per i più piccini, consiglio di segnare sulla griglia già i tre punti da cui partire per disegnare il primo grande triangolo. Da lì in avanti, seguendo le indicazioni passo passo e andando con calma, stimolandoli a contare bene i triangolini e supportando chi è più in difficoltà, si potranno seguire i tre passaggi per arrivare al risultato finale, con grande soddisfazione!







L'attività, poi, può essere continuata con l'osservazione dei fiocchi di neve visti al microscopio e la riproduzione degli stessi su una griglia triangolare (avevo già riportato questa attività più nel dettaglio in questo post).








Per i più grandi, invece, suggerisco di articolare l'attività in due fasi: nella prima fase, far loro riprodurre il disegno come riportato sul Matecalendario, con i tre step (esattamente come suggerito per i bimbi più piccoli), facendo loro capire che ogni volta il lato viene suddiviso in tre parti e nella parte centrale "nasce" una nuova punta ogni volta.











Poi, in un secondo momento, diamo ai bambini un foglio con triangolini più piccoli, suggerisco quelli da 0,5 cm (anche in questo caso c'è un Block Notes apposito che può tornare molto utile!). E di partire da un grande triangolo da 27 "triangolini" di lato. In questo modo sarà possibile effettuare un quarto passaggio, che renderà il disegno ancor più spettacolare!



Davvero affascinante il risultato finale, non è vero?

Lasciamo pure procedere da soli i bambini nella realizzazione del secondo disegno. Al limite, supportiamo noi i bambini più in difficoltà nel tratto grafico. In quinta sono assolutamente autonomi, in quarta si può fare in modo guidato, così come in terza, se vediamo che la classe è pronta a farlo!


















In più, con i ragazzini più grandi si può accennare in modo semplice che cos'è un frattale e dove è possibile osservare qualcosa di simile ai frattali in natura.



Per comodità, se possono servire, allego la scheda utilizzata in classe prima (ma che va bene anche per la seconda o la terza) e la scheda utilizzata in classe quinta (ma che può andare bene anche in classe quarta o in una terza).

Insomma, una bella sfida adatta proprio a tutti!

E voi? L'avete provata? Com'è andata con i bambini? L'hanno trovata appassionante? 😉

Tante attività per il rientro a scuola dedicate al 2022!!!

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Che cosa fare in classe al rientro delle vacanze di Natale? 

Correggere i compiti? Fare un ripasso? Sì, ok, ma...potrebbe essere un po' meno noioso ripartire con qualche attività un po' più stimolante, no? 




Voglio darvi qualche idea per ripartire con la giusta grinta, in maniera originale e divertente, ma comunque riprendendo alcuni argomenti già affrontati nelle settimane precedenti. Eccole in rassegna.


TODAY'S NUMBER IS...2022!!!

Questa attività è adatta dalla classe seconda in avanti, con gli eventuali riadattamenti (aggiunte o snellimenti di domande) necessari.
L'attività del Today’s Number ve l'avevo già raccontata qui e anche qui (anche in questa particolare modalità). E' una sorta di attività di routine in cui ogni giorno un gruppo di bambini incaricati pesca a caso un numero e ne fa l’analisi su una “lavagnetta” murale, oppure sul quaderno individualmente. Noi la realizziamo dalla classe seconda in avanti.
Ecco, al rientro dalle vacanze natalizie, insieme sul quaderno si può far scrivere: “Today’s Number is...2022!!!” disegnando grandi fuochi d’artificio accanto, come a celebrare il nuovo anno appena arrivato!
Il numero da celebrare tutti insieme questa volta sarà proprio il numero del nostro anno, che ci accompagnerà per 365 giorni...vale la pena concentrarsi accuratamente su di esso! 
A questo punto si può fare un’analisi del numero sul quaderno, in modo da ripassare alcuni aspetti. L’analisi sarà abbastanza semplice, ma adatta ai bambini di ciascuna classe (in classi più alte si può complicare e rendere più specifica).
Si dà un’indicazione alla volta e si fanno rispondere a turno tutti i bambini per completare insieme le varie parti sul quaderno.

Le domande di analisi potrebbero essere simili a quelle dell'attività del Today's number classica che vi avevo già raccontato. 
Vi elenco alcuni esempi per l'analisi del numero 2022:
- scrivi in parola:
- scomponi:
- in uK, h, da, u:
- è pari o dispari?
- precedente e successivo:
- la somma delle sue cifre:
- trova almeno altri 3 modi per scriverlo (forma “non canonica”, cioè varie operazioni che hanno valore 2022):
- il suo doppio:
- il suo triplo:
- il suo quadruplo:
- la sua metà: 
- alcuni calcoli rapidi come +1 +10 +100 +1000 -1 -10 -100 -1000 +50 -50 +500 -500.....o altri a piacere...
- scrivi tutti i numeri che puoi comporre usando tutte le sue cifre:
E così via...aggiungendo o modificando le eventuali richieste in base alla classe e alle conoscenze dei bambini (in quinta, ad esempio, potrebbe essere interessante calcolare il quadrato di 2022 o il cubo...).



QUANTI ANNI FA?

Questa attività può essere adatta dalla classe terza in su. Si tratta di un gioco sulla differenza, un po’ per ripassare e consolidare le strategie di calcolo mentale, un po’ per giocare sulle date e sulle curiosità in modo divertente.
L’attività chiederà ai bambini di calcolare quanti anni sono passati da alcuni eventi storici particolari. 
Si può partire da eventi semplici, come l’anno della loro nascita o l’anno in cui hanno iniziato la classe prima, per poi passare ad altri eventi più curiosi. Ad esempio: quanti anni fa è nata la maestra? (😆) Quanti anni fa sono nati alcuni personaggi e scienziati famosi che abbiamo conosciuto? Ad esempio Galileo, Fibonacci, Einstein, Giulio Cesare, Pitagora...e qui diventa molto interessante anche lavorare “sotto zero” (non solo per una quinta, ma anche in terza o quarta!), perché Pitagora è nato nel -580 cioè nel 580 a.C.! Sarà una bella sfida scoprire quanti anni sono passati, con questa variabile! E la strategia mentale che tra un attimo vi spiegherò sicuramente permetterà di svolgere anche questo calcolo complesso, a differenza del calcolo in colonna (che risulterebbe in questo caso una strategia meno utile e difficoltosa!). 
Quanti anni sono passati dall’invenzione di alcuni strumenti importanti (come il microscopio, la pila, internet, ...vedremo quali curiosità usciranno dai bambini!) o dalla scoperta di alcuni elementi (la scoperta dell’America o la scoperta di alcuni pianeti del Sistema Solare, ecc...)? ......
Lasciate eventualmente che siano anche i bambini a scegliere gli eventi di cui vogliono scoprire l’antichità! Chiedete a loro di suggerirvi delle cose, poi alla LIM potete cercare le informazioni sulle date di nascita o di invenzione degli strumenti (tramite Wikipedia o altri siti attendibili) e sul quaderno fare il calcolo...veloce e senza colonna! 
Per fare il calcolo vi consiglio di utilizzare la strategia del “quanto manca a...” (o il famoso "Fantasmino"), aggiungendo all’anno di riferimento alcune quantità passo passo per poi raggiungere il numero 2022 e sommare tutti i nostri “passettini”. Ogni “passo” userà strategie di calcolo veloce, come gli amici di 10, 100, 1000...

Vi faccio un esempio. 
La scoperta dell’America è del 1492. 
Per scoprire quanti anni sono passati partiremo da lì aggiungendo un pezzo alla volta fino ad arrivare a 2022, in questo modo:
1492 -> +8 -> 1500 -> +500 -> 2000 -> +22 -> 2022
Alla fine faremo la somma dei “passettini” per ottenere gli anni di differenza:
8 + 500 + 22 = 530 anni

È una strategia che noi ad esempio usiamo molto per risolvere oralmente le sottrazioni.
Questo sarà un modo semplice e divertente per ripassare questa strategia e consolidare il concetto. 



2022, NUMERO DELLA...GRANDE GIOIA!!!

Ogni anno mi diverto sempre a proporvi delle curiosità matematiche sul numero dell'anno. Ma a dir la verità il numero 2022 non è particolarmente "curioso" dal punto di vista matematico (come lo erano ad esempio gli anni precedenti)...

Una piccola particolarità però questo numero ce l'ha...

