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Channel: Il piccolo Friedrich
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Congela il pupazzo!

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Ecco un gioco adattissimo a questo periodo natalizio o comunque invernale, semplice e divertente, per tutte le classi, dalla prima alla quinta: CONGELA IL PUPAZZO!


Il gioco è molto semplice e si basa sull'uso della sottrazione e delle strategie di ragionamento (è un po' simile al gioco Corsa al venti, che vi avevo già presentato, ma è esattamente "al contrario"!).

In che cosa consiste?

Diciamo ai bambini che, dopo una bella nevicata, alcuni bambini hanno costruito un bellissimo pupazzo di neve nel giardino.
Solo che, durante il giorno, la temperatura si alza e il pupazzo piano piano sta per scongelarsi!!! Poverino! 😲
Ma voi avete la possibilità di "salvarlo", abbassando la temperatura fino a quella più adatta per conservare la neve intatta!

Da qui in poi, a seconda della classe, ci sono due diverse versioni del gioco.
Quella più adatta ai bambini di prima, seconda o terza è questa.


In pratica si parte da 20°, la temperatura raggiunta durante una giornata di sole. 
Si gioca in coppia (oppure una variante potrebbe essere giocare in tre e vedere che cosa cambia!).
Ciascun bambino, a turno, dovrà scegliere di abbassare la temperatura di 1, 2, 3 oppure 4 gradi (in pratica dovrà usare un'operazione a scelta tre -1, -2, -3 e -4; solo tra queste possibilità!). Poi si passa il turno al compagno, che a partire dalla temperatura già abbassata dovrà continuare a scendere, e si continua.

Vince il bambino che riesce a raggiungere esattamente la temperatura di 0 gradi!

Sembra un gioco "sciocco", ma in realtà è importantissimo non solo per esercitarsi con le sottrazioni (in questo caso l'immagine aiuta anche a "muoversi" sulla linea dei numeri e quindi a sviluppare le abilità di calcolo grazie a un supporto concreto), ma soprattutto per ragionare e lavorare di STRATEGIA!
Se voglio vincere, infatti, dovrò cercare di evitare che il mio compagno possa raggiungere l'obiettivo prima di me! Quindi dovrò scegliere accuratamente le mosse da fare, per arrivare esattamente a 0 in modo sicuro!

Io suggerisco di far giocare i bambini a coppie utilizzando questa scheda già predisposta dedicata alle classi 1^, 2^ e 3^ (c'è sia la versione a colori che la versione in bianco e nero per le fotocopie).

Poi, dopo averli lasciati liberi di giocare più volte, magari si può discutere in grande gruppo rispetto alle strategie utilizzate per vincere.
Chi è più facile che vinca? Il primo che inizia oppure il secondo? Perché?
Da quale sottrazione è meglio partire se si vuol essere sicuri di vincere? Perché?
Quali sono le mosse vincenti?
Che cosa cambia se, invece di due, giochiamo al gioco in tre, oppure in quattro?
E così via...

Per i bambini di terza (che è comunque la classe in cui possono essere sperimentate entrambe le modalità), quarta o quinta, suggerisco invece questa versione (che trovate anche in questa scheda predisposta per 3^, 4^ e 5^ a colori o in bianco e nero).


E' vero, vedete i numeri negativi e probabilmente vi verrà da pensare che sia adatta soltanto a una classe quinta. In realtà, però, essendo visibile la linea dei numeri (esattamente come una qualsiasi linea dei numeri "positiva" che i bambini hanno utilizzato fin dalla classe prima), diventa semplice ed immediato riferirsi a quella anche per svolgere semplicissime sottrazioni con i numeri negativi.
E poi, diciamolo: dalla terza in poi tutti quanti avranno sicuramente già visto e provato a leggere un termometro! E magari anche osservato, in qualche gelida giornata, una temperatura sotto zero!
Quindi il riferimento molto pratico e concreto, a mio parere, può benissimo essere compreso e fungere da stimolo, anche se i bambini formalmente non hanno ancora incontrato i numeri negativi. E' estremamente comprensibile e chiaro come fare a giocare! Per eseguire le sottrazioni basta mettere un dito sui numeri del termometro e scendere, così come hanno sempre fatto su una normale linea dei numeri! (E, anzi, può essere estremamente motivante per i bambini giocare con questa tipologia di numero già in terza o quarta, in modo molto pratico! E' una cosa un po'"da grandi", che crea tanto entusiasmo!).

Detto questo, cosa cambia nel gioco? Pochissimo!
In questo caso, la temperatura iniziale è di 10 gradi...il pupazzo si sta sciogliendo! Per mantenere la neve ben ghiacciata bisogna arrivare a raggiungere la temperatura di -10°!

Le modalità per giocare sono sempre le stesse rispetto alla versione precedente. Solo, in questo caso, è possibile anche la sottrazione -5.
Vince chi arriva esattamente a -10.

Anche in questo caso può essere utilissimo e divertente ragionare su strategie e varianti che portano alla vittoria, oltre che lavorare sulle sottrazioni attraverso un semplice esercizio.

La cosa divertente in questa attività è la semplicità del gioco, che però presuppone lo sviluppo di strategie di ragionamento e di analisi della situazione.

Poi, volendo, un'ulteriore variante da proporre a queste classi potrebbe essere quella di creare ad hoc un termometro diverso (con una particolare gradazione differente o magari che scende di due gradi per volta o anche un termometro molto più "lungo"), oppure delle regole diverse per effettuare le sottrazioni (ad esempio solo -1 e -2, oppure solo -2, -4 e -6, ecc...) a seconda delle proposte che emergeranno dai bambini.
Basta ricreare (disegnando) termometro e regole per l'abbassamento della temperatura sul quaderno e provare a giocare! Sarà sicuramente molto interessante! 👍

Spero che questo gioco vi sia piaciuto!
Utilizzatelo, in questo periodo sempre più gelido, per "scaldare" le menti dei vostri alunni!!! 😉



Un albero di Natale...di frazioni!

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Siete alle prese con le frazioni e cercate un'attività veloce da proporre in questi ultimi giorni pre natalizi? Eccola qua!
Un albero di Natale...fatto di frazioni!


Utilizzando questo file e stampandolo su carta verde, si può chiedere ai bambini di ritagliare le unità frazionarie (singolarmente o anche più di una alla volta) per creare un divertente albero natalizio!

L'idea è presa da questo sito

Mi è sembrato un modo divertente per ragionare anche sul confronto tra frazioni e sull'ordinamento delle stesse dalla maggiore alla minore!


Bello, vero? 😉

Buon Natale 2019...con gli alberi di Natale MATEMATICI!

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Un caloroso augurio di Buon Natale attraverso questo video che raccoglie tutti gli ALBERI DI NATALE MATEMATICI che mi avete mandato, partecipando alla sfida di dicembre del MATECALENDARIO 2019!


Un grazie di cuore a tutti i bambini e gli insegnanti che con impegno, creatività e grande voglia di mettersi in gioco hanno realizzato delle vere e proprie opere d'arte, originali e meravigliose nel loro genere, per interpretare a modo loro la "matematica del Natale", in tantissime forme diverse!

E' entusiasmante vedere quante possibilità abbiate trovato e quanto arricchente può essere questa condivisione per pensare ad attività future da realizzare in classe. Davvero, una magnifica raccolta di contributi!

Con questo video, vi voglio fare i miei migliori auguri per un sereno Natale e un gioioso 2020!

Vi aspetto a gennaio con le prossime sfide del MATECALENDARIO 2020! (Che, se ancora non avete ordinato, potete richiedere seguendo le istruzioni a questo link)



Buon Anno con il MATECALENDARIO 2020!

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Vi porgiamo i nostri migliori auguri per un sereno anno nuovo attraverso questo breve video che sfoglia virtualmente tutte le pagine del MATECALENDARIO 2020!
Che il divertimento con la Matematica possa accompagnarvi lungo tutti questi 12 mesi, assieme ai vostri bambini!


Se volete ricevere una o più copie del MATECALENDARIO 2020 in pdf o in formato cartaceo, potete COMPILARE QUESTO FORM (CLICCA QUI).

Per maggiori informazioni sul MATECALENDARIO 2020, in questo post potete trovare la descrizione completa dello strumento.

Buon anno da Il Piccolo Friedrich!!!

Il nostro 2019 a scuola!

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Come ogni anno, ecco il riassunto attraverso immagini del nostro 2019 a scuola! 
Un anno ricco di emozioni, di novità (prima tra tutte la "classe tematica" delle Scienze, nella quale abbiamo potuto svolgere e condividere con tutte le classi parallele esperienze davvero importanti!), di esperienze letteralmente indimenticabili (come la nascita dei nostri meravigliosi pulcini!!! 💓) e di momenti scolastici davvero unici!

