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MATECALENDARIO 2020: Anteprima!

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Ci siamo!!!

Le bozze sono pronte, il lavoro è quasi completo! E quest'anno ci saranno davvero un sacco di novità!!!

Tra pochi giorni il MATECALENDARIO 2020 sarà pronto per raggiungere le classi di tutta Italia...e non solo! Con le sue divertenti sfide matematiche mensili e tante altre curiosità!


Un'anteprima speciale di presentazione sarà fatta il prossimo weekend a Castel San Pietro Terme in occasione del Convegno nazionale Incontri con la Matematica.

Subito dopo, vi darò tutte le indicazioni per poterlo ricevere e vi racconterò le divertenti novità di questa nuova edizione!

Prima novità tra tutte: il Matecalendario 2020 va in stampa!!! Ecco le fasi di lavorazione!




Prestissimo tutte le informazioni!
Stay tuned! 👍

11 novembre - Equal Day! 11 = 11

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Vi segnalo questa importantissima iniziativa che nasce per la prima volta quest'anno e che è sicuramente un'occasione da non perdere e da celebrare con i nostri bambini.

L'11 novembre sarà il primo EQUAL DAY 11 = 11, la giornata interamente dedicata al simbolo UGUALE, spesso maltrattato e utilizzato impropriamente nelle attività matematiche.




Durante questa giornata, si invitano tutti gli insegnanti e gli studenti a riflettere sul valore del simbolo uguale e sul suo significato matematica, con particolare attenzione agli errori e alle (spesso involontarie) inesattezze nel suo utilizzo che molte volte vengono proposte in classe.

L'iniziativa parte da un gruppo di insegnanti e formatori che seguono il Progetto ArAl e che da tempo si impegnano a far conoscere la dannosità di un utilizzo improprio del simbolo uguale, che si manifesta soprattutto sul lungo termine.

Ecco il "manifesto" dell'iniziativa e le motivazioni principali:

"L’idea di indire l’equal-day nasce da un gruppo di insegnanti del primo ciclo di istruzione che seguono da anni il progetto ArAl.

Nell’insegnamento dell’aritmetica alla scuola primaria, il simbolo uguale viene utilizzato a volte impropriamente con un significato procedurale: non a caso viene tradotto spesso come “FA” enfatizzando l’aspetto unidirezionale.
Per esempio, per l’alunno, 4 + 6 = 10 significa: ‘sommo 4 e 6 e trovo 10’ oppure “4 più 6 FA 10”. Questa idea è così forte e diffusa che si trova (purtroppo) comunemente anche nei testi in uso scolastico.

L’uguale è dunque presentato con una connotazione dominante spazio temporale, prepara cioè la conclusione di una storia che va letta solo da sinistra verso destra (si eseguono sequenzialmente delle operazioni) sino alla sua conclusione (e infine si ottiene un risultato) e infatti il risultato si trova sempre a destra dell’uguale. 

Se per gli alunni 6 + 4 = 10 è una operazione, la scrittura 10 = 4 + 6 viene definita uguaglianza.

Questa connotazione procedurale dell’uguale ne snatura completamente l’aspetto matematico; ne derivano infatti catene di operazioni dove il simbolo di uguale perde completamente il significato relazionale.

Esempio 15 : 5 = 3 x 7 = 21 

Quando poi l’alunno incontra l’algebra, l’uguale assume un significato del tutto diverso: indica l’equivalenza fra due quantità.

In una scrittura come ‘8 + x = 2x – 5’ esso assume un significato relazionale, e contiene l’idea di simmetria fra due scritture. 

Lo studente si trova a dover gestire un simbolo che improvvisamente si presenta in maniera sostanzialmente diversa, nella quale è necessario andare oltre l’idea di risultato, privilegiando la lettura bidirezionale del simbolo che si deve tradurre con È.

Riteniamo quindi estremamente necessario che fin dall’inizio della scuola primaria gli alunni siano indirizzati verso il significato relazionale dell’uguale. 

Favorire questo aspetto in modo esplicito significa portare gli allievi a comprendere l’uguale non come uno strumento ma come un oggetto matematico in modo da evitare misconcezioni che possono portare a ostacoli cognitivi irrisolubili."


Che cosa fare durante questa giornata?