2022 è un "NUMERO DI HARSHAD" anche detto numero della GRANDE GIOIA! 
Come vi avevo già raccontato in altri post, i matematici hanno ideato tantissime "famiglie" di numeri: i numeri perfetti, quelli felici, quelli primi, quelli quadrati, quelli triangolari, quelli curiosi...e addirittura i numeri "pizza"! Tra le tantissime "famiglie" c'è anche quella della "Grande Gioia". 

Il nome di questa "famiglia" di numeri è stato inventato da un matematico indiano di nome Kaprekar. Harshad deriva dalla parola sanscrita harṣa che significa appunto "grande gioia", probabilmente perché il matematico provò proprio questa emozione nel scoprire alcune curiosità che accomunano moltissimi numeri.

Vi spiego subito nel dettaglio quali sono le caratteristiche matematiche dei Numeri di Harshad (e se volete approfondire trovate qualche informazione in più qui).
Fanno parte della categoria dei "Numeri di Harshad" tutti quei numeri che sono divisibili per la somma delle loro cifre.

Facciamo un esempio, utilizzando proprio il 2022. 
Se trovo la somma delle cifre di 2022 ottengo 6, infatti: 2 + 0 + 2 + 2 = 6
2022 è divisibile per 6? Sì! Infatti 2022 : 6 = 337
Simpatico!

Allora, dopo aver spiegato ai bambini questa regola semplice semplice, rilanciamo dicendo: sapete trovare altri numeri di Harshad???

Dalla classe terza in su (basta saper fare delle semplici divisioni) questo può diventare un esercizio di calcolo stimolante, perché invita i bambini a scoprire autonomamente questa curiosità e a ricercare questa caratteristica in altri numeri!

Per avere un Numero di Harshad bisogna partire almeno da un numero di 2 cifre (cogliamo l'occasione per riflettere con i bambini sul significato dei termini "cifra" e "numero" e anche sul fatto che tutti i numeri composti da una sola cifra - tranne lo 0 - potrebbero rientrare "scioccamente" in questa categoria, perché ogni numero ha come divisore sé stesso! Quindi questi ultimi non vengono nemmeno considerati come Numeri di Harshad). 

Quindi iniziamo con il primo numero a due cifre che conosciamo: 10!
la somma delle sue cifre è 1 + 0 = 1
10 è divisibile per 1? Sì perché 10 : 1 = 10!
Quindi anche 10 è un numero di Harshad!!!

Continuiamo, proviamo con 11.
1 + 1 = 2 che è la somma delle sue cifre.
Ma 11 è divisibile per 2? No! 
Quindi niente, 11 non fa parte della "famiglia" dei numeri di Harshad!

E 12?
1 + 2 = 3
12 : 3 = 4 ...perfetto!
Anche 12 è un numero...della Grande Gioia!!!

Invitiamo i bambini a continuare la ricerca autonomamente o in gruppo, per trovare tutti i numeri di Harshad che riescono! 
Per comodità a questo linkè riportata una lista dei primi 600 numeri di Harshad!

Insomma, che questo 2022 di Grande Gioia sia davvero di buon auspiscio per tutti!!! 😉



2022 E...DATE PALINDROME!

Se abbiamo mai parlato ai bambini di numeri palindromi sappiamo già che il fascino che esercitano questi numeri è incredibile! I bambini iniziano a trovare palindromi ovunque, anche dove noi non avremmo mai immaginato!

A me piace sempre molto festeggiare le date palindrome e andare ad individuarle sul calendario, come se fossero giornate quasi magiche e speciali! D'altronde ogni occasione è buona per festeggiare con un pizzico di matematica!

L'anno 2022 è particolarmente curioso e si presta molto facilmente alla creazione di date palindrome! Invitiamo i bambini a trovare quali giornate palindrome ci saranno durante l'anno.

La DATA PALINDROMA per eccellenza, quella perfetta e leggibile per intero sarà il 22/02/2022! Giornata di grandissimi festeggiamenti! Cadrà di martedì, non lasciamocela di certo sfuggire!

Ma se abbreviamo nella data l'anno, potremo trovare moltissime altre date palindrome: 22/1/22, 2/2/22, 22/3/22, 22/4/22, 22/5/22, 22/6/22, 22/7/22, 22/8/22, 22/9/22, 22/11/22...insomma, tantissimi festeggiamenti!!!



LA RISPOSTA E' 2022. QUAL E' LA DOMANDA?

Ecco un gioco molto classico, ma sempre utilissimo e stimolante, adatto alle classi dalla terza in su.
Si fa scrivere: "La risposta è 2022. Qual è la domanda?" e ciascun bambino dovrà inventare un modo curioso per esprimere il numero 2022 attraverso operazioni di qualsiasi genere.

La cosa divertente è che vedrete i bambini provare e riprovare a trovare operazioni sempre più complesse e non banali o strategie curiose per utilizzare i numeri, anche inaspettate!
A seconda della classe, inoltre, le tipologie di operazione potranno essere sempre più complesse ed elaborate, in relazione ai contenuti svolti fino ad ora. Ad esempio, in quinta i bambini potrebbero sfidarsi con le potenze, mentre in classe terza con addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni.
Insomma, una divertente sfida per confrontarsi con i compagni e inventare il modo più curioso per dire...2022!!!



RIESCI A CREARE 2022 USANDO UNA SOLA CIFRA?

Dedicato soprattutto a una classe quarta o quinta è questo curiosissimo problema.

"Sei capace di formare il numero 2022 usando una sola cifra? 
Scegli la cifra da utilizzare. Puoi utilizzarla tutte le volte che vuoi, purché sia sempre quella. Puoi usare tutte le operazioni che vuoi (anche le parentesi) e puoi creare anche numeri a più cifre (che però devono essere tutte uguali, ad esempio se scegli la cifra 2 puoi anche usare 22 o 222 o 2222!). 
L'importante è che alla fine l'operazione dia come risultato 2022! 
Prova!"

Qui i bambini si possono sfidare a trovare varie modalità per comporre il numero 2022 procedendo per tentativi successivi, ma rispettando la regola di utilizzare solo una cifra! Un esercizio di calcolo, è vero, ma che diventa così estremamente stimolante perché porta a uno scopo preciso e davvero curioso!
Scegliete insieme ai bambini una cifra da cui iniziare e...provate! Se non si riesce a fare proprio con tutte, magari si rimanda la sfida a casa oppure alle...prossime puntate!

Interessante è capire con i bambini che l'unica cifra con cui è impossibile risolvere questo problema è la cifra 0!

Anche in questo caso, sono sicura che ci siano diverse soluzioni per ciascuna cifra. Ecco quelle che ho trovato io (anzi, se ne trovate altre con i vostri bambini, scrivetemele nei commenti!).

(1 + 1) × (1111 - 111 + 11) = 2022

2222 – 222 + (22 + 22) : 2 = 2022

(3 : 3 + 333 + 3) × (3 + 3) = 2022

(44 + 44) : 4 + (44 × 44) + (4 × 4 × 4) = 2022

55 × 55 - 555 - 555 + 55 + 55 - 5 + (5 : 5) + (5 : 5) = 2022

6 × 6 × 6 × 6 + 666 + 66 - 6 = 2022

77 
× 7 + 777 + 777 - 77 + 7 - (7 : 7) = 2022

(8 + 8 + 8) × 88 - 88 - (8 + 8) : 8 = 2022

(9999 + 99) : 9 + (99 × 9) + 9 = 2022

Divertente! Un suggerimento: provate a farli lavorare (nei limiti del possibile) a coppie distanziate o a contribuire in grande gruppo ai vari tentativi, sarà sicuramente super stimolante ed entusiasmante arrivare alle varie soluzioni!

Questo gioco è molto simile alla sfida di maggio del Matecalendario 2022! Potrebbe essere una buona occasione per fare un po' di "allenamento" e prepararsi a questa simpatica sfida! 😉



IL CALENDARIO PENTAMINO

Adattissima a tutte le classi e super divertente c'è anche questa attività, il Calendario Pentamino, che vi avevo già raccontato e anche riportato nella sfida di gennaio del Matecalendario 2018.

E' sicuramente un'attività molto ludica e piacevole, ma che stimola abilità di problem solving, di ragionamento e di utilizzo della spazialità. Può essere proposta dalla prima alla quinta: nelle classi più basse magari solo come gioco di tentativi, mentre nelle classi più alte potrebbe diventare una sfida per trovare le combinazioni di tutti i giorni del mese, per completare giornalmente un vero e proprio calendario!