Lo so, tante esperienze che si vedono in questo video non ho fatto ancora in tempo a documentarle. Vedrete che a breve recupererò piano piano e vi racconterò tutto! Promesso!
Per adesso godetevi le immagini come spunti d'ispirazione! 😉

Moltissimi di voi, anche quando mi incontrano ai corsi di formazione, mi chiedono quale sia una mia "giornata scolastica tipo" oppure come io imposti le lezioni in classe.
Beh, se vedete queste immagini (o comunque se leggete i miei normali post) capirete molto bene che le mie "giornate tipo" sono molto varie e che le mie lezioni sono tutt'altro che statiche! 
Vedrete in tante immagini bambini in movimento, alle prese con materiali e strumenti vari, organizzati in gruppi, con disposizioni varie dei banchi, di fronte anche a "personaggi" particolari (come pulcini, farfalle, girini, pesciolini, ecc...).

Nelle mie lezioni in classe c'è poco di "standard". Ma sicuramente un elemento che non manca mai è il LABORATORIO: i bambini devono fare, sperimentare attivamente, scoprire, discutere, negoziare, lavorare con materiale, porre domande e ipotizzare risposte, osservare i fenomeni il più possibile in maniera diretta... 
Insomma, questo è un tipo di "fare scuola" che mi soddisfa molto come insegnante e che aiuta tantissimo i bambini ad acquisire non solo il piacere di imparare, ma anche le competenze necessarie per poterlo fare sempre, in maniera sempre più autonoma e sviluppando la loro naturale curiosità. 
Questa è una modalità didattica molto faticosa per me, ma che dà grandissimi risultati! Soprattutto il fatto di arrivare sempre al "perché" delle cose e allo scoprire, nella maniera più naturale possibile, i concetti, i fenomeni, il mondo. 👍

Vedrete molto movimento in queste immagini. Non pensate che sia solo "caos"! Qualche momento un po' più caotico a volte c'è, è vero. 😄 Ma viene sempre ben gestito e autovalutato dai bambini, che sono abituati a queste modalità di lavoro fin dai primissimi giorni di classe prima. 
E non ho tutti "studenti modello", "superdotati" o "educatissimi"! Voglio bene a tutti quanti, questo è certo, ma diciamo che sono bambini assolutamente "nella norma": lavoro in due classi assolutamente standard con potenzialità e problematiche varie, come una qualsiasi classe in cui potrebbe lavorare un collega.

Detto questo, ecco il video del nostro 2019 insieme. Per me un anno un po' più corto di tutti gli altri, stavolta, ma comunque ricchissimo di esperienze indimenticabili!


Visto che anche gli scorsi anni avevo fatto un lavoro simile, vi invito a vedere anche i video degli anni precedenti.

Qui trovate il video del nostro 2018 a scuola.


Qui trovate il video del nostro 2017 a scuola.


Auguro a tutti voi colleghi un 2020 sereno e ricchissimo di esperienze scolastiche indimenticabili per voi e soprattutto per i vostri bambini!



Perchè si sparge il sale sulle strade d'inverno?

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In questi giorni di freddo e ghiaccio, è interessante mostrare ai bambini quale possa essere la funzione del sale sulle strade. 
Ecco un semplicissimo esperimento che abbiamo usato in classe per scoprire l’effetto del sale. 


In 4 vasetti di vetro (vanno bene anche bicchieri di plastica trasparenti) abbiamo messo alcuni cubetti di ghiaccio e poi abbiamo aggiunto: nel primo niente, nel secondo un pizzico di sale grosso, nel terzo quasi un cucchiaio di sale grosso e nel quarto un cucchiaio abbondante (quasi due) di sale grosso. Abbiamo chiuso i barattoli ed abbiamo aspettato circa una mezz’oretta. 








 

Prima di procedere abbiamo fatto le nostre ipotesi: "che cosa succederà?".
Alcuni bambini hanno detto che il ghiaccio senza sale si sarebbe "sciolto" prima, altri il contrario. Abbiamo raccolto le idee in grande gruppo e poi abbiamo proceduto con l'osservazione.

Quasi subito i bambini si sono resi conto che il ghiaccio nel vasetto con più sale iniziava a “sciogliersi” (fondere) più velocemente. Passato questo tempo, il ghiaccio nel vasetto più salato era quasi completamente fuso, mentre quello senza sale era ancora quasi intatto (gli altri erano a stadi intermedi). 

Ma la cosa più interessante è stata, alla fine, toccare il fondo dei barattoli per sentire quale fosse il più freddo. 


Secondo voi, quale sarà stato il barattolo più freddo? Quello contenente ghiaccio ancora solido e senza sale oppure quello completamente fuso contenente molto sale grosso? Perché? 

I bambini hanno fatto le loro ipotesi e le hanno verificate con questa esperienza. E voi, che ipotesi avete a riguardo???


Risposta: il barattolo più freddo era quello...con il ghiaccio già fuso!!! (ghiaccio + sale)

Vi sembra incredibile? Anche per la maggioranza dei bambini è stato così!

Beh, tutto ciò è possibile solo grazie alle proprietà fisiche delle particelle di ghiaccio e acqua. 
Il sale mescolato al ghiaccio, infatti, abbassa il punto di congelamento dell'acqua, cioè "costringe" l'acqua a congelarsi a una temperatura più bassa degli 0 gradi (come farebbe normalmente). 

Questo causa, appunto, che l'acqua arrivi a ghiacciarsi non a zero gradi ma molto più "sotto zero".
Nel nostro esperimento, il sale quindi provoca la trasformazione del ghiaccio in acqua in tempi più brevi. 
E causa inoltre la diversa temperatura dei barattoli: l'acqua del ghiaccio senza sale che inizia a fondere si manterrà più alta perché più vicina a quella della temperatura ambiente (il ghiaccio non è più a zero gradi, ma piano piano si scalderà per fondersi). L'acqua con il sale, invece, riuscirà a mantenere una temperatura più bassa perché il suo punto di congelamento si è abbassato grazie al sale (lo sanno bene i gelatai che utilizzano appunto una miscela di acqua e sale in cui immergere esternamente le vaschette di gelato, per mantenerlo più freddo, più facilmente e più a lungo: la cosiddetta miscela refrigerante).

Il principio del sale che abbassa il punto di congelamento dell'acqua è usato frequentemente per mantenere le strade sicure in inverno. 
Durante le nevicate e le ghiacciate, i camion spargisale spargono un sottile strato di sale sulle strade. Questo fa sì che neve e ghiaccio si sciolgano all'impatto anziché congelare e ciò rende le strade bagnate anziché ghiacciate e pericolose.

Ai bambini è servita moltissimo questa riflessione, per comprendere il perché di un fenomeno quotidiano in questo periodo invernale: il sale che viene normalmente gettato sulle strade, soprattutto durante la notte.
E' stato un modo per incuriosirli verso un fenomeno osservato e per farli ragionare sulle proprietà dell'acqua. Molto semplice da realizzare, ma anche molto utile!

Se volete approfondire, qui trovate un'altra semplice spiegazione del fenomeno.


La matematica dei fiocchi di neve!

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In un precedente post vi raccontavo che anche la NEVE può essere un interessantissimo "strumento matematico" a costo zero, che diventa eccezionalmente utile nei pochi giorni in cui viene a farci visita durante l'inverno.
Osservare da vicino la neve e scoprire, anche solo grazie a una lente, come sono fatti i suoi fiocchi è un'esperienza sorprendente, per grandi e piccini! 
Ma tutto questo può essere poi trasformato anche in un'attività didattica matematica, che può far emergere contenuti davvero interessanti.
Vi racconto che cosa abbiamo fatto noi...


Questa esperienza è stata svolta in una classe seconda. Lo so, è stato un approccio un po' precoce, ma sono uscite delle considerazioni davvero notevoli per l'età! Può quindi essere tranquillamente riproposta più avanti, per far emergere contenuti e agganci sempre più approfonditi!

In scienze avevamo già lavorato sul ciclo dell’acqua, sugli stati della materia e sulle condizioni atmosferiche. Anche sulla neve: come e quando si forma, com’è fatto un fiocco di neve... In questo caso l'osservazione diretta che abbiamo potuto fare proprio durante un'eccezionale nevicata è stata molto molto utile!





Abbiamo anche osservato alla LIM moltissime immagini di fiocchi di neve visti al microscopio o con una lente d’ingrandimento (su Google si trovano bellissime immagini di fiocchi di neve) e i bambini, durante le osservazioni, oltre a rimanere letteralmente affascinati, avevano fatto alcune osservazioni interessantissime che mi sembrava decisamente “sprecato” lasciar cadere. 