Beh, innanzitutto parlare ai bambini di questo importante simbolo (dalla prima alla quinta), per definire bene il suo valore e (se i bambini sono grandicelli) far riflettere sugli usi scorretti che a volte capitano sia nella lettura che nella scrittura.

Per quanto riguarda la LETTURA, è sempre meglio dire "3 + 5 È UGUALE A 8" o "3 + 5 È 8" rispetto a "3 + 5 FA 8", perché quel "FA" sottintende un valore procedurale e non lascia invece intendere la relazione simmetrica che possiede  a tutti gli effetti l'uguaglianza. 
Noi questa cosa la chiariamo fin da subito in classe prima e i bambini fanno molta attenzione in tutte le classi successive all'utilizzo di questa modalità di lettura e di interpretazione del simbolo.
"FA" lascia intendere una sorta di conclusione di una frase o di una procedura che porta a un risultato univoco, non una relazione tra due parti. E questo aspetto può essere pericoloso più avanti.

Per quanto riguarda la SCRITTURA, è importantissimo chiarire ai bambini l'aspetto simmetrico di un'uguaglianza e cioè il fatto che il simbolo uguale è come una bilancia che pone su ciascuno dei suoi bracci il medesimo valore. 
Dobbiamo perciò abituare i bambini ad utilizzare correttamente questo simbolo fin dalla classe prima e a non vederlo solamente come una "conclusione" di una frase matematica. Non proporre cioè soltanto operazioni in cui l'uguale sia usato in modo procedurale per portare solamente al risultato, ma analizzare e strutturare situazioni in cui l'uguale sia protagonista centrale della frase matematica. 
Ad esempio, mostrare molti esempi e attività guidate che propongano l'uguale in queste vesti:
20 = 10 + 10
12 = 4 x 3
15 = 2 x 7 + 1
3 x 3 = 5 + 4
6 x 7 = 8 x 5 + 2
20 : 5 = 10 - 6
63 + 21 = 60 + 20 + 3 + 1 = 80 + 4 = 84
78 - 15 = 5 + 50 + 8 = 63 (vedi la strategia del fantasmino)
e così via. 
In questo modo sarebbe chiarissimo fin da subito che l'uguale ha la funzione di bilanciare i valori equivalenti e non è un simbolo puramente procedurale.

Nell'esempio qui sotto, invece, l'uguale è utilizzato in maniera completamente scorretta, perché inteso (in modo assolutamente errato) solo nel suo significato procedurale e non relazionale:
120 : 8 = 15 x 3 = 45
L'errore sta proprio nello "sbilanciamento": l'uguale, che ha il significato di una bilancia, farebbe leggere questa frase in questo modo "120 : 8 è uguale a 15 x 3 che è uguale a 45", ma ciò non è vero perché 120 : 8 è 15 e 15 x 3 è 45. Quindi la frase che stiamo leggendo direbbe una falsità matematica, ovvero: "15 = 45 = 45"!

E' importantissimo far riflettere i bambini su questo aspetto di scrittura, perché è uno degli errori più naturali che emergono alla scuola primaria e che è necessario correggere fin da subito, per evitare che più avanti (scuola secondaria) si arrivi ad importanti empasse nel momento in cui i ragazzi si troveranno di fronte alle equazioni.
Partire con il piede giusto è sempre la scelta migliore, insomma!

Detto questo, per celebrare lunedì questa importante ricorrenza, a seconda della classe, si possono strutturare attività specifiche che facciano uso del simbolo per stimolare la riflessione a livello matematico e algebrico.
Vi suggerisco qualche attività che può essere adatta alle varie classi.

Per la CLASSE PRIMA, si può iniziare a parlare del simbolo uguale attraverso queste semplici attività, che mostrano la valenza e il significato dell'uguaglianza attraverso attività pratiche e giochi.

Per la CLASSE SECONDA, si può proporre un'attività simile a quella che avevo descritto per Carnevale, dal titolo "Numeri in maschera". So che magari non è troppo "a tema", ma può anche essere leggermente modificata per l'occasione, in modo da scoprire con i bambini che i numeri possono anche essere scritti attraverso forme non canoniche, che possiedono lo stesso valore.