Consigliatissima! Uno dei giochi di matematica ricreativa preferiti da me e dai miei bambini! 😉



CALCOLA E COLORA

Dedicata alle classi prima, seconda e terza (ma volendo anche in quarta, per un'attività di ripasso "leggera"), vi propongo una semplice scheda che chiede di colorare le caselle di una tabella che riporta i numeri da 1 a 100 (oppure, nella variante per la classe prima, i numeri da 0 a 10), risolvendo semplici calcoli e seguendo le indicazioni.
Alla fine della coloritura, apparirà la scritta: "2022", il numero del nuovo anno!

E' un'attività che avevo già proposto in passato, ma che quest'anno ho riadattato per il 2022. Ho preparato quindi queste tre schede che potete scaricare e utilizzare con i bambini: qui quella per la classe primaqui quella per la classe seconda e qui quella per la classe terza.



Insomma, alcune proposte di attività da utilizzare un po' in tutte le classi per ricominciare con il piede giusto e divertendosi con la matematica!

Buon anno nuovo a tutti!!! 😉

La sfida di gennaio del Matecalendario 2022

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Avete proposto anche voi la sfida di gennaio del Matecalendario?

Noi sì, in classe prima, i giorni scorsi!


Nonostante i bambini siano piccoli, sono riusciti tutti a trovare una modalità per trasformare il triangolo di "monetine" (noi abbiamo usato i tappi!).


Ciascuno ha provato e ha detto quante mosse gli sono servite per capovolgere il triangolo: moltissimi bambini sono riusciti in 6 mosse, ma non sono mancate altre possibilità: c'è chi è riuscito con più di 6 mosse e chi con meno.

Alcuni bambini sono riusciti a trovare il numero minimo di mosse, cioè 3! 

E la cosa davvero sorprendente è che a trovare questa soluzione sono stati proprio alcuni bambini che nelle abilità diciamo più "tradizionali" risultano spesso in difficoltà: ad esempio una bimba che fatica ancora a contare correttamente quantità superiori a 5 o un altro bimbo che normalmente lavora con qualche aiuto ed è molto disordinato nella grafia. Eppure questi bambini sono riusciti in breve tempo a mostrarmi la loro soluzione in 3 mosse senza difficoltà!

Ho scritto "sorprendente", ma in realtà a queste "sorprese" sono abituata quando svolgo attività di questo genere con i bambini. Questi giochi infatti stimolano il pensiero divergente e non puntano ad abilità particolari, ma mettono in gioco la mente sotto più punti di vista. Quindi spesso i bambini in difficoltà sulle abilità di conteggio o di astrazione, qui lavorano meglio, perché esse non vengono richieste e hanno maggiori possibilità di risolvere una situazione pratica utilizzando materiali concreti. In più porre il problema come un gioco elimina anche le possibili "ansie da prestazione" che potrebbero avere nelle attività più tradizionali: qui si sentono più liberi di provare e tentare, senza paura di sbagliare la "risposta corretta".









Abbiamo riflettuto con i bambini sul fatto che tutte le loro strategie erano corrette, se portavano dal triangolo di partenza al triangolo finale.

Solo, alcuni erano riusciti in un numero minore di mosse: quest'ultima modalità era certamente la più comoda ed "economica", ci faceva risparmiare tempo e fatica.

Così ho invitato i bambini che avevano trovato la soluzione in tre mosse a mostrarla ai compagni, prima sul banco e poi alla LIM. I compagni poi hanno provato ad imitarli scoprendo che era molto facile fare lo spostamento in tre mosse!







Abbiamo infine rappresentato sul quaderno (in modo molto semplice!) la strategia con le tre mosse, usando delle frecce.




E voi? Avete provato la sfida? Com'è andata? Avete avuto anche voi piacevoli "sorprese"?

Avete provato anche il secondo gioco che era suggerito sulla Guida? Com'è andata?

La giornata dei calzini spaiati

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Come molti di voi ormai sapranno, il primo venerdì di febbraio ogni anno si festeggia la Giornata dei Calzini Spaiati.

E' una ricorrenza davvero molto originale e divertente, ma anche molto significativa e simbolica, se si pensa all'intento con il quale questo momento è stato pensato. 



L’idea della Giornata dei Calzini Spaiati è nata diversi anni fa dai bambini della scuola primaria di Terzo di Aquileia.

I calzini spaiati sono la metafora delle diversità e del fatto che colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose: pur sempre calzini restano! Allo stesso modo anche noi siamo tutti diversi, ognuno ha le sue caratteristiche particolari che lo contraddistinguono, ma siamo tutti persone che hanno gli stessi diritti: siamo diversi, ma tutti uguali! Siamo tutti importanti!

Usare questa giornata per sensibilizzare le persone ad avere uno sguardo diverso e più aperto sulle diversità può essere un buon pretesto per divertirsi, ma allo stesso tempo far riflettere i bambini su un tema importantissimo!

Insomma, a me piace moltissimo questa ricorrenza!

E quindi io invito sempre i miei piccoli alunni ad indossare dei calzini spaiati e a mostrarli con orgoglio in classe...



...ma visto che ci siamo, perché non organizzare anche qualche attività matematica "a tema"?

L'anno scorso, mentre organizzavo l'attività per la mia classe quinta, pensavo a cosa proporre e...l'idea del calzino spaiato mi ha subito fatto tornare in mente uno dei problemi matematici più classici che usavamo trattare in Università nel corso di Didattica della Matematica! 

Si parlava di PROBABILITA' e della classicissima situazione in cui ci si ritrova al buio ad estrarre casualmente dei calzini dal cassetto: che probabilità avrò di estrarne due dello stesso colore???

Ecco, questo problema che mi ha accompagnato durante l'esame universitario mi è tornato subito in mente e ho deciso di strutturare un'attività particolare, ma estremamente interessante per i miei alunni.

Diciamocelo, quanto trascuriamo normalmente l'argomento della probabilità? Tantissimo! Lo releghiamo a "qualche" lezione, magari a fine anno o qua e là, ma sempre un po' di fretta e senza troppa cura. D'altronde è un argomento abbastanza spinoso, forse un pochino complesso, che "ingarbuglia" un po' la mente!

Eppure è importantissimo parlare di probabilità ai bambini: pensate a quante esperienze che si affidano "alla sorte" ci circondano...e a quanto sia importante imparare a valutarle bene per scegliere come comportarsi!

Giocare con la probabilità fin da piccolissimi è un gioco stimolante per la mente (la logica entra in gioco all'ennesima potenza, ma non solo, anche la capacità di analisi, il calcolo, le capacità di scelta, ...), ma altrettanto divertente e piacevole: con la probabilità è, direi, OBBLIGATORIO giocare! non si può parlare di probabilità senza proporre un gioco di probabilità...il che provoca certamente una buona dose di entusiasmo da parte dei bambini!

Tornando ai calzini spaiati, ho voluto presentare ai bambini il classico gioco dei calzini pescati al buio, ma con l'aiuto della "simulazione" pratica: dovevamo effettivamente prendere i calzini e verificare che cosa sarebbe successo!

Esattamente come quest'anno (ahimé e ancora ahimé!) avevo una classe in presenza e una in DAD, in collegamento da casa. Ho presentato la giornata ad entrambe le classi in due modalità simili, ma ovviamente diverse che ora vi mostrerò.

Ad entrambe le classi (QUINTE, ma questa attività va benissimo anche per una classe QUARTA o, semplificando leggermente, anche in una classe TERZA) ho presentato la giornata usando questo file che ho preparato, con già all'interno alcuni giochi con i calzini che ora vi spiegherò più nel dettaglio.

Ho invitato tutti i bambini ad indossare dei calzini (i bambini in presenza me li hanno mostrati dal vivo, mentre quelli a distanza hanno alzato in aria i loro piedi coloratissimi di fronte alla telecamera!). Ma non solo: mentre ai bambini in classe è bastato che preparassi io un sacchetto opaco con all'interno alcuni calzini colorati, per i bambini in DAD ho dovuto chiedere, il giorno precedente, di preparare loro il materiale necessario a casa, in modo che ciascuno potesse maneggiarlo individualmente per capire che cosa fare.

Ho quindi chiesto a questi ultimi di tenere a disposizione della lezione:

- un sacchetto opaco (non trasparente, da cui non si potesse vedere all'interno)

- 2 paia di calzini neri

- un paio di calzini bianchi

- un paio di calzini rossi (per chi non li aveva, avevo suggerito qualcosa di simile cioè rosa, oppure con scritte rosse, ecc...)