Ad esempio, mi avevano detto che tutti i fiocchi di neve si sviluppano su una struttura “a sei punte” (esagonale in poche parole) molto regolare e che ciascuno ha una forma simile, ma ramificazioni differenti...una sorta di “tema e variazioni” insomma.
Hanno anche notato che i fiocchi di neve sono simmetrici: hanno saputo spiegare che essi si possono suddividere in parti uguali e ribaltate. 

Ecco le principali considerazioni ricavate dall'osservazione diretta e indiretta dei fiocchi di neve:

  • i fiocchi di neve hanno tutti 6 punte (uno solo dei mille visti ne aveva 12...ma in fondo è perché ogni punta si è “sdoppiata”!);
  • tutte le 6 punte sono uguali tra loro ed è per questo che sono così “affascinanti”;
  • i fiocchi sono simili ma tutti diversi l’uno dall’altro (cosa affascinantissima, dato che anche la scienza afferma che non esiste un fiocco di neve esattamente identico ad un altro!)
  • i fiocchi di neve sono sempre simmetrici, almeno nella struttura (può capitare che un fiocco cada e parzialmente si sciolga, perdendo un po' della sua simmetria, come abbiamo osservato, ma la struttura del fiocco è simmetrica). A tal proposito abbiamo osservato delle fotografie di fiocchi di neve stampate usando lo specchietto...e allora i bambini si sono ricordati subito il gioco dello specchietto fatto in classe prima per individuare le figure simmetriche;
  • i bambini hanno anche notato che lo specchio si può mettere in “più modi” sullo stesso fiocco di neve...di qua, di là, sulla punta, in mezzo alle punte, di traverso...e il fiocco si rivede sempre intero! (I più grandi direbbero che i fiocchi di neve hanno "più assi di simmetria"...quanti? Beh, sei! Il bello è dimostrare perché! In seconda era un po' difficile, ma qualcuno è arrivato a dirmi che lo specchio si poteva mettere sull'immagine in sei modi diversi e il fiocco si rivedeva sempre uguale!).

Insomma, tanta roba!












Dopo averli osservati per bene e "studiati", ho quindi chiesto loro di provare a...disegnarli!!!



Avevamo già provato a disegnare i fiocchi di neve sul quaderno di scienze, qualche giorno prima, ma con risultati non troppo ottimali: le rappresentazioni, pur cercando di essere simili a quelle viste ma originali, erano comunque molto imprecise dal punto di vista geometrico.




Ci siamo quindi chiesti: perché è così difficile disegnare un fiocco di neve???

Se volessimo disegnare un fiocco di neve preciso, come potremmo fare?

I bambini sono partiti con le loro ipotesi e discussioni.
Beh, vanno fatti belli precisi, col righello, con sei punte e tutte le accortezze e le regole che ci siamo detti...ma.........se seguiamo i quadretti, come si può fare?

Così li ho invitati a provare sul foglio del loro quaderno a quadretti e alla LIM (su foglio quadrettato proiettato).
Ciascuno provava o, a turno, veniva a mostrare la sua produzione alla lavagna...ma c'era sempre qualche problema!




Inizialmente qualche bambino ha provato con la struttura del fiocco a 8 punte, facile da realizzare sui quadretti. Ma molti compagni hanno obiettato dicendo che il fiocco di neve ha solo 6 punte! Quindi questa idea era da scartare.


Poi sono passati quasi tutti ad essere concordi sull'usare questa struttura che vi riporto in foto.


Bella! Le sei punte ce le ha...ma...sicuri che ricordi davvero i fiocchi di neve??? 
C’è qualcosa che non quadra in effetti... Ma che cosa?


Ecco la loro risposta:

"Beh, maestra, se guardi lo “spazio” che c’è tra le punte vedi subito che tra quelle punte in alto c’è “poco spazio”, mentre tra quelle ai lati c’è un sacco di “spazio”!!!" (e via di movimenti ampi di dita tra le “punte”) 

"Invece in un fiocco di neve vero lo “spazio” tra le punte è sempre uguale, vedi?" 




Inutile dire che mi brillavano gli occhi mentre i bambini spiegavano con tanta precisione questo aspetto.
Significa aver scoperto un'importante proprietà degli angoli delle figure: quello che loro cercavano di spiegare con la parola "spazio"è in realtà l'ampiezza dell'angolo tra i vari "bracci" del fiocco di neve. Il fiocco di neve ha una struttura che si basa su angoli regolari e tutti uguali. In questa immagine invece gli angoli erano diversi tra loro: alcuni più ampi ed altri meno ampi. Non poteva andare bene questa rappresentazione!


Dopo varie proposte e un po’ di sano scontro con l’evidenza, eccoci dunque arrivati alla sconvolgente soluzione: è davvero IMPOSSIBILE disegnare un fiocco di neve preciso seguendo solo i quadretti!!!

Quindi? Che si fa? Come possiamo fare a disegnarli? 

Che tipo di foglio ci può servire?

Con un foglio a quadretti più grandi o più piccoli sarebbe la stessa cosa...le righe le scartiamo, non ci aiutano...

Abbiamo anche provato con il foglio completamente bianco...ma la mancanza di riferimenti complicava moltissimo le cose e il righello di certo non bastava!








Un bambino così ha proposto, quasi ridendo: “Magari potremmo usare un foglio...a triangoli???” 




Detto fatto: a quel punto ho tirato fuori un foglio “a triangoli”!!! I bambini sono rimasti sorpresi e ne hanno voluto uno ciascuno per provare ad utilizzarlo per disegnare i fiocchi di neve!








...e allora ecco la scoperta: con il "foglio a triangoli" diventa facilissimo disegnare i fiocchi di neve!!! ❄️💙❄️💙❄️
Perché? Beh, perché il "foglio a triangoli" permette che ci sia sempre lo stesso spazio tra i "rami" del fiocco di neve e quindi segue la sua struttura precisa, aiutandoci tantissimo nel disegno!

E noi che pensavamo che i quadretti fossero ottimi per tutti i tipi di disegno! Invece no! Dipende dal disegno!
Per disegnare i fiocchi di neve il foglio a quadretti è pessimo e inutile! Meglio quello a triangoli!!!

Insomma, scoperta davvero interessante e stimolante, se pensate che i bambini erano solo in seconda!

Dopo essere giunti a queste conclusioni interessanti, i bambini hanno voluto sbizzarrirsi a disegnare sul foglio con griglia triangolare (che, a proposito, se volete scaricare potete trovare qui) tutti i fiocchi di neve che riuscivano, tenendo conto delle caratteristiche elencate prima: dovevano rispettare la griglia quadrettata per essere regolari, dovevano avere sei "rami", dovevano essere tutti diversi, anche se simili, dovevano essere simmetrici.




















Per verificare alla fine che fossero davvero simmetrici, i bambini hanno ancora utilizzato gli specchi per osservarli.







Insomma, percorso davvero interessante!

Ecco come lo abbiamo rielaborato sul quaderno.





Qualche idea per approfondire o continuare il lavoro (che noi abbiamo esplorato più avanti, sempre ricordando questa esperienza):
  • fiocchi di neve sul geopiano...utilizzando, anche qui, la griglia triangolare del geopiano e non quella quadrata! Altrimenti sarebbe impossibile realizzare il fiocco di neve!

Insomma, un'attività davvero stimolante, partita dall'osservazione diretta di un'esperienza concreta e condivisa, che ha fatto nascere ipotesi e conclusioni su concetti matematici complessi, che i bambini hanno costruito grazie alle loro competenze.
E ora un'attività del genere è diventata indimenticabile, perché costruita insieme e attraverso un forte interesse, una forte motivazione e un momento di "sorpresa"! Quindi quando si parla di griglie triangolari, di strutture che si basano su triangoli equilateri e non quadrati, di angoli di 60°, di particolari tipi di simmetrie, basta dire loro: "Vi ricordate dei fiocchi di neve?" e per i bambini diventa tutto immediatamente chiaro e immediato!

Perché a volte serve un foglio a triangoli per cambiare totalmente il modo di vedere le cose! 😉


La sfida di GENNAIO del MATECALENDARIO 2020

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Ed eccoci finalmente alla sfida di GENNAIO del MATECALENDARIO 2020!

L'avete già provata con i vostri bambini? Volete scoprire le soluzioni? Oppure stavate aspettando il video proprio per capire come affrontare l'attività in classe?


In questo video trovate, come sempre, alcune indicazioni per proporre i giochi in classe, tutte le soluzioni (anche dei giochi-bonus...a proposito: avete scaricato anche i giochi bonus tramite il codice qr???) e qualche domanda-problema per approfondire il lavoro!