Per la CLASSE SECONDA, CLASSE TERZA o CLASSE QUARTA, può essere proposta questa semplice attività che descrivevo in occasione dell'Equinozio di primavera. Al di là dell'Equinozio, si può prendere la scusa dell'Equal Day per lavorare con i bambini alle prime EQUIVALENZE o (come direbbe ArAl) alle "scritture non canoniche" del numero.
A seconda della classe possono variare numeri e tipologie di esercizio, ma questo lavoro è sicuramente molto molto importante per far capire il valore e il significato del simbolo uguale e come utilizzarlo correttamente in matematica.

Per la CLASSE QUARTA o CLASSE QUINTA si può proporre l'attività del Me By Numbers, che stimola a riflettere sulle scritture non canoniche dei numeri. Se questa attività è già stata proposta per l'accoglienza, si può variare chiedendo di fare la stessa cosa per "mascherare" attraverso le operazioni o le espressioni dei particolari numeri da scoprire tramite indovinelli, come ad esempio "i numeri della nostra classe" (quanti siamo, quante gite abbiamo fatto, quanti bambini giocano a calcio, quanti anni abbiamo in tutto, ...) o dei particolari numeri legati a una storia che i bambini conoscono.

Un'ultima interessantissima proposta è quella suggerita dalla collega Elena Marangoni (grande esperta di ArAl), che si può trovare a questo link e che parte dalla proposta di una storia tratta da questo semplice testo in inglese, Equal Shmequal (si può acquistare qui), di cui riporto un breve estratto attraverso queste divertenti immagini. 
Bellissima idea che può essere trasposta in italiano per le classi più basse (PRIMA, SECONDA o TERZA) oppure utilizzata proprio in inglese con la metodologia CLIL nelle classi più alte (QUARTA o QUINTA).






Insomma, queste sono soltanto alcune semplici proposte per festeggiare questa curiosa ricorrenza, ma soprattutto per ricordare di NON MALTRATTARE il povero simbolo uguale, per la salute della matematica e soprattutto per permettere ai bambini di andare incontro a un percorso matematico chiaro, corretto e senza incomprensioni, anche negli anni a venire!



ATTENZIONE! Segnalazione di un ERRORE sul Matecalendario 2019!

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ATTENZIONE!

Vi segnaliamo un errore nella sfida di NOVEMBRE del Matecalendario 2019!

La sfida propone di lavorare con gli esamanti, figure formate da sei triangoli equilateri. Ma una delle due figure in alto da completare è stata disegnata in maniera scorretta! Quindi non è possibile riempirla con tutti e 12 gli esamanti.

Per scusarci e farci perdonare di questo errore, vi forniamo immediatamente la SCHEDA CORRETTA con le due figure disegnate nel modo giusto! Potete scaricarla e utilizzarla per la sfida con i bambini.


A questo punto, è possibile completare ciascuna delle due figure, utilizzando i 12 esamanti!!!

La spiegazione dettagliata dell'attività e le soluzioni del gioco, verranno fornite a breve, nel prossimo post!

Ci scusiamo per l'inconveniente! Buon lavoro! 😉

La sfida di NOVEMBRE del MATECALENDARIO 2019! Gli Esamanti!

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Ed eccoci alla sfida di novembre del MATECALENDARIO 2019! Gli ESAMANTI!


Non sapete che cosa siano gli Esamanti? Non li avete mai sentiti nominare?
Beh, nessun problema! 

In questo video trovate un'accurata e molto semplice spiegazione (sono un po'"parenti" dei nostri tanto amati Pentamini!) per voi e per i vostri bambini e, soprattutto, le soluzioni della sfida!!!


Attraverso questa sfida si può lavorare ampiamente in geometria sulla costruzione di figure a partire da una griglia formata da triangoli equilateri (a proposito, se vi servono delle griglie triangolari andate qui!), ragionare sulle possibili combinazioni di esamanti, giocare con le trasformazioni geometriche e riflettere sulle possibili soluzioni a un problema complesso, ma divertente!

Questa sfida è alla portata di tutte le classi, dalla prima alla quinta! Si tratta di manipolare e incastrare le figure, usando la logica.
Ovviamente, a seconda della classe, bisognerà predisporre in maniera diversa i materiali: nelle prime classi magari è meglio farli trovare già pronti, mentre nelle classi più alte possono essere preparati anche in autonomia dagli stessi bambini. Seguite comunque le indicazioni che vengono suggerite nel video!