- un paio di calzini verdi (anche in questo caso erano ammesse tutte le varianti di colore o di tipologia, purché ci si intendesse nel momento in cui ci si riferiva a questo tipo di calzini).

Ai bambini presenti in classe, invece, ho fatto trovare io questo materiale nel sacchetto opaco una volta in classe e lo hanno maneggiato di volta in volta disinfettandosi le mani.



Una volta preparato il materiale, come prima cosa abbiamo riflettuto sul significato di questa giornata e sul perché viene celebrata. Poi ciascuno ha scritto sul suo quaderno un pensiero o fatto un disegno per mostrare ciò che aveva capito e perché questa giornata fosse importante da ricordare.

Subito dopo, siamo passati ai GIOCHI veri e propri! Ora ve li elencherò e spiegherò in breve.

A proposito, gli stessi giochi si trovano anche su questa scheda, che io avevo fornito ai bambini (soprattutto a quelli in DAD, da stampare a casa, e che è tornata molto utile, perché è bastato farla loro compilare durante le attività di gioco).


GIOCO 1

Inseriamo nel sacchetto solo un paio di calzini neri e un paio di calzini bianchi.

    
     


1- Se ad occhi chiusi iniziassimo a pescare un calzino alla volta, quante pescate dovremo fare per essere sicuri di avere in mano due calzini dello stesso colore?

2- E se volessi essere sicuro di pescare proprio il paio nero?

3- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino nero?


Ragioniamo con i bambini sulle eventualità: se fossi fortunato potrei pescare subito un calzino nero e un altro calzino nero. Ma se non fossi così fortunato, che cosa succederebbe? Pescherei un calzino nero, poi uno bianco e poi...al terzo tentativo o uno nero o uno bianco! Quindi al terzo tentativo sarei comunque sicuro al 100% di avere in mano un paio di calzini dello stesso colore.

Invitiamo diversi bambini a provare ad effettuare delle pescate: ci saranno bambini fortunati che in due pescate riusciranno ad ottenere il paio completo, mentre altri che riusciranno a farlo in tre pescate. Ma tre pescate bastano sempre per avere un paio dello stesso colore.

Invece se li volessi proprio entrambi neri dovrei anche qui pensare al caso più "sfortunato" per capire qual è la situazione di certezza: se fosse davvero la mia giornata no pescherei prima un bianco, poi un altro bianco, poi un nero e infine l'altro nero! Quindi mi servirebbero 4 pescate per essere sicuro di aver in mano il paio nero.

Per quanto riguarda la probabilità, possiamo aiutare i bambini ad esprimerla in questo modo. Nel sacchetto ci sono 2 calzini bianchi e due neri. I casi favorevoli (cioè i casi per cui è possibile pescare al primo colpo un calzino nero) sono 2 su 4. Questa scrittura (2 su 4) potrebbe già bastarci. Ma facilmente potremmo trasformarla in frazione: 2/4. E se siamo esperti di frazioni sapremo dire che 2/4 non è che un modo per dire 1/2! Ma se i bambini hanno già sentito parlare di percentuale, sarà facile dire che i casi favorevoli di questa situazione sono il 50% di tutti i casi possibili!

Utilizziamo con i bambini la modalità secondo noi più adatta per esprimere la probabilità. Oppure potremmo far loro scrivere i diversi modi equivalenti di esprimere questa probabilità, così da renderli più consapevoli che esistono modalità diverse per dire la medesima cosa.



GIOCO 2

Questa volta aggiungiamo nel sacchetto altri calzini: un paio di calzini rossi e un altro paio di calzini neri.

             


1- Che probabilità c’è ora di pescare al primo colpo un calzino nero?

2- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino rosso?

3- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino che non sia nero?

4- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino che non sia rosso?


Anche in questo gioco, così come nell'ultima domanda del gioco precedente, scegliamo con i bambini la modalità migliore per esprimere il valore di probabilità: attraverso la scrittura come ad esempio "1 su 2" o "2 su 4", attraverso le frazioni oppure attraverso le percentuali. O, altrimenti, anche mostrando tutte le equivalenti scritture.

Ricordiamoci che la situazione è cambiata rispetto a prima e ragioniamo con i bambini su come questi cambiamenti negli elementi inseriti nel sacchetto influenzino le probabilità di estrazione.

Per verificare le ipotesi, facciamo sempre provare in maniera pratica a più bambini le situazioni presentate.


GIOCO 3

Teniamo sempre gli stessi calzini nel sacchetto.

             

1- Quante pescate dovrò fare per essere sicuro di avere in mano un paio di calzini dello stesso colore?

2- E se volessi proprio il paio di calzini rossi?

3- E se volessi proprio un paio di calzini neri?

4- E se volessi due calzini spaiati, cioè di due colori diversi?

5- È più probabile riuscire a pescare un paio intero di calzini bianchi oppure un paio intero di calzini neri?

6- È più probabile riuscire a pescare un paio intero di calzini bianchi oppure un paio intero di calzini rossi?


Anche in questo gioco, importantissimo è prima far ragionare e far provare a rispondere i bambini e subito dopo (anche senza dire "è giusto" o "è sbagliato") farli provare ad estrarre dal sacchetto i calzini per verificare le varie ipotesi. Ricordiamo loro che dovremo valutare sempre la situazione "più sfortunata", perché per avere la certezza di un evento dobbiamo fare finta che sia la nostra "giornata no"! Proprio per questo chiameremo a provare non solo uno ma più bambini, per dimostrare che per qualcuno basteranno meno pescate (i più fortunati), mentre per altri serviranno proprio tutte le pescate che avremo valutato di fare!

Per quanto riguarda i calzini dello stesso colore, in questo caso avendo nel sacchetto 4 calzini neri, 2 bianchi e 2 rossi potrei essere sfortunato e pescare: un calzino bianco, uno nero e uno rosso, ma alla quarta pescata dovrei per forza avere in mano un calzino di uno dei tre colori già estratti.

Se invece volessi proprio il paio rosso, dovrei valutare l'eventualità di essere molto sfortunato e di pescare prima tutti gli altri calzini e solo alla fine un calzino rosso!

Mentre per quanto riguarda il paio nero, essendoci ben 4 calzini neri, anche se fossi super sfortunato, potrei tranquillamente risparmiarmi le ultime due pescate!



GIOCO 4

Teniamo sempre gli stessi calzini nel sacchetto.

             

Stavolta dovremo provare a pescare senza guardare 4 calzini insieme.

1- Prima di guardare che cosa avremo pescato, proviamo a dare una previsione CERTA su che cosa estrarremo.

2- Ora proviamo a dare una previsione IMPOSSIBILE su che cosa estrarremo.

3- Ora proviamo a dare delle previsioni POSSIBILI su che cosa estrarremo.

Adesso proviamo a verificarle estraendo 4 calzini dal nostro sacchetto.


In questo caso il gioco si fa curioso e soprattutto creativo! Pescando 4 calzini insieme he cosa accadrà certamente? E che cosa invece non accadrà di certo? E che cosa invece probabilmente accadrà, ma non ne siamo sicuri al 100%?

Qui lasciamo che i bambini si sbizzarriscano e facciano le loro ipotesi. Facciamole esprimere ad alta voce e lasciamo che i bambini le discutano con gli altri. Alcune ipotesi che potrebbero sembrare certe o impossibili, potrebbero in realtà essere solo possibili: lasciamo che siano i bambini stessi a capire in quale categoria classificare le proprie affermazioni.

Ad esempio, pescando 4 calzini insieme saremo CERTI di pescare almeno un paio dello stesso colore.

Sarà invece IMPOSSIBILE pescare un calzino blu, oppure pescare tutti calzini di colori diversi.

Quanto alle POSSIBILITA', ci sono tantissime affermazioni che potrebbero essere possibili: diamo spazio ai bambini e lasciamo che le esprimano.

Dopo aver elencato le varie situazioni, chiamiamo sempre alcuni bambini a verificarle effettuando le pescate.


GIOCO 5

Aggiungiamo nel sacchetto un paio di calzini verdi.

             

 

1- Se proviamo sempre a pescare dei calzini senza guardare, quanti calzini dovremo estrarre per essere sicuri di averne presi due dello stesso colore?

2- E se volessimo un paio di calzini neri?

3- E se volessimo il paio di calzini verdi?

4- E se volessimo un paio di calzini non neri?

5- E se volessimo un paio di calzini rossi o verdi?

6- E se volessimo due calzini spaiati?