Buon divertimento e...ci vediamo alla sfida di febbraio!!!





Un grande scienziato e divulgatore...

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E' purtroppo di ieri la notizia della scomparsa di un grandissimo scienziato e divulgatore italiano, tra l'altro molto giovane, che ho avuto il piacere di ascoltare a Torino diversi anni fa: Giovanni Filocamo.




I suoi testi, tra i tanti che possiedo, sono stati per me un punto di riferimento e una guida per scoprire, in una veste curiosa, molti aspetti affascinanti della matematica.
Per questo ho deciso di ricordarlo anch'io sul mio blog, con grande stima e affetto.

Qui alcuni articoli su questo triste evento: da Gravità Zero, da GenovaToday, da Wikipedia la sua biografia.

La vita di questo giovane scienziato è stata sicuramente travagliata, ma in alcuni aspetti ha davvero dell'incredibile. 
Operato per un tumore al cervello, ha dovuto ricominciare, a quasi 40 anni, ad imparare a parlare, leggere, scrivere e calcolare, perché nel suo cervello era stata compromessa proprio l'area che controlla il linguaggio.
In pochi anni ha ricominciato letteralmente da capo, da zero, riuscendo comunque a conseguire un dottorato e a scrivere altri testi di divulgazione.
Ne ha parlato anche Repubblica in questo articolo di qualche tempo fa. 

Una dimostrazione di forza, di attaccamento alla vita e di desiderio di non mollare mai davvero da ricordare.
Questo è forse uno degli aspetti che mi ha colpito di più di questo grande personaggio.

Come vi dicevo (e come già vi avevo accennato in questo mio vecchio post), i suoi testi sono stati delle letture davvero utili per il mio percorso di formazione. Anche l'ultimo testo uscito poco tempo fa "La matematica è un'opera d'arte".
Partecipava attivamente anche al Festival della Scienza che ogni anno si tiene a Genova, la sua città, ed è tra i fondatori di MathFitness, un'associazione che si occupa di proporre attività didattiche ludiche  e di divulgazione creativa della matematica a scuole e non solo: una vera "palestra per il cervello"!

Ecco alcuni testi che mi sento di consigliarvi di Giovanni Filocamo, che per me sono stati illuminanti:

IL MATEMATICO CURIOSO: https://amzn.to/2KYuC4o 
MAI PIU’ PAURA DELLA MATEMATICA: https://amzn.to/2zxdvT5
LA MATEMATICA E' UN'OPERA D'ARTE: https://amzn.to/37wjMuC




Ecco, questi tre testi sono sicuramente un concentrato di interessantissime “bellezze” matematiche, spiegate in modo chiaro e semplice e corredate anche da piccole idee laboratoriali.
Una frase significativa tratta da questi testi che mi sento di riportarvi è questa: “Quando rifletto, quando accendo la mia sensibilità creativa, vedo davvero la matematica tutta intorno a me: mentre vado a lavorare, quando cucino, mentre mi danno il resto al bar, quando guardo il cielo, quando mi allaccio una scarpa. E mi emoziono sempre”.

L'ultimo dei tre libri, in particolare, parla nello specifico di Matematica, Arte e Bellezza. E' una splendida opera nella quale l'autore analizza opere d'arte di varie epoche attraverso formule e costrutti matematici per dimostrare da dove emerga la loro bellezza e armonia quasi eterna.
E' un testo davvero splendido, che affascina e trascina in un mondo davvero incredibile! Io l'ho letto con grandissimo interesse e ne ho ricavato numerosi spunti di lavoro per la mia didattica.

Ve li consiglio tutti e tre, in particolare quest'ultimo.


Concludo questo post con una citazione che Giovanni Filocamo riporta proprio sul finale di "La matematica è un'opera d'arte", il suo ultimo testo. Questo scritto ci dà (seppur in minima parte) un'idea dell'esperienza incredibile di vita che ha vissuto questo ragazzo e ci dimostra quanto, nonostante tutto, egli fosse riconoscente alla vita per tutto ciò che gli aveva dato e non tolto.
Al di là dei grandi insegnamenti scientifici che ci ha lasciato attraverso i suoi testi e le sue attività di divulgazione, questa breve citazione è un enorme insegnamento di vita, dedicato a tutti, che oggi mi commuove e mi emoziona moltissimo.

"In questo caso, può essere qualcosa che sia vicino
e anche lontano. La cosa principale, e sono strano,
è che voglio ringraziare me stesso.
Me soltanto. Voglio ringraziarmi per due operazioni.
Perché hanno tolto al cervello 200 g eppure riesco
a fare l'impossibile (e sempre di più).
Voglio una vita, una vita vera.
Ho voglia di prendere tutto o quasi partendo
dal completo 0 e cominciare.
Voglio andare lì, con il mio coraggio e la voglia di continuare.
Grazie alla vita.
Grazie della vita.
Grazie, vita.

Giovanni"


Ciao Giovanni! 💓


Il MATECALENDARIO 2020 in tutta Italia!!!

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In questa mappa colorata abbiamo riportato tutte le province italiane in cui, fino ad oggi, abbiamo effettuato almeno una spedizione del MATECALENDARIO 2020!!!


Ora sappiamo che in una o più classi di queste località, appeso al muro c'è un Matecalendario e ogni mese i bambini e i ragazzi si sfidano con i giochi matematici ricreativi in esso presenti!
Siamo orgogliosissimi e allo stesso tempo sorpresi del risultato ottenuto e ci teniamo a ringraziarvi di vero cuore per l'enorme interesse e fiducia dimostrataci! ❤️❤️❤️

Vi ricordiamo che, se foste ancora interessati a ricevere a casa (o scuola) vostra una o più copie del Matecalendario 2020 in formato cartaceo, potete compilare questo form CLICCA QUI.
Oppure, per riceverlo in formato pdf, inviare una mail a: matecalendario@gmail.com

GRAZIE e a prestissimo, con la prossima sfida!!!

La sfida di febbraio del MATECALENDARIO 2020! Un cuore origami...

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Ed eccoci alla sfida di FEBBRAIO del MATECALENDARIO 2020!
Il gioco, proponibile in tutte le classi dalla prima alla quinta, chiede di provare a formare, con i 7 pezzi del classico Tangram, un CUORE per San Valentino!
...che richiesta romantica!!!


In questo video trovate tutte le indicazioni per provare questo gioco con i vostri bambini!

Non solo, ma non dimenticatevi il GIOCO BONUS DI FEBBRAIO, che si può visualizzare scannerizzando il codice qr che trovate nella pagina del calendario di febbraio!
E' un'altra sfida ancora più divertente, che ha un nome speciale: il CARDIO TANGRAM!
Nel video trovate le soluzioni per entrambi i giochi e qualche domanda stimolo per realizzare l'attività geometrica in classe.

Per i più piccini può essere un gioco di ragionamento e composizione di figure, in modo creativo. Per i più grandi diventa un modo per ragionare sulle proprietà delle figure che creano i vari pezzi, sulle loro relazioni e anche sulla costruzione delle forme, utilizzando gli strumenti geometrici.

Un bel lavoro che associa le abilità geometriche a quelle di problem solving, in una sfida creativa...ed estremamente romantica!!!


Vi auguro buon divertimento con questa particolare sfida e anche...buon San Valentino, visto che la festa è imminente!

Cuori origami

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Ecco una bella e divertente attività da proporre per San Valentino: dei cuori origami!


Noi li abbiamo costruiti l'anno scorso in classe terza, ma vanno bene per qualsiasi classe.

Lo schema che abbiamo seguito è quello riportato qui sotto, molto molto semplice!


Per produrre tanti cuori ci siamo serviti di fogli origami divisi in 4 parti (così venivano dei cuori un po' più piccoli, ma almeno ce n'erano almeno 4 a testa), oppure di fogli A4 rossi, che abbiamo tagliato in forma quadrata e poi diviso ulteriormente in 4.

Interessante è stato chiedere ai bambini come fare per ricavare da un foglio rettangolare un quadrato preciso. Abbiamo spiegato prima di tutto perché ciò avvenisse, basandoci sulle proprietà che conoscevamo della figura quadrato.











Inizialmente ho dato io le indicazioni mostrandole ai bambini sul mio foglio, passo passo. Poi, dopo un paio di tentativi, i bambini hanno facilmente memorizzato i passaggi e si sono messi autonomamente a produrre cuori, da regalare a tutti i familiari e gli amici!












Qualcuno ha decorato il quaderno scrivendo "I love Maths" e così abbiamo rilanciato la frase anche alla lavagna e l'abbiamo decorata con tantissimi cuoricini origami colorati!









Abbiamo anche scattato delle divertenti fotografie a tema San Valentino!