Se i bambini dovessero incontrare particolari difficoltà, iniziate facendoli provare a coppie, con "due kit" di esamanti (cioè possono essere usati anche degli esamanti doppi). E' un primo step per rendere un po' più semplice, ma comunque interessante, il gioco.

Ah, come vi dicevo nel precedente post, sul Matecalendario la sfida di novembre ha un ERRORE. Ma ho già provveduto a rendere accessibile e scaricabile la SCHEDA CORRETTA, direttamente a questo link!
Usate perciò questa (e non quella originale del Matecalendario) per far giocare i bambini!

Beh, che altro aggiungere?
Buon divertimento!!!

E arrivederci alla prossima sfida, quella di dicembre, che sarà finalmente tutta natalizia!!!

Il transito di Mercurio davanti al Sole!

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Ecco un altro evento assolutamente da non perdere che, da brava astrofila, non posso non invitarvi a seguire!

Lunedì prossimo, l'11 novembre, succederà una cosa rara e affascinante: il pianeta Mercurio transiterà davanti al Sole, "facendogli ombra" e quindi apparendo visibile sul disco solare!


Questo evento è raro (non rarissimo, ma, tanto per dirvi, la prossima volta capiterà nel 2032!) e può capitare solamente per i pianeti Mercurio e Venere, che sono quelli più interni rispetto alla Terra. Tutti gli altri, infatti, non è possibile che "passino davanti" al Sole, per motivi molto evidenti di collocazione.

Quando c'è un allineamento tra la Terra, Mercurio (o Venere) e il Sole, capita questo raro fenomeno, simile a una sorta di eclissi! Solo che Venere e Mercurio sono troppo piccoli e troppo lontani per poter eclissare il Sole e quindi capita solamente che una piccola ombra tonda attraversi il disco solare per qualche ora, creando un effetto davvero curioso!


Che cosa succederà nello specifico? Beh, se saremo molto fortunati e il tempo ci assisterà (l'ultima volta che è avvenuto il transito di Mercurio purtroppo il cielo era nuvolosissimo e non si è potuto osservare un bel niente!), potremo osservare il Sole con speciali protezioni e assistere a questo straordinario fenomeno.

IMPORTANTE: mai (e dico mai) fissare il Sole senza protezioni!!! E' pericolosissimo!!! Se volgiamo fare un'osservazione dovremo assolutamente dotarci di filtri appositi (come quelli per le eclissi) o vetrini oscurati, come quelli da saldatore. Ma anche con questi strumenti è necessario fissare il Sole per poco tempo, per non compromettere la vista.

Possiamo ovviare all'inconveniente, dotandoci di un cannocchiale o di un piccolo telescopio rifrattore, proteggendolo con un filtro solare, orientandolo nel modo giusto e posizionando un foglio o un telo di fronte all'estremità in cui andrebbe il nostro occhio: in questo modo il Sole verrebbe proiettato sul foglio o sul telo e non danneggerebbe la vista, oltre ad essere visibile e disponibile per più persone contemporaneamente.




Data la grandezza di Mercurio (o, per meglio dire, la "piccolezza") è necessario osservare l'evento grazie a un cannocchiale, un binocolo o un piccolo telescopio, perché altrimenti Mercurio risulterebbe davvero piccolo e di difficile osservazione.


Con l'attrezzatura giusta (filtri, vetrini ed eventuali cannocchiali, binocoli o mini telescopi), è possibile osservare il fenomeno anche con i bambini, a partire dal primo pomeriggio: il primo contatto si avrà infatti intorno alle 13.30, per culminare verso le 16.20 e accompagnare il Sole fino al suo tramonto, che avverrà poco dopo sull'orizzonte.

Un tramonto davvero eccezionale, quindi, se le nuvole ci daranno tregua!


Che cosa bisogna aspettarsi di vedere? Beh, semplicemente un piccolo puntino nero che si sposta assieme al Sole a una velocità però differente, passandogli davanti e facendogli un pizzico di ombra.


Qualche anno fa ho avuto la fortuna di riuscire ad assistere al transito di Venere davanti al Sole (evento ancora più raro, dato che il prossimo sarà purtroppo soltanto nel 2117!!!). 
Con il mio mini telescopio ero riuscita a fare diverse fotografie e avevo documentato l'incredibile esperienza in questo post.
Peccato fosse davvero presto, di prima mattina, e quindi non sia riuscita a condividere questo momento con i bambini, che però avevo anticipatamente allertato e che si erano precipitati ad assistere all'evento, appena svegli!