In questa situazione si aggiungono ancora elementi: il gioco è simile al numero 3, ma i due calzini verdi in più modificano le variabili.

Ragioniamoci insieme e verifichiamo come sempre le pescate chiamando di volta in volta più bambini.

In queste ultime domande la difficoltà sta anche nel linguaggio: viene utilizzato "non neri" oppure il connettivo "o".


GIOCO 6

Teniamo sempre tutti questi calzini nel sacchetto.

             

 

1- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino nero?

2- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino non nero?

3- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino verde o rosso?

4- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino rosso?

5- Che probabilità c’è di pescare al primo colpo un calzino blu?


Questo gioco è molto simile al gioco 2. anche in questo caso aiutiamo i bambini ad esprimere il valore di probabilità con la modalità a loro più congeniale. Facciamo riferimento al gioco precedente per quanto riguarda le situazioni elencate e già provate.


GIOCO 7

Abbiamo a disposizione un calzino nero, uno bianco, uno rosso e uno verde.

                

Quante diverse combinazioni di calzini spaiati posso creare?


Quest'ultimo gioco utilizza il calcolo combinatorio, cioè la creazione di tutte le combinazioni possibili coerenti con la richiesta.

Quante possibilità ci sono di creare coppie di colori diversi utilizzando 4 colori?

Consideriamo equivalenti, in questo caso, le coppie nero-bianco e bianco-nero, poiché in questo caso l'ordine non è importante.

Con questo criterio, le combinazioni di calzini spaiati che si possono creare sono le seguenti:

NB   NR   NV   BR   BV   RV


Se può essere utile, ecco le pagine di un quaderno su cui sono stati svolti i vari giochi.





Questi giochi non erano "nuovi", ma erano già stati proposti anni fa, nel ciclo precedente, ad un'altra classe quarta. Eccoli mentre si cimentano nel gioco...coinvolgendo nelle pescate addirittura la bidella!






Nelle lezioni successive, avevo poi proposto queste attività, che avevano ancora appassionato i bambini a giocare con la probabilità.

Nel primo gioco si parla sempre di calzini, ma anche di tre scatoline colorate: avevo portato in classe proprio tre piccole scatole e avevo simulato il gioco nascondendo al loro interno i calzini. Per cui i bambini non solo dovevano scegliere l'ipotesi corretta, ma potevano poi verificarla andando ad aprire le scatole.

Inoltre, ho anche proposto ad alcuni di loro di nascondere i calzini nelle scatole seguendo il criterio scelto, in modo da far capire bene quale fosse davvero l'ipotesi corretta tra quelle elencate nel gioco.





Infine, il secondo gioco chiamava in causa i dadi, nostri fidati compagni fin dalla classe prima. Abbiamo analizzato la situazione costruendo una tabella a doppia entrata in cui abbiamo segnato i punteggi possibili utilizzando due dadi.

Poi, una per una, abbiamo analizzato le affermazioni dei diversi bambini, calcolandone la probabilità e alla fine arrivando a stabilite chi aveva fatto affermazioni più probabili.

Infine, abbiamo utilizzato dei dadi (per chi era in DAD, questo sito con dadi virtuali) per effettuare e verificare le nostre scommesse: ciascun bambino doveva formulare un'affermazione possibile, ma non certa e "puntare" su di essa. Poi lanciavamo i dadi e vedevamo chi aveva "vinto" e chi no e facevamo una veloce statistica per capire quali tra le scommesse fatte fossero quelle più probabili e quelle meno probabili. Quest'ultimo gioco è stato quello più divertente e che mi è stato chiesto di ripetere diverse volte da parte dei bambini che, ogni volta, sceglievano se mantenere la stessa scommessa o modificarla ad ogni nuovo lancio dei dadi!






Le proposte che fin qui vi ho fatto sono perfette per una classe quarta o quinta, ma facilmente adattabili o semplificabili anche per una classe terza. Che cosa fare allora in classe prima o seconda?

Io quest'anno ho le classi prime e l'idea di attività che vorrei proporre alle mie classi (una in presenza e l'altra in DAD, ahimé) è questa: stimolarli a giocare sulle combinazioni per creare coppie di calzini spaiati. 

Porterei in classe calzini di vari colori (potrebbero essere 5 o 6 colori diversi) e li farei disegnare sul quaderno. Poi, attraverso una tabella a doppia entrata o uno schema semplice farei loro provare a trovare tutte le combinazioni possibili di calzini spaiati che si formano, facendoli riflettere sul fatto che, ad esempio, bianco-nero e nero-bianco sono in realtà la stessa combinazione, quindi vanno contati una volta sola. 

Poi probabilmente farò fare piccoli giochi in cui utilizzeremo o disegneremo calzini di vari colori e faremo semplici confronti maggiore/minore o semplici addizioni o sottrazioni.

Ma vi prometto che appena avrò le idee un po' più chiare aggiornerò anche questa parte dedicata alle classi prima e seconda!

Per il momento spero di avervi dato qualche bella idea per lavorare soprattutto su un aspetto della matematica che spesso viene un po' trascurato (la probabilità) prendendo spunto dalla Giornata dei calzini spaiati!

Per noi è stato un momento molto piacevole, interessante e divertente!

22 02 2022 Giorno palindromo!

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 Oggi 22/02/2022 è un GIORNO PALINDROMO!!!


Anche con i piccoli di classe prima abbiamo "festeggiato" questa ricorrenza conoscendo per la prima volta i PALINDROMI.

Già da qualche giorno i bambini avevano visto sul Matecalendario un cerchietto rosso sul numero 22 e si erano incuriositi!

Quindi oggi, appena arrivati in classe, erano già pronti a capire di che ricorrenza si trattasse!

Prima di tutto abbiamo ragionato sulla data: era il 22 del mese di febbraio...ma i matematici non scrivono la data con le parole, usano i numeri! Perciò abbiamo ragionato su "che numero fosse" il mese di febbraio: l'anno era iniziato a gennaio, che era il primo mese, e poi è arrivato febbraio, il mese numero 2! Ed infine l'anno 2022!

Abbiamo notato che sulla nostra LIM la data era riportata proprio in numeri, perciò l'abbiamo scritta alla lavagna: 

22/02/2022

A quel punto ho detto ai bambini di osservare solo i numeri, senza barrette:

22022022

Che cosa curiosa! Subito si sono accorti che la data formava come "un ritmo"!

In più ho suggerito loro di provare a leggerla al contrario: si leggeva ancora nello stesso modo! Fantastico!

Ho svelato loro che i numeri che possono essere letti in un verso o nell'altro rimanendo sempre uguali si chiamano palindromi. E immediatamente qualcuno di loro ha voluto provare a dirmi altri numeri palindromi: il primo che è venuto fuori è stato proprio 22! Poi 11, poi tanti e tanti altri!

Poi abbiamo letto insieme la scheda che avevo preparato.

I bambini con grande entusiasmo hanno voluto individuare da soli i numeri palindromi (mi hanno proprio detto: "Per favore, possiamo farlo da soli?" e io li ho accontentati! Alla fine abbiamo solo controllato insieme, ma tutti erano riusciti ad individuarli!).







Qualche bambino ha anche detto che siccome i numeri palindromi sono "a specchio" si poteva usare lo specchietto (fatto di carta specchio adesiva e cartone, che loro utilizzano già da diverso tempo e conservano in cartelletta) per osservare questa loro particolarità!

Abbiamo provato! Certo, la simmetria nelle forme non era perfetta! Ma loro mi hanno detto: "Sì, maestra, è vero, però è come quando noi scriviamo i numeri al contrario! I numeri sono nell'ordine giusto, solo che alcuni sono scritti male!"





Visto l'entusiasmo con i numeri, abbiamo proseguito scoprendo le parole palindrome! I bambini di classe prima hanno appena iniziato a leggere e si sono cimentati volentieri nella lettura e nell'osservazione della caratteristica dei palindromi: anche al contrario si leggeva la stessa parola! Divertentissimo!

Ho proposto anche delle frasi semplici semplici che potessero leggere facilmente, dato che per loro sono le prime letture. Sono riusciti a leggerle e comprenderle e alla fine abbiamo provato anche a leggerle al contrario: certo, gli spazi e gli accenti non vengono rispettati, ma l'odine delle lettere sì! E infatti si riesce a leggere queste frasi anche all'indietro!

Sembrava quasi una magia!