Durante il lavoro di piegatura, ho dato importanza ad alcuni aspetti geometrici, come le forme che via via si intravedevano durante le pieghe, gli angoli che si formavano (in particolare è stato un modo per parlare dell'angolo retto) e la simmetria della figura che man mano si trasformava.

Dopo il lavoro di piegatura vero e proprio, sul quaderno abbiamo voluto ripercorrere l'esperienza evidenziando alcuni passaggi della costruzione dell'origami. 
In particolare, ci siamo soffermati su questi aspetti, che vedete nelle immagini del quaderno.









E' stato un lavoro sicuramente divertente e motivante per i bambini, che hanno potuto portare a casa e regalare miriadi di cuoricini (e hanno continuato a produrne in grande quantità anche fuori da scuola!), ma anche molto utile e importante dal punto di vista geometrico, perché da un'attività manuale abbiamo costruito insieme e ricavato alcuni concetti geometrici di base, che ci sono serviti per approfondire o introdurre argomenti nuovi o già affrontati.





















Darwin Day 2020

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Oggi è il DARWIN DAY, una ricorrenza internazionale che celebra questo scienziato (nato proprio il 12 febbraio) e la sua Teoria dell'Evoluzione.

Poiché ritengo che questo argomento sia molto importante da affrontare in classe con i bambini, per far loro comprendere l'origine della vita e delle specie, oggi celebro questa data assieme a voi, proponendovi queste citazioni.

Sono alcune frasi tratte dagli scritti di Charles Darwin che ho scelto per la loro semplicità, immediatezza e per il loro significato.
Potreste utilizzarne una o più di una per affrontare con i bambini il tema dell'evoluzione, del rispetto della biodiversità e dell'interazione tra specie diverse di viventi.

Alcune di queste frasi sono adattissime anche ai bimbi più piccoli, perché di immediata comprensione. Altre possono invece essere proposte ai bambini più grandi, per parlare in modo più approfondito di evoluzione o di selezione naturale e di provare a capire insieme, con parole semplici, qual è il loro significato.

Da ogni frase può partire una discussione di grande gruppo e si può arrivare a delle conclusioni condivise, di vario genere. Sta a voi scegliere che strada far prendere al discorso scientifico che nascerà nelle vostre classi.

Io ci tengo sempre molto a sottolineare quanto sia importante parlare di evoluzione già fin dalla tenera età, per far comprendere anche il valore della vita e l'aspetto culturalmente fondamentale che tutte le specie sono tra loro in qualche modo collegate: il tempo e l'ambiente le hanno plasmate e rese differenti per adattamento, ma per continuare questo processo è necessario ricordarsi che nessuna specie su questo pianeta può prevaricare e imporsi, tanto da distruggere le altre.

Riflettiamoci anche con i nostri bambini, almeno qualche minuto nella giornata di oggi. Sarà un momento arricchente e davvero importante dal punto di vista sia scientifico che culturale.








Risorse da utilizzare per la didattica a distanza (matematica)

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In questi giorni di chiusura delle scuole per emergenza Covid-19, in tanti mi state chiedendo suggerimenti o risorse per poter assegnare ai vostri alunni attività didattiche a distanza, che siano però diverse dai soliti compiti e che rendano l'apprendimento interessante, interattivo e giocoso.

In questo post ho voluto raccogliere un po' di risorse didattiche interattive che possono essere utilizzate dai vostri alunni anche autonomamente, per ripassare argomenti matematici affrontati insieme, divertirsi con le proposte giocose e interattive e avere a disposizione una serie di attività interessanti e ben strutturate dal punto di vista didattico e contenutistico.
Qui di seguito vi riporto una lista delle risorse che mi sono maggiormente piaciute o che ho provato personalmente.


Ecco la prima risorsa davvero utile che anch'io ho sperimentato con i miei alunni sia in classe (per giocare alla LIM), sia a distanza, durante le scorse vacanze estive: GIOCA CON LA MATEMATICA.
Si tratta di giochi matematici molto ben strutturati e pensati, adatti un po' a tutte le classi sia di scuola primaria che di secondaria di primo grado, su vari temi, che permettono di ripassare divertendosi, di verificare immediatamente se le proprie risposte sono corrette e di mettersi alla prova con la logica e il ragionamento.
Consiglio questa risorsa perché l'ho utilizzata in prima persona, perché conosco chi l'ha creata e so con certezza che il materiale è di qualità e perché ritengo possa essere un valido strumento di supporto da consigliare ai bambini, che su computer, smartphone o tablet possono facilmente cimentarsi nelle varie prove in modo facile e divertente. Provate a dare un'occhiata! Nel link che ho riportato trovate anche alcune istruzioni per poter accedere o far accedere i vostri alunni.


Un'altra risorsa interessantissima e ricchissima di proposte interessanti è MATIKA
Qui una serie vastissima di proposte matematiche di vario genere, suddivise per livello scolastico, è a disposizione dei bambini attraverso giochi curiosi e immagini accattivanti. Davvero una vasta raccolta di giochi e attività ludiche che stimolano il ragionamento e la logica.


A questo link invece è possibile trovare una bella raccolta di giochi per ripassare la matematica suddivisi per argomento: MR. NUSSBAUM LEARNING+FUN.
Il sito è in inglese, così come i giochi, ma quasi tutti sono di semplicissima comprensione: basta osservare numeri e figure. 
La cosa bella delle proposte di questo sito è che si tratta di veri e propri videogame divertenti e interattivi che prendono vita grazie ai concetti matematici che vengono utilizzati. All'inizio basta scegliere una categoria di concetti matematici da ripassare e si potrà accedere a una lista di giochi molto varia, uno più divertente dell'altro.
Di questa risorsa, anni fa in classe quarta, avevamo giocato moltissimo a Tony's Fraction's Pizza Shop! I bambini ci giocavano anche alla LIM durante l'intervallo! Spassosissimo!
Ma ci sono tantissimi altri giochi davvero belli e divertenti da provare, per tutte le difficoltà! Basta scegliere!


Simile al precedente è MATH PLAYGROUND, anche questa una raccolta di tantissimi mini videogame matematici dedicati a ciascuna classe (nella pagina iniziale, in alto, basta selezionare il grado scolastico e si possono trovare tantissimi giochi suddivisi in base all'età). 
I giochi sono davvero divertenti e simpatici: permettono non solo di ripassare e di esercitarsi su concetti matematici, ma anche di divertirsi con piccole sfide curiose.
Il sito è in inglese, ma, come vedrete, è di immediata comprensione grazie ai giochi interattivi.


Anche I KNOW IT è una bellissima risorsa online in inglese, ma davvero di facile utilizzo e comprensione anche per i bambini. E' simile alla precedente: qui in alto basta scegliere il grado scolastico e poi si viene rimandati a un menu in cui è possibile scegliere un argomento. Per ciascun argomento vengono riportate numerose attività collegate a giochi interattivi molto divertenti.


Tra le piattaforme (stavolta in italiano!) costruite appositamente per la didattica a distanza troviamo LEARNINGAPPS, un sito che permette di usufruire di una serie molto vasta di applicazioni create da insegnanti su vari argomenti matematici (e non solo, perché ci sono attività inerenti a tutte le discipline), ma anche di creare appositamente per i propri alunni risorse ad hoc e personalizzate e di coinvolgerli nelle attività creando uno spazio condiviso. 
Nella home page del sito è possibile visionare un tutorial per capire come funziona la risorsa, altrimenti si può usufruire delle app già presenti e condivise in piattaforma; nello specifico, quelle di matematica si possono trovare a questo link. Date un'occhiata: alcune sono molto carine e si possono usare già così come sono.


Anche su TINY TAP potete trovare tantissime attività da svolgere online molto molto divertenti e interattive. anche in questo caso basta scegliere la fascia d'età dedicata e si possono trovare tantissimi giochi costruiti da insegnanti, in diverse lingue.


Per proporre invece attività di coding e programmazione che, sono sicura, coinvolgeranno moltissimo i vostri alunni c'è la magnifica risorsa CODE.ORG. Noi la abbiamo utilizzata moltissimo anche in classe.
In particolare, vi suggerisco di proporre il Corso C, adatto dai 6 agli 11 anni. E' quello forse più adatto a tutte le fasce d'eta della scuola primaria e semplice per iniziare, ma che piano piano permette di arrivare (livello dopo livello) a delle abilità di programmazione molto buone.
Vedrete, i vostri alunni vi stupiranno e si dimostreranno davvero competenti!


Ecco un'altra risorsa molto interessante, che propone molti GIOCHI DI LOGICA interattivi, ma anche GIOCHI ARITMETICI e GIOCHI VARI di ragionamento.
E' tarata un po' sul livello alto, quindi la consiglio più che altro alle classi quarta o quinta. Ma diversi giochi sono davvero divertenti e soprattutto stimolano tantissimo la logica, quindi mi sento di suggerirveli!