Stavolta, tempo permettendo, cercherò di osservare il fenomeno che riguarda Mercurio!
E questa volta, per chi va a scuola anche al pomeriggio, c'è davvero la possibilità di gustarselo assieme ai bambini, seguendolo da vicino e spiegando che cosa stia accadendo.

Insomma, un evento davvero imperdibile ed assolutamente eccezionale che mi sento di segnalarvi!

Qui qualche risorsa per approfondire l'argomento:

  • Da Astronomia.com, che vi mostra anche la simulazione-video di quello che avverrà lunedì.

  • Da Astronomitaly, che vi propone anche alcune curiosità sull'evento.

  • Da Astropratica, che mette a disposizione un'utilissima guida per seguire l'evento e spiegarlo nei dettagli.
Incrociate il più possibile tutte le dita!!! Speriamo che il bel tempo ci accompagni in questa curiosissima avventura!!!

Convegno Incontri con la Matematica a Castel San Pietro Terme 2019

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Splendida esperienza, come ogni anno, al Convegno Incontri con la Matematica di Castel San Pietro Terme! 
Attraverso queste foto voglio raccontarvi quello che ho vissuto in queste tre giornate, circondata da tantissimi colleghi super motivati ed entusiasti, che ho avuto il piacere di conoscere o ritrovare! 




È stato davvero emozionante essere circondata da tantissime persone appassionate e desiderose di scoprire qualcosa in più sulla didattica della matematica! Ho percepito ancor più da vicino tutta la vostra incredibile energia! Ed è stata anche per me una super super ricarica! 








Quest’anno, esperienza un po’ più impegnativa e stancante! (Ebbene sì, sono al settimo mese di gravidanza! In attesa di questa nuovissima e incredibile avventura che sta per iniziare!) Ma il grande aiuto di mio marito Cristian (che mi supporta sempre!) è stato fondamentale per poter vivere questo Convegno al meglio! 




Bellissimo lo scambio di idee e materiali con tantissimi colleghi e il fermento di queste frenetiche giornate!
In questi giorni posterò anche le immagini della divertentissima cena “Mangia piega ama (la matematica)” a cui hanno partecipato 70 colleghi e che è stata un momento davvero bello e conviviale di incontro e di scambio.



Il mio Poster quest’anno raccontava alcune esperienze didattiche da proporre in classe prima per costruire il senso del numero e proponeva tanti materiali per lavorare laboratorialmente in classe.  Nelle foto si vedono alcuni materiali che in diversi post sono stati già descritti (o che verranno descritti presto nei prossimi articoli!).













Inoltre, la grande novità di quest’anno è stata l’anteprima del Matecalendario 2020, che in tantissimi hanno potuto già portare a casa! 







Mi scuso se in questi giorni non ho risposto a messaggi e commenti, ma queste giornate sono state davvero intense! Prestissimo darò risposta a tutti!
E...ancora un pochino di pazienza!!! In questi giorni (appena possibile) scriverò il post dettagliatissimo in cui troverete tutte le informazioni per richiedere e avere il Matecalendario 2020, sia per voi che (se lo desiderate) anche per i vostri bambini!
Vi chiedo ancora un pochino di attesa, tempo di organizzare bene e in modo efficace tutta la distribuzione! 

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno partecipato al Convegno e anche a tutti quelli che lo hanno seguito a distanza, non potendo essere presenti direttamente! E soprattutto agli organizzatori e ai colleghi che hanno portato un po' della loro esperienza per lasciarla a disposizione di tutti!


 



All’anno prossimo (speriamo!) Castel San Pietro Terme!!! 


P.S. Se avete altre immagini che avete scattato in occasione del Convegno, mandatemele tramite messaggio privato! Sarò felice di condividerle! 

Scopri la robotica: un libro-kit davvero imperdibile!

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Oggi vi parlo di un libro che in realtà è molto più di un libro...e del quale mi sono assolutamente innamorata!!!