A questo punto, ho lanciato la sfida: dovevano provare a trovare loro numeri e parole palindrome da scrivere in autonomia sul quaderno. Questo esercizio è stato un tripudio di creatività! Anche bambini che di solito sono più in difficoltà, hanno tirato fuori numeri e parole palindrome con grande abilità! Sono stati tutti bravissimi!

Qui potete trovare alcuni dei loro lavori.

















Non solo, alcuni bambini hanno notato che 22022022 formava come un ritmo curioso, perciò mi hanno chiesto di poter inventare...altri ritmi palindromi!!! Guardate che belli!





Insomma, nonostante fossero piccini e avessi alcuni dubbi su presentare o meno questa ricorrenza, mi hanno davvero stupito! Obiettivo raggiunto e addirittura superato!

Il fascino dei palindromi ormai ha colpito anche loro e sono certa che d'ora in poi ogni volta che ne incontreranno uno mi avviseranno all'istante! :-)


P.S. Piccola curiosità in più! Sapevate che la data di oggi è anche un ambigramma? Che cos'è un ambigramma? Beh, guardate l'immagine qui sotto, poi mettetevi a "testa in giù"! Cosa notate di particolare??? 

Divertente, no? 




La sfida di febbraio del Matecalendario 2022 - Il cappello di Arlecchino

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In questi giorni in classe prima abbiamo affrontato la sfida di febbraio del Matecalendario 2022: Il cappello di Arlecchino!


Sfida davvero impegnativa per i primini, ma nessuno si è perso d'animo! E, anzi, tutti sono arrivati alla soluzione! 

Prima di tutto abbiamo ritagliato bene le tesserine colorate (e già questa era la prima sfida per i bimbi di prima che ancora per la maggior parte ritagliano con qualche difficoltà!).




Immediatamente i bambini hanno capito la consegna: due quadratini dello stesso colore non potevano "toccarsi" su un lato e stare vicini. Al massimo potevano toccarsi in un angolino.

Quindi, una volta tagliati (e non persi!!!) i nove pezzi, hanno iniziato con grande pazienza e tenacia a posizionarli sul cappello incastrandoli tra loro e cercando di non far stare vicini due quadratini dello stesso colore.







Hanno lavorato molto ma molto bene! Nelle sfide precedenti c'era chi perdeva immediatamente la pazienza, gettava la spugna e diceva: "Maestra non ci riesco!". Ma abituandoli piano piano a queste sfide, ho notato che già stavolta sono stati pochissimi i bambini che demordevano e soprattutto mai alle prime mosse, ma dopo un po' di lavoro.




Ho gestito il lavoro in questo modo. Innanzitutto li ho invitati alla pazienza rassicurandoli del fatto che tutti sarebbero arrivati alla soluzione, chi prima chi dopo: a me non importava la velocità!





Appena i primi bambini riuscivano ad arrivare alla soluzione io controllavo il loro risultato e li invitavo ad incollare i pezzi che prima avevano solo appoggiato (e anche in questo caso ci hanno salvato le fotografie che io scattavo di volta in volta alle soluzioni corrette, perché in alcuni casi i bambini per incollare spostavano più pezzi e poi non si ricordavano più dove dovevano rimetterli! Io mostravo loro la foto che avevo scattato loro poco prima, loro li riposizionavano come in partenza e poi stavano decisamente più attenti nell'incollaggio!!!). 


Quando i bambini che erano riusciti a trovare la soluzione corretta avevano finito anche di incollare, li mandavo in aiuto di qualche compagno. All'inizio l'aiuto era solo: vado e do una mano al compagno senza rivedere la mia soluzione. Dopo un po' (e a quel punto già molti bambini erano arrivati alla soluzione da soli o aiutati, ma senza guardare) li ho invece invitati a mostrare il loro quaderno ai compagni per far loro "copiare" la soluzione. 

Come ho scritto anche nella Guida Dodici, copiare per i bambini piccoli è comunque un esercizio di grande impegno! Non è facile e presuppone diverse abilità che fanno comunque lavorare la mente. Quindi lo concedo sempre volentieri in certi casi!




In questa fase i diversi bambini che erano giunti alla soluzione si sono accorti di una cosa molto interessante: c'erano tante soluzioni diverse!!!

Ad esempio, alcuni erano partiti mettendo il verde in alto, altri il rosa, altri l'arancione! Ma non solo, anche iniziando con un pezzo di un certo tipo, poi potevano essere posizionati gli altri pezzi in un ordine diverso! 

Quindi abbiamo esplicitato con grande naturalezza che le soluzioni potevano anche essere diverse, l'importante era rispettare la regola iniziale!










Interessante è stato notare come i bambini si confrontassero e dicessero "La mia è la soluzione di D., mentre la tua è quella di M.!" riconoscendo i compagni che per primi erano arrivati a quella soluzione. Oppure dicevano: "Io sono partito come S., ma poi qui ho messo un pezzo diverso!".

Se fossimo stati più grandicelli, avrei fatto con loro anche una riflessione su come erano composti i pezzi iniziali e come erano combinati i colori. Ma essendo così piccini già questo lavoro è stato ottimo!

Alla fine dell'attività, ho fatto incollare un'immagine colorata di Arlecchino, personaggio che per i bambini era praticamente sconosciuto! Ho raccontato brevemente la storia di questa mascherina: un bambino povero non poteva permettersi il vestitino di carnevale, così tutti i suoi amici hanno tagliato un quadratino dal loro vestito e li hanno cuciti insieme, formando un abito fatto di tante toppe coloratissime! Una storia che ha colpito tutti per la dolcezza e la generosità!


Attorno al personaggio di Arlecchino tutti hanno fatto alcune decorazioni di carnevale! qualcuno ha anche ben pensato di colorare il suo cappello (nell'immagine che avevo dato era bianco) come quello appena formato con tanti quadratini, dicendo: "Beh, il cappello colorato ad Arlecchino glielo abbiamo appena regalato noi!" 😉

Finalmente...FESTA DELLA MATEMATICA!!!

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Ebbene sì, addirittura dopo tre anni finalmente si potrà tornare a celebrare la FESTA DELLA MATEMATICA il 14 MARZO!!!


E' dal 2019 che manca questa ricorrenza nelle nostre scuole (nel 2020 eravamo tutti fermi causa lockdown e l'anno scorso, nel 2021, proprio a marzo quasi tutte le scuole d'Italia erano costrette alla DAD per l'emergenza in corso), quindi quest'anno non possiamo proprio lasciarci sfuggire questo evento!

Sì, perché, come ogni anno, il 14 marzo si celebra la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MATEMATICA, anche chiamata PI DAY (3/14 in anglosassone la data dedicata al Pi Greco), una ricorrenza importantissima per noi insegnanti per festeggiare la matematica e far riflettere i nostri bambini sulla sua bellezza, armonia, utilità nella vita di tutti i giorni, anche mostrando il suo lato giocoso e super divertente!

Se volete approfondire la conoscenza di questa Festa internazionale (si celebra non solo in Italia, ma in tutto il mondo!), ecco due interessanti articoli da leggere:

-   in questo post un mio articolo piuttosto approfondito di qualche anno fa in cui vi spiego quando e come è nata questa festa e perché è importante celebrarla soprattutto a scuola;

-   e questo è il SITO dedicato all'INTERNATIONAL DAY OF MATHEMATICS che ogni anno (dal 2020) raccoglie le iniziative che si svolgono in tutto il mondo il 14 marzo e promuove un TEMA generale che si può seguire. Quest'anno il tema proposto è MATHEMATICS UNITES, cioè (cito letteralmente) "LA MATEMATICA UNISCE, per segnalare che è un linguaggio comune che tutti abbiamo e un argomento comune con cui ritrovarci". Un unico linguaggio che accomuna tutto il mondo e con cui ci si riesce a capire da nazione a nazione, senza bisogno di traduzioni! Un messaggio estremamente potente! (Soprattutto in questo periodo!) Ah, a proposito: se farete qualche attività anche con i vostri bambini a scuola, potete registrare il vostro evento qui, in modo da farlo sapere addirittura a tutto il mondo!!!



Dopo aver capito il quando, il dove e il perché si celebra questa festa, so che il vostro desiderio più grande sarà quello di capire CHE COSA FARE durante questa magnifica occasione!!! Anche perché, come ho già detto, dopo alcuni anni questa volta è necessario festeggiare al meglio!