Se cercate qualcosa di specifico sulle tabelline, potete accedere alla risorsa TABELLINE.IT che raccoglie moltissimi giochi interattivi specifici sulle tabelline e sul concetto di moltiplicazione. 
I bambini possono ripassare o imparare le tabelline attraverso sfide e giochi divertenti.


Anche BABY FLASH propone alcune attività matematiche da svolgere online, che possono essere utili per il consolidamento o il ripasso.


Infine, se volete proporre qualche gioco, indovinello, enigma o rompicapo ai vostri alunni, anche su questo sito ce ne sono diversi che potete proporre. Basta cercare nella sezione ENIGMI, oppure STUZZICAMENTI o MATEMATICA RICREATIVA


Spero di avervi dato qualche spunto o idea per organizzare le vostre attività didattiche a distanza per questi giorni.
Se avete altre risorse valide da segnalare, scrivetele nei commenti!
  

La mia idea di "didattica a distanza" in questi giorni di emergenza

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In questi giorni ci troviamo in un momento davvero particolare, a tratti surreale, e sicuramente inimmaginabile fino a poco tempo fa.
L’idea di scuola e di didattica a cui siamo abituati, in questi giorni ha assunto un volto nuovo, del tutto inaspettato e all’improvviso diverso. I nostri ritmi, le nostre routine e le nostre abitudini scolastiche sono temporaneamente in stand by, per adeguarsi a questa strana situazione di emergenza mai vissuta prima: sia noi insegnanti che i nostri alunni siamo costretti a stare lontani per un po’, ciascuno nella sua casa, con la propria famiglia accanto.

Questo nuovo modo di vivere queste giornate mi ha portato a fare una riflessione sulla “didattica a distanza”, una nuova pratica che, come insegnanti, ci tocca da vicino durante queste settimane che sembrano un lungo periodo di pausa dalla normalità.
Io credo che in questo momento la cosa di cui più hanno bisogno i nostri bambini è la serenità di sentirsi comunque al sicuro, pur in una situazione del tutto anomala e anormale. È il fatto di percepire tranquillità e benessere stando accanto ai propri familiari e di vivere questo momento senza ansie e senza stress, stando il più possibile lontani da questa realtà che si sta rivelando sempre più cruda e indigesta anche per noi adulti.
Quindi vi dico che cosa farei io in questi giorni (dico “farei”, perché al momento io sono ancora a casa in maternità).

Come sapete, mi sono sempre occupata di didattica (soprattutto della matematica e delle scienze) e ho sempre cercato di divulgare e condividere con voi le esperienze che realizzo in classe con i miei alunni. Ecco, ora posso dirvi che a livello didattico in questi giorni io cercherei di preoccuparmi il meno possibile dei contenuti, di dover “finire il programma” (che, tra parentesi, non esiste!), di cercare di introdurre nuovi argomenti o di tentare a tutti i costi di far consolidare quelli recentemente appresi. La situazione è troppo anomala per pretendere che tutto ciò possa svolgersi lontano dalla propria aula, il luogo di apprendimento per eccellenza, l’unico posto in cui poter condividere con insegnanti e compagni le proprie esperienze di apprendimento con serenità, tranquillità e sicurezza.
In questo momento io vorrei principalmente far sentire ai bambini la mia vicinanza in quanto loro insegnante. Far sapere loro che, nonostante non ci stiamo più vedendo tutti i giorni, io penso a loro, sono loro vicina con il pensiero e so che quando ci rivedremo in classe sarà una festa!

Quindi, per far sentire loro che io, loro maestra, ci sono e vorrei che anche loro pensassero alle cose belle che di solito facciamo a scuola, almeno per distrarsi un po’ dalla monotonia dello stare chiusi in casa o dalle notizie poco confortanti che arrivano dall’esterno, mi sentirei di proporre, più che veri “compiti”, qualche attività ludica, manipolativa, piacevole, leggera e facile da replicare a casa con i propri familiari, che ricordi un po’ quello che di solito facciamo in classe, ma che non diventi ulteriore occasione di stress e di carico di lavoro sia per i bambini (costretti comunque ad operare il più possibile in autonomia e con mezzi che magari non per tutti sono uguali), sia per le famiglie (che non hanno esperienze di insegnamento e che possono supportare solo parzialmente i bambini nelle attività che noi proponiamo).

Che cosa mi sentirei di consigliare ai miei alunni?

Beh, di rifare a casa uno o più giochi che in classe abbiamo fatto insieme, coinvolgendo la propria famiglia. E con giochi intendo sia giochi di società in senso stretto, ma anche attività didattiche ludiche e divertenti che abbiamo utilizzato per spiegare o dimostrare un concetto matematico (contare la pastina, costruire i numeri triangolari o rettangolari con dei sassi, giocare a indovina chi con i numeri, misurare con un metro di carta gli oggetti che si trovano in casa, tirare fuori la tombola delle tabelline o le carte per giocare con le frazioni, …).

Consiglierei di costruire qualcosa con le mani. Un origami (che già seguire i passi di un diagramma e fare le pieghe nel modo corretto è un gran lavoro geometrico!), un modellino, un semplice esperimento che in classe non avremmo potuto fare, un centrino simmetrico con carta e forbici, un dado da costruire (magari anche “strambo”!) e da usare per qualche gioco, un collage, un esaflexagono, …

Magari farei un breve video o registrerei la mia voce in un file audio solamente per salutarli, per rassicurarli e dire loro che ci vedremo presto, per incoraggiarli e magari per leggere loro una bella storia, per raccontare un aneddoto o una barzelletta divertente, per dare qualche semplicissima indicazione su come impegnare il tempo in queste giornate in casa, per proporre un problema o un gioco matematico divertente a cui pensare magari per qualche giorno, in modo da risolverlo e dimostrarlo usando creatività e ragionamento...

Insomma, proporrei delle piccole cose semplici, di facile realizzazione, pratiche, ludiche, divertenti, non pensanti, che possano coinvolgere con facilità e senza grande dispendio di mezzi anche i familiari che si prenderanno cura di loro. Perché in questo momento la serenità che i bambini percepiranno in famiglia è fondamentale per il loro stato d’animo.

Ci sarà tempo per recuperare i contenuti che non riusciremo ad affrontare. Magari non quest'anno, magari in un altro grado scolastico. Nessuno ce ne farà una colpa. Ma è impensabile che questi contenuti possano essere affrontati a distanza da bambini della scuola primaria. Cerchiamo di tranquillizzare prima di tutto noi stessi e poi i bambini e le famiglie rispetto a questo aspetto, trovando modalità che coinvolgano i nostri alunni in attività matematiche genuine e coerenti, pur nella loro praticità e semplicità.

All’interno del mio blog, come sapete, potete trovare tante idee e attività che possono fare al caso vostro in questi giorni. Sfogliatelo (virtualmente) pure e scegliete quelle più adatte e meno impegnative da far realizzare ai vostri bambini. Ci sono sia esperienze pratiche da suggerire, ma anche enigmi, indovinelli, giochi matematici curiosi…

In più, come vi avevo anticipato, vi allego qui i file dei Matecalendari degli scorsi anni che in questi giorni potete ancora scaricare gratuitamente. Su di essi trovate tantissimi giochi e attività ludiche e manipolative che potete proporre ed inoltre, per ciascuno di essi, sul blog trovate un post o un video che vi spiega come affrontare la sfida e quali sono le soluzioni. Perché non proporre, ad esempio, di costruire un esaflexagono (sfida di giugno 2018)? O di risolvere una dissezione (febbraio 2018, agosto 2018, aprile 2019)? O di giocare con il calendario pentamino (gennaio 2018)? O di scoprire la matematica delle cartine geografiche (ottobre 2019)? O di costruire un pallone da calcio geometrico (luglio 2018)? O di far entrare i pesciolini in una rete esagonale (agosto 2019)? O di scrivere un messaggio segreto con il cifrario di Cesare (ottobre 2018)? …
Qui trovate il file pdf del Matecalendario 2018: https://we.tl/t-p6m9xbKFvi e qui quello del Matecalendario 2019: https://we.tl/t-FRVzW2uIRmPer ricevere invece il pdf del Matecalendario 2020 basta inviare una mail a: matecalendario@gmail.com

Spero di avervi dato qualche idea per rendere questo momento strano un po’ più piacevole e sereno per tutti, sia per voi che per i vostri piccoli alunni. Io cercherò in questi giorni di esservi di supporto e aiuto nei limiti del possibile.