L'idea è quella di realizzare una vera e propria FESTA, con tanto di decorazioni, canzoncine, giochi (le torte credo che per il momento siano ancora vietate...ma ci starebbero un gran bene!) e altre cose super divertenti!
Inoltre, cerchiamo di coinvolgere più colleghi possibili e più classi possibili: si tratta di un'occasione per riflettere sulle potenzialità della matematica, sul bello di questa disciplina, su cosa c'è di divertente e di sorprendente da scoprire! Noi ad esempio ogni anno (anche l'anno scorso in modalità "a distanza") aderiamo con tutto l'Istituto e per i bambini il 14 marzo è diventato ormai un appuntamento imperdibile! Addirittura abbiamo coinvolto anche i colleghi che insegnano discipline diverse! Insomma, una vera festa per tutti!



Qui di seguito cercherò di raccogliere alcune idee di attività che potrebbero essere utili e interessanti per celebrare la Festa della Matematica.
Saranno organizzate in questo modo: alcune attività PER TUTTI, dedicate a tutte le classi dalla prima alla quinta, se si vuole proprio organizzare una festa che coinvolga l'intera scuola. Oppure attività super super classiche che funzionano sempre e si possono proporre ad ogni età!
Altre attività saranno più dedicate a PRIMA E SECONDA, mentre altre ancora a TERZA, QUARTA E QUINTA. Queste attività saranno così catalogate perché gli argomenti che trattano saranno inerenti soprattutto a ciò che viene affrontato nelle classi a cui sono dedicate oppure perché più adatte alle capacità dei bambini di quella specifica fascia d'età.
Poi ci saranno le IDEE PER LA FESTA più dedicate agli aspetti di organizzazione, come la creazione di addobbi a tema, oppure piccoli gadget e "premi" da dare a tutti i bambini dopo aver giocato e così via.
Infine, vi propongo una carrellata di post in cui ho presentato alcune (le più belle!) delle nostre vecchie edizioni della Festa della Matematica da me organizzate per le scuole in cui ho lavorato (ma non solo!), che hanno permesso di coinvolgere tantissime classi o bambini di età diverse, mostrando a tutti quanto la Matematica potesse essere divertente e stimolante e soprattutto unendo grandi e piccini (perché a tutte queste feste hanno partecipato più o meno direttamente anche i genitori!).
Per approfondire ogni attività e leggerla interamente cliccate sui vari link!


ATTIVITA' PER TUTTI 👦👧

- Beh, inizio proponendovi per tutte le classi TUTTE LE SFIDE DEL MATECALENDARIO! Che sono adattissime, divertenti, stimolanti e perfette per un'occasione come questa di gioco e di collaborazione reciproca!


PRIMA E SECONDA 😊

- Il gioco dell'oca (questa sarà proprio l'attività che faremo noi di classe prima quest'anno!!!)


TERZA, QUARTA O QUINTA 😉



IDEE PER LA FESTA 🎉



EDIZIONI PASSATE DELLA FESTA DELLA MATEMATICA (all'I.C. di Uggiate Trevano...e non solo!) 🎇



Buona scelta e buona organizzazione a tutti voi!!! 

Perimetro 25 quadretti...

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Condivido con voi questo interessantissimo articolo, che personalmente mi ha portato a riflettere sulle proposte di esercizio che assegniamo ai nostri bambini.


Sembrava un semplice e quasi banale compito per far esercitare i bambini a casa...e invece? Ci si imbatte addirittura in un "teorema"! 😮😉

Forse è stato dato per scontato dalla maestra che si potessero utilizzare i "mezzi quadretti"? (Però in realtà negli esempi riportati sopra questa eventualità non sembra essere stata contemplata) O invece si tratta di una semplice svista?

Ma da questo "errore" quante importantissime riflessioni possono scaturire in classe? Quanto può essere utile e importante dal punto di vista matematico lavorare su una "svista" di questo tipo?
Sicuramente molto di più di ciò che ci si prefiggeva inizialmente come scopo dell'esercizio! 😉😉😉

Vi consiglio la lettura anche del post di MaddMaths linkato in fondo all'articolo! 👍

Davvero una bella riflessione domenicale!
Grazie Maths is in the air! 😉

Fiore di numeri - La sfida di marzo del Matecalendario 2022

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 Avete provato anche voi la sfida di marzo del Matecalendario 2022?

Il "Fiore di numeri", tutto a tema primaverile, è stato un perfetto gioco matematico che ha coinvolto anche noi in questi giorni!





Io quest'anno ho due classi prime, e nonostante i bambini siano ancora piccoli e poco esperti di operazioni e giochi matematici, questo bel rompicapo è stato comunque un successo! Ora vi spiego come abbiamo lavorato.

Essendo piccoli i bambini, ho scelto di lavorare con loro in modo guidato: abbiamo ragionato insieme, pur permettendo a ciascuno di trovare una soluzione individuale da proporre ai compagni. Se i bambini fossero stati più grandi, avrei proposto di risolvere la sfida a piccoli gruppi oppure (ma solo nelle classi più alte) anche individualmente.

Ho proposto ai bambini di classe prima sia il gioco "base" presente sul Matecalendario, sia una delle due varianti proposte nella Guida, come gioco di approfondimento (ed in effetti è stata una scelta vincente, perché al secondo gioco i bambini avevano capito quale strategia utilizzare per scegliere i "trii" di numeri che portavano alla somma richiesta; però per i primini anche la terza variante sarebbe stata troppo, quindi ci siamo fermati a due!). 

Per guidarli nel gioco, ho scelto di utilizzare questa SCHEDA, che ci ha aiutati a formalizzare le varie operazioni e a comprendere meglio passo passo che cosa fare (altrimenti la richiesta sarebbe stata troppo alta per i bimbi di prima). La scheda è perfetta per una prima o per una seconda, ma anche per classi più alte, se si desidera.

Per prima cosa ho spiegato le regole del gioco più volte, in modo che tutti le comprendessero:

-   nel fiore dovevamo inserire tutti i numeri da 1 a 7, senza ripetizioni;

-   la cosa importante del fiore era riconoscere i cerchietti da mettere in relazione tra loro: i due cerchietti inseriti nei petali dello stesso colore più, sempre, il cerchietto al centro;

-   i tre cerchietti dovevano contenere tre numeri che, sommati tra loro, dovevano dare come somma sempre 10 (oppure 12, nel secondo gioco).

Come affrontare quindi la sfida?

Per prima cosa i bambini mi hanno detto che avrebbero dovuto colorare i petali del fiore così come erano sul Matecalendario: in questo modo avrebbero riconosciuto i petali in relazione tra loro.

Ho quindi proposto loro di provare a inserire nel modo corretto i colori. Hanno capito facilmente come fare: ogni volta sono riusciti a riconoscere correttamente il petalo "opposto" al primo colorato, in modo da usare il medesimo colore al posto giusto.







Ho lasciato libera scelta nell'uso dei colori. I più "cauti" hanno preferito, almeno nel primo fiore, utilizzare gli stessi colori proposti dal Matecalendario. Altri bambini (e quasi tutti nel secondo fiore) invece hanno scelto autonomamente tre colori diversi più il giallo/arancione del centro da utilizzare per dipingere i vari petali.



Già questa attività è stata piuttosto stimolante ed è stata poi ripetuta successivamente per il secondo fiore, sul retro della scheda.

A quel punto, dopo aver compreso quali erano i petali da mettere in relazione, assieme al centro del fiore, bisognava mettere in pratica le regole proposte.

Come suggeriva la scheda, prima di far inserire i numeri nel fiore abbiamo provato a cercare liberamente tutti i modi per formare 10 utilizzando tre numeri diversi compresi tra 1 e 7.

Come poterlo fare con bambini così piccoli che ancora faticano ad astrarre quantità e ad utilizzare il calcolo mentale? Con l'uso di oggetti!

Ho proposto loro di prendere 10 oggetti. Nella loro cartelletta dei Matemateriali hanno diversi oggetti da utilizzare, come tappi e bastoncini. Ciascuno ha scelto autonomamente quali oggetti prendere: c'è chi ha preso 10 tappi, chi 10 bastoncini, chi 10 pastelli, chi 10 oggetti del proprio astuccio.







Con i 10 oggetti reperiti, ho chiesto ai bambini di formare sul banco tre gruppi di quantità diverse, comprese tra 1 e 7. Ho permesso a tutti di manipolare le quantità e di trovare una soluzione, chiamando ogni bambino ad esporre la propria idea. 

Ogni volta che un bambino trovava un modo corretto, io verificavo mostrando a tutti con le mie matite e le mie dita la soluzione trovata, li invitavo a copiare la soluzione del compagno con i loro oggetti per verificarla ed infine, se l'idea era corretta, la trascrivevamo sulla scheda.