Intanto non ci resta che attendere l’evolversi della situazione e sono sicura che, come dopo ogni temporale, aspetteremo presto insieme un nuovo arcobaleno!
In bocca al lupo a tutti!

Cristina di Il Piccolo Friedrich




I poligoni

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Introdurre i bambini al concetto di poligono può essere un passaggio non semplice, prima di tutto perché i poligoni esistono più nel "mondo delle idee" che nel mondo reale!
Lo spazio che ci circonda è uno spazio solido, tridimensionale...sicuramente non piano!
E' quindi importante partire con i bambini da un'esplorazione delle figure tridimensionali, per poi arrivare, in un secondo momento, a conoscere i poligoni.

Data questa premessa, ecco una bella esperienza che si può proporre in classe terza o quarta per iniziare con i bambini a conoscere e classificare i poligoni.


Iniziamo con il mostrare ai bambini alla lavagna una serie di figure, come queste.



Chiediamo ai bambini di "classificare" queste figure in base a un criterio scelto da loro. Lasciamo loro il tempo di elaborare e condividere delle ipotesi nel grande gruppo e di discuterne.

Probabilmente una delle caratteristiche più immediate da osservare sarà il notare che alcune figure sono delimitate da linee spezzate (hanno tutti i lati "diritti"), altre da linee curve e altre da linee miste.

Soffermiamoci con loro in particolar modo su questo aspetto e arriviamo a dire che alcune di queste figure sono POLIGONI mentre altri no. Chiediamo prima ai bambini di dirci quali, secondo loro, sono poligoni e se abbiano mai sentito questa parola e ne conoscano il suo significato.

Dopo aver ascoltato le proposte dei bambini, diamo loro una definizione di poligono e capiamola pezzo per pezzo insieme.

Un POLIGONO è una figura geometrica piana delimitata da una linea spezzata chiusa e che ha almeno 3 lati e 3 angoli.

Soffermiamoci sulle parole. 

Piana = piatta, a due dimensioni, più o meno come le facce dei solidi che abbiamo conosciuto. Non tridimensionale.

Linea spezzata chiusa = ricordiamo ai bambini che tipo di linea sia e quali caratteristiche abbia, invitandoli ad osservare le figure sulla lavagna e a riconoscere quelle coerenti con questa descrizione.


Almeno 3 lati e 3 angoli = invitiamo i bambini a prendere una matita colorata e ad immaginare che sia un lato: solo con essa è possibile formare un poligono? No, non si avrebbe una linea spezzata chiusa (al massimo un segmento). E con due matite colorate si può formare un poligono? No, al limite si può formare una linea spezzata, ma comunque non si riuscirebbe a chiudere, rimarrebbe aperta! Quindi niente poligono! E con tre matite colorate? Beh, con tre matite si può formare un poligono (anche se non sempre...ma di questo ne riparleremo più avanti!). Quindi si può dire che il numero minimo di lati che servono per formare un poligono siano tre. Di conseguenza, se ci sono 3 lati ci saranno anche tre angoli: invitiamo i bambini ad osservarli. Proviamo anche con più matite: 4, 5, 6...scopriremo che è sempre possibile formare dei poligoni e che al numero dei lati corrisponde sempre lo stesso numero di angoli interni al poligono.



A questo punto, è possibile far sperimentare praticamente tramite un gioco la costruzione dei poligoni in classe. Abbiamo provato con le matite, ma si possono utilizzare svariati materiali:

  • cannucce e pongo o carta stagnola per unire i vertici di ciascun lato (o anche solo cannucce);
  • stuzzicadenti e pongo o pasta sale;
  • Strawbees (materiale super versatile!);
  • altro materiale strutturato vario che possa essere collegato per formare figure geometriche (mi vengono in mente il Geostix o il Geomag o il kit con astine e palline da incastrare).




Per svolgere questa semplice attività si possono organizzare i bambini in piccoli gruppi e lasciare che producano vari tipi di poligoni. 
Dopo averli realizzati ed esposti, possiamo analizzarli insieme e scoprire le loro caratteristiche, attraverso un'osservazione e discussione di grande gruppo. 
Interessante potrebbe essere dare la possibilità ai bambini di tagliare le cannucce o il materiale per formare i lati, in modo da creare poligoni il più possibile diversificati e interessanti.

Dopo questa prima attività di scoperta e di manipolazione, iniziamo a dire ai bambini che i poligoni possono essere classificati in base al numero di lati e di angoli.

In particolare la parola poligono deriva dall'antico greco e significa:

POLI-GONO   =   TANTI - ANGOLI

quindi classificare i poligoni significa contare il numero di angoli (e quindi di lati) che possiedono e a ciascuna categoria attribuire un nome.



Vediamo in rassegna i nomi che possono avere i poligoni in base al numero di angoli e di lati e classifichiamoli in simultanea sia utilizzando i loro lavori costruiti nell'attività precedente, sia attraverso disegni sul quaderno.

Iniziamo col ribadire che il poligono con il minor numero di lati e di angoli è quello con 3 lati e 3 angoli, chiamato TRIANGOLO.
Tra gli artefatti dei bambini troviamo i triangoli e, in una tabella, invitiamoli a disegnare sul quaderno tutti i triangoli che vengono loro in mente. Diciamo di utilizzare il righello, ma non necessariamente di stare all'interno dei quadretti. L'importante è che i tre lati siano "diritti" e si incontrino tra loro.

Questa è un'accortezza molto utile e interessante, perché permette ai bambini di partire senza essere troppo "inquadrati"! Normalmente si usano i quadretti fino all'eccesso e questo porta con sé il rischio che a lungo andare i bambini non riescano a cogliere immediatamente una figura che non sia disegnata precisamente nei quadretti. 
Faccio un esempio. Più in là, quando impareremo a classificare i triangoli, potremmo chiedere ai bambini che tipo di triangolo sia questo:


Esso è a tutti gli effetti un triangolo rettangolo! Ha un angolo retto, se notate bene! Ma se i bambini fino ad allora sono stati abituati a disegnare triangoli rettangoli solo in questo modo:


cioè allineando per bene i lati (cateti) ai quadretti, allora faranno davvero molta fatica a riconoscerlo! 
Ecco perché il quadretto può essere un grande aiuto per certi aspetti (precisione, ordine, linearità, riferimenti, ecc...), ma anche un grosso ostacolo per altri!!!

Per questo motivo consiglio di non "costringere" i bambini a realizzare poligoni solo lungo le linee dei quadretti, ma a lasciarli liberi di costruire figure coerenti, anche "storte" o con i lati che non rispettano nessuna delle linee dei quadretti. Questo sarà sicuramente un aspetto che porterà grandi vantaggi in futuro!

Torniamo alla nostra classificazione dei poligoni.
Dopo aver dichiarato il nome dei poligoni a tre lati e tre angoli, passiamo a quelli con 4 lati e 4 angoli: i QUADRILATERI.
Anche in questo caso, andiamo a cercare i quadrilateri tra i poligoni realizzati praticamente dai bambini e invitiamoli a disegnare sul quaderno tanti poligoni con 4 lati (anche con l'accortezza indicata prima).

Passiamo oltre. I poligoni con 5 lati e 5 angoli si chiamano PENTAGONI.
Facciamo la stessa cosa fatta precedentemente.

Da qui in poi ho un'ulteriore cosa da segnalare: normalmente sia i libri che il nostro senso comune ci propongono come "pentagoni", "esagoni", "ottagoni", "dodecagoni" e così via, solo le figure regolari, cioè quelle belline e perfette con tutti i lati e tutti gli angoli congruenti.


Benissimo, ma un esagono non è solo quello! 
Un esagono è un poligono con 6 lati e 6 angoli, quindi anche questo è a tutti gli effetti un esagono:


Quello che voglio sottolineare è la "pericolosità" del far associare a questi termini solamente l'idea dei poligoni regolari. E' vero che poi molto più avanti si parlerà soprattutto di loro (sono un po' i "VIP" dei poligoni, diciamolo!), ma questo non significa che accantonare gli altri sia corretto! Anzi, è un grosso problema se fin da subito non si dà ai bambini l'idea che di esagoni ne esistono tantissimi tipi, così come di pentagoni e di dodecagoni!

 

Un esempio di "tragica deriva" dovuta anche in parte a questa superficialità, si è avuto in una prova Invalsi di qualche anno fa, in cui veniva presentata questa figura. Alla prima domanda, in cui si chiedeva di indicare con vero o falso se questa figura fosse un esagono, si sono avute tantissime risposte: "FALSO". Un aspetto sicuramente su cui riflettere molto.