Alcuni bambini una volta chiamati trovavano soluzioni già scritte, ma magari con i numeri in un ordine diverso. In quel caso erano loro stessi a dirmi che era la stessa idea già trovata dal compagno, perché ormai riconoscono che nell'addizione esiste la proprietà commutativa (ovviamente loro non sanno né il nome, né cosa sia formalmente, ma sanno benissimo che 2 + 3 e 3 + 2 sono due scritture equivalenti per dire sempre "5"!). Ad esempio, se avevamo già scritto la soluzione 5 + 3 + 2 e un altro bambino proponeva 2 + 5 + 3 facilmente riuscivano a riconoscere che i numeri erano gli stessi dell'operazione precedentemente individuata e quindi decidevano di non trascriverla.



Altri bambini, invece, riuscivano a trovare soluzioni, ma con numeri "non ammessi" (ad esempio 8) o con ripetizione di numeri (ad esempio 3 + 3 + 4). In quel caso intervenivano subito i compagni riconoscendo che una delle regole era stata violata e che quindi quella soluzione non potevamo trascriverla! Io ribadivo loro che l'operazione formava correttamente 10, ma che nel gioco non poteva essere ammessa perché non rispettava le regole di base.




Dopo aver provato vari tentativi, ci siamo resi conto le che possibilità per creare 10 con tre numeri diversi tra 1 e 7 erano solamente 4, quelle che avevamo individuato e scritto sulla scheda.



Ma ora...come potevamo procedere per capire come inserire i numeri nel fiore? Beh, usando...il ragionamento!

Abbiamo ragionato su come era fatto il fiore: bisognava trovare tre "trii" di numeri che formavano 10 (e noi ne avevamo individuati 4). Ma ciascuno di quei tre "trii" aveva sempre un punto in comune con gli altri: il centro! 

Quindi nel centro doveva per forza esserci sempre lo stesso numero! Un numero che associato ad altre tre diverse coppie potesse formare sempre 10. Ho mostrato più volte alla lavagna come "funzionava" il fiore: i due petali rosa più il centro, i due petali viola più il centro, i due petali azzurri più il centro. 

Perciò i tre trii dovevano per forza avere tutti uno stesso numero in comune. Così abbiamo osservato i trii scritti. C'era un numero che potevamo trovare sempre uguale in tre diversi "trii"?

Sì! Solo il numero 1!!!

Abbiamo quindi cerchiato con il giallo (colore usato per il centro del fiore) il numero 1 nei tre "trii" e abbiamo immediatamente trascritto il numero 1 al centro del fiore.

Poi ho chiesto ai bambini di aiutarmi ad inserire gli altri numeri: è stato per loro facile riconoscere che nei petali di colore uguale dovevano essere inseriti i due numeri che rimanevano in ciascuno dei "trii" associati all'uno. 7 e 2 nei petali di un colore, 6 e 3 nei petali di un altro colore e 5 e 4 nei petali dell'ultimo colore!





A quel punto il gioco era fatto: abbiamo controllato di aver inserito tutti i numeri da 1 a 7 e che le regole fossero rispettate: tutto funzionava! Avevamo risolto la prima sfida!!!



I bambini erano già gasatissimi e soddisfatti, ma...a quel punto ho lanciato la seconda sfida!

Il fatto di essere riusciti in un compito "difficile" e "da grandi" li ha motivati moltissimo e li ha resi più sicuri di potercela fare anche con una piccola variante: ormai avevano capito come procedere e quindi sono andati più spediti e tranquilli. Una volta appresa una strategia per risolvere un problema, è molto più facile risolvere problemi simili.

La seconda sfida consisteva nell'utilizzare sempre le stesse regole, ma questa volta per formare la somma 12 in ogni "trio" di numeri.

I bambini hanno autonomamente capito che cosa fare: hanno iniziato prendendo 12 oggetti. Chi aveva i tappi (che in dotazione erano solo 10) ha scelto di aggiungere due altri oggetti dell'astuccio, come la gomma e il temperino o la gomma e la matita o una noce trovata in giardino e la gomma... Chi invece aveva altri oggetti ha semplicemente aggiunto dei pezzi simili.

Come prima, ciascuno ha trovato la sua soluzione creando tre gruppi con 12 oggetti e utilizzando i numeri tra 1 e 7 senza ripetizioni.










Anche stavolta ci siamo scritti tutte le soluzioni diverse trovate che rispettavano le regole e abbiamo scoperto che stavolta erano 5.

A quel punto, i bambini hanno subito capito come fare per ragionare e capire quali numeri inserire nel fiore: sono partiti cercando il numero da mettere al centro. L'unico numero che si ripeteva in tre diversi "trii" questa volta era il 4!

Lo abbiamo cerchiato con un colore prima di trascriverlo al centro del fiore e poi abbiamo facilmente individuato le altre coppie di numeri da inserire nei petali dello stesso colore: erano le coppie associate al numero 4 nelle soluzioni trovate e trascritte.



Inutile dire che trovare la soluzione (questa volta anche più facilmente e velocemente...da veri esperti!) alla seconda sfida ha entusiasmato ancora di più i bambini rendendoli sempre più interessati e motivati verso questo tipo di attività matematiche.

La mia guida costante alla lavagna è stata necessaria per rendere adatta l'attività alla classe, ma anche per aiutarli a scoprire strategie di soluzione e modalità di scomposizione di un numero.


Insomma, una bella soddisfazione sia per i bambini che per me. Vederli manipolare quantità con questa dimestichezza è stato sicuramente molto utile e stimolante!

Caccia alle uova in classe prima

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Cosa fare durante un pomeriggio "stanco" in classe prima, appena prima delle vacanze pasquali?

Organizzare una divertentissima CACCIA ALLE UOVA...ovviamente a tema matematico!



Ecco che cosa abbiamo fatto (e come ci siamo divertiti) ieri pomeriggio.

Ho preparato delle uova di plastica e le ho aperte a metà, scrivendo su ciascuna metà una semplice operazione con risultato entro il 20. 



Ho nascosto poi le MEZZE UOVA nel giardino della scuola.




Le mie uova erano di 4 colori diversi e ho scelto di utilizzare 9 uova intere per colore. Ho suddiviso così i bambini della mia classe prima in 4 squadre, ciascuna del colore delle uova che avrebbero dovuto cercare e recuperare: squadra rosa, squadra gialla, squadra blu, squadra verde.

La regola era questa: avrebbero dovuto cercare le mezze uova per il giardino SOLO ed esclusivamente del colore della propria squadra e avrebbero dovuto lasciare stare tassativamente le mezze uova degli altri colori che avrebbero eventualmente trovato durante la ricerca (in questo sono stati bravissimi e si sono attenuti alla regola!).

Ho dato un cestino ad ogni squadra e...via! Sono partiti alla ricerca delle uova!










Dopo averne trovate parecchie ho detto loro che nel cestino dovevano esserci 18 mezze uova, in modo da riuscire a regolarsi: molti bambini hanno così contato le uova raccolte per capire quante ancora ne dovevano cercare.







Dopo che tutte le squadre sono riuscite a trovare tutte le mezze uova nascoste (quando una squadra finiva andava ad aiutare per solidarietà le altre squadre a ricercare i pezzi perduti!), siamo tornati in classe.

A quel punto le mezze uova dovevano essere ricostruite!

Io avevo scritto le operazioni sulle mezze uova in modo che ci fossero sempre due mezze uova dello stesso colore che avessero lo stesso valore (una parte sopra e una parte sotto) e che quindi potessero essere accoppiate e incastrate per formare un uovo intero.

In ogni squadra, i bambini si sono aiutati per risolvere le operazioni e trovare tutte le coppie per formare le uova intere! Sono stati molto bravi e si sono organizzati davvero bene!









Dopo aver concluso questo lavoro, ho chiesto ai bambini di trascrivere sul quaderno (su una scheda che potete scaricare qui) le operazioni che erano scritte sulle mezze uova che avevano raccolto, perfettamente accoppiate.







A quel punto, hanno svolto in autonomia o in piccolo gruppo questa seconda parte del lavoro.





Devo dire che è stato un pomeriggio molto divertente (la caccia alle uova e la ricerca li ha divertiti parecchio) e per me anche molto utile per verificare che riuscissero a svolgere in gruppo un'attività di calcolo a cui erano abituati.

Dopo questo lavoro, ho preparato altre attività a tema pasquale che potete trovare qui e che sono piaciute moltissimo!


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