Detto questo, continuiamo pure il nostro lavoro di classificazione con le stesse modalità utilizzate in precedenza (classificazione degli artefatti dei bambini e disegno sul quaderno in una sorta di tabella), ma facciamo in modo che i bambini, soprattutto nel disegno, si sbizzarriscano e producano poligoni con un coerente numero di lati e di angoli, ma anche "strambi" e curiosi: ad esempio con angoli concavi, che ricordano figure o immagini della vita quotidiana o in modo insolito.
Per loro sarà un divertimento provare tante proposte diverse, ma anche molto molto utile per comprendere che i poligoni non sono solo quelli che poi definiremo regolari...anzi, quelli sono solo una netta minoranza!!!




Se può essere utile, girando tra i banchi si possono osservare alcune produzioni inventate dai bambini rispetto ai vari tipi di poligono e si possono copiare alla lavagna, in modo da dare loro rilevanza e da permettere a tutti di avere un'ispirazione su cosa disegnare e come farlo.
Può essere una bella sfida per tutti e un modo per far mettere in gioco i bambini (se faccio una figura bella e curiosa...e soprattutto corretta...essa verrà riproposta alla lavagna! Una bella motivazione!).


Arriviamo quindi a completare una sorta di tabella in cui siano elencati i nomi dei poligoni da 3 a 12 lati e angoli:

3 lati/3 angoli: TRIANGOLI
4 lati/4 angoli: QUADRILATERI
5 lati/5 angoli: PENTAGONI
6 lati/6 angoli: ESAGONI
7 lati/7 angoli: ETTAGONI
8 lati/8 angoli: OTTAGONI
9 lati/9 angoli: ENNAGONI
10 lati/10 angoli: DECAGONI
11 lati/11 angoli: ENDECAGONI
12 lati/12 angoli: DODECAGONI

So che la smania dei bambini di continuare sarà fortissima...diciamo loro con grande delusione che però i nomi specifici dei poligoni si esauriscono con i dodecagoni. Dai 13 lati in poi vengono semplicemente detti: "poligono con 13 lati" o "poligono con 20 lati" o "poligono con 158 lati"...senza più un nome espressamente dedicato! Sono anche molto più rari da trovare e molto più complicati da disegnare!



Arrivati a queste importanti conclusioni e a scoprire la classificazione più generale dei poligoni, proponiamo un'attività molto molto pratica che può servire un po' come divertimento, un po' come verifica di quanto appreso e un po' come esercizio di manualità e di disegno.

Per fare questa attività ci serviranno i GEOPIANI. 
A scuola normalmente se ne trovano diversi abbandonati in qualche armadio...ma se ne siete proprio sprovvisti, basterà recuperare della plastica o del polionda in cui inserire facilmente, a distanze regolari, dei fermacampioni da usare come chiodini...oppure, alla peggio, basta qualche asse di legno in cui un buon papà esperto di falegnameria potrebbe piantare un po' di chiodi!




In ogni caso, se usate i geopiani già pronti e acquistati (qui ad esempio si possono acquistare quelli che ho usato io), dovete farli usare dalla parte in cui i chiodini sono tutti allineati (griglia quadrata), non dove sono disposti su linee "sfasate" (griglia triangolare)...anzi, potrebbe essere davvero un bel punto di riflessione l'osservare le due facce del geopiano e scoprirne le differenze.
Inoltre, non servirà un geopiano per bambino, ma ne basterà uno per gruppo (anche se suggerisco di non fare gruppi troppo numerosi).


Creiamo quindi dei gruppi e diamo a ciascun gruppo un geopiano e degli elastici.
La consegna sarà questa: costruire sul geopiano dei poligoni e poi ridisegnarli sul quaderno, scrivendo accanto che tipo di poligono è stato creato.

Facciamo in modo che ciascun membro del gruppo abbia la possibilità di creare il suo poligono sul geopiano e diciamo a tutti gli altri bambini del gruppo di riprodurlo sul foglio quadrettato del quaderno.









Questo esercizio sarà sicuramente divertente e creativo nella primissima fase, ma poi richiederà attenzione e precisione nella misurazione dei chiodini e nel dover riprodurre fedelmente la figura sul quaderno (spieghiamo ai bambini che i chiodini sono come gli incroci dei quadretti, quindi basterà contarli e osservarli per capire come rifare la figura). chiaramente chi è più in difficoltà nel disegno dovrà cercare di formare una figura più semplice, oppure potrà essere supportato dagli altri membri del gruppo.
Inoltre, nella fase finale, si tratterà di riconoscere il tipo di poligono contando i lati o gli angoli, quindi avremo la possibilità di verificare le conoscenze raggiunte.










Queste attività sono propedeutiche per le tipologie di classificazione che vedremo più avanti (soprattutto di triangoli e quadrilateri) e per tanti aspetti geometrici che già vi ho elencato.

Alternare momenti più "teorici" di spiegazione alle proposte pratiche è sicuramente un modo per tenere legati i due aspetti, per sperimentare e capire non solo con la testa ma anche e soprattutto con le mani e per mettere in pratica gli apprendimenti. 
Un forte legame che dovrebbe essere sempre presente a questa età, soprattutto in una materia come geometria!


La sfida di MARZO del Matecalendario 2020

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Ed ecco finalmente il video dedicato alla sfida di marzo del Matecalendario 2020!
Un vero e proprio rompicapo che...stuzzica la mente!


Ho lasciato passare qualche giorno in più prima della pubblicazione, per permettere a tutti di provarci senza avere la soluzione troppo a portata di mano.
Ma ora ecco la spiegazione e la soluzione del gioco del Matecalendario e dei giochi bonus che si trovano inquadrando il codice QR sulla pagina del calendario.

Questo mese, assieme al gioco, ho voluto riflettere con voi e con i vostri bambini sulle STRATEGIE che ci possono aiutare per RISOLVERE UN PROBLEMA.

Prima di darvi la soluzione, infatti, vi do qualche indizio o suggerimento che vi potrà aiutare a trovarla anche da soli.

Il segreto di questo rompicapo è che non è tanto importante arrivare da soli alla soluzione, ma piuttosto arrivare a comprendere COME si affrontano problemi di questo tipo, per diventare degli "esperti risolutori" di problemi matematici...e non solo!

L'insegnamento che ho cercato di darvi questo mese è che a volte riflettere sul proprio modo di affrontare un problema è più utile che trovare la sua soluzione!
E che nella vita quotidiana affrontiamo normalmente numerosi problemi (matematici e non). Mai come in questo periodo ce ne rendiamo conto in modo tangibile ed evidente, purtroppo! Ma anche in questo caso, applicando le giuste strategie, potremo tutti insieme risolvere questo grave ed enorme problema che coinvolge tutto il mondo!

Spero questo video possa esservi utile per riflettere assieme ai vostri bambini su come affrontare i problemi matematici, sul far comprendere loro che (sì, esatto!) anche questo è un problema matematico (anche se forse è un po' diverso da quelli che finora hanno trovato sui libri di testo!), sul ripensare insieme a ciò che sta accadendo in questi giorni nel mondo in un'ottica forse un po' più serena e speranzosa verso il futuro e sul ragionare, anche a distanza, su cosa vuol dire FARE MATEMATICA.

Buona visione e...ci vediamo prestissimo alla sfida di aprile!!! 




Contare con le dita? Altro che "roba da somari"! Attiva il cervello!

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Contare aiutandosi con le dita è indice di una cattiva comprensione dei calcoli? 
È una brutta abitudine da eliminare? Assolutamente no!

Secondo i ricercatori, si tratta di una pratica che stimola le abilità matematiche.

Questo articoloè davvero interessante e da leggere!


Idee per divertirsi anche a casa con i bambini!

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Tutti a casa? Bambini annoiati, ma con voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e curioso?

A questo link, tantissime idee da provare anche a casa, divertentissime e stimolanti, che possono risvegliare lo scienziato che c'è nel vostro bambino!!!

Interessanti spunti anche da proporre per la didattica a distanza!

Buon divertimento!!!


La sfida di APRILE del Matecalendario 2020! Pentamini pasquali!

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Ed eccoci alla sfida di aprile del Matecalendario 2020! Tutta dedicata al periodo pasquale!

Questa sfida propone un nuovo e divertente gioco che fa uso dei nostri tanto amati PENTAMINI!

Siete capaci di riempire con i 12 pentamini la figura riportata (cioè un simpatico pulcino pasquale)?
Provate! Ci sarà da divertirsi!


In questo video vi spiego le istruzioni per giocare (anche per chi non avesse a disposizione la copia cartacea del Matecalendario o la stampante), vi do qualche piccolo suggerimento per iniziare e, alla fine, vi svelo la soluzione!


Buon divertimento con il gioco di aprile e...ci vediamo alla sfida di maggio! ...con un grande ritorno!
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