Il titolo è "Scopri la robotica" di Editoriale Scienza e, come vi dicevo, più che un libro è un vero e proprio kit operativo per lavorare in modo divertentissimo con la robotica e imparate a costruire piccoli robot o macchine meccaniche partendo da semplicissimi modelli in cartone e piccoli attrezzi che si possono trovare direttamente nella scatola allegata.



Ve lo descrivo meglio.
Il kit si compone da un testo in cui vengono illustrate, spiegate e ben approfondite le istruzioni per la costruzione e il montaggio di piccoli robot o macchine varie e una scatola in cui sono presenti molti pezzi già sagomati di cartone pesante, bulloni di plastica e altri piccoli strumenti, che possono essere utilizzati per costruire i modelli indicati.
Testo e scatola sono legati e si acquistano insieme.



Il testo mi piace moltissimo, perché oltre a fornire tantissime idee e spunti per costruire artefatti con i bambini, aggiunge sempre un piccolo approfondimento che si lega alle funzioni di queste semplici macchine nella realtà quotidiana. 
Quindi quando si parla di braccio robotico, c'è un piccolo approfondimento su come funziona il bicipite del nostro braccio, oppure se si parla di ingranaggi viene preso l'esempio del cambio e della catena della bicicletta, e così via.




Grazie a questo strumento è possibile introdurre i bambini al mondo della robotica, anche partendo dalla semplicità di modelli fatti di cartoncino, senza per forza dover utilizzare strumenti complessi.
Nel testo si parla di macchine semplici, di programmazione, di movimento e forze, di macchine idrauliche, di piccoli droni, di protesi che simulano le funzioni del corpo umano e di diversi altri aspetti estremamente interessanti!

Il tutto parte da un approccio pratico e concreto, basato sulla costruzione di artefatti che hanno una precisa funzione e che poi possono essere direttamente utilizzati nella pratica dagli stessi "costruttori". Sicuramente molto d'effetto e molto efficace, didatticamente parlando!


E' un testo estremamente interdisciplinare e da consultazione. 
Può essere utilizzato in più modalità, anche in classe: si può usare in vari modi collegato agli argomenti di scienze (ad esempio il corpo umano o le forze), può essere usato in tecnologia perché gli stessi modelli possono essere facilmente riprodotti e ricostruiti dai bambini in classe, può essere usato per parlare di coding (perché una delle attività suggerite è proprio quella di imparare a programmare un robot partendo da un codice basato su schede perforate...tutto unplugged quindi!), può anche essere impiegato per costruire strumenti da utilizzare nelle varie discipline (ad esempio un semplice pantografo per riprodurre dei disegni in arte)...insomma, estremamente versatile e utile! Oltre che davvero affascinante!

Nella scatola, come vi dicevo, sono presenti i vari pezzi che servono per costruire alcuni dei vari robot o delle diverse macchine descritte nel testo. Basta estrarli dal loro incastro e utilizzarli come descritto nelle schede.
Per la costruzione di alcune macchine, invece, vi serviranno altri materiali di facile reperibilità, non contenuti nel kit.





Questo "testo" mi ha incuriosita subito ed appena l'ho avuto tra le mani mi è venuta subito voglia di costruire e di mettermi all'opera! Immaginate quindi come possano essere attratti da esso i bambini!

Lo consiglio a tutti gli insegnanti che hanno voglia di sperimentare e di creare dei laboratori di tecnologia, scienze o coding, ma anche a tutti i genitori che abbiano un figlio incuriosito da queste tematiche.

Se vi interessa saperne un po' di più, qui trovate la Scheda del libro e qui potete direttamente procedere all'acquisto.

Davvero un libro imperdibile! Non vedo l'ora di utilizzarlo a scuola con i miei alunni! 




MANGIA PIEGA AMA (LA MATEMATICA) 2019 - Le immagini della cena

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Ecco finalmente le immagini della divertentissima cena MANGIA PIEGA AMA (LA MATEMATICA) che si è svolta sabato 9 novembre 2019 a Castel San Pietro Terme in occasione del Convegno Incontri con la Matematica.


Alla cena hanno potuto partecipare 70 persone (purtroppo, causa capienza della sala, abbiamo dovuto dire di no a molti! L'anno prossimo magari ci attrezzeremo diversamente!) tra colleghi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado!

La cena è stata organizzata da me di Il Piccolo Friedrich, da Gabriella di Schoolmate e da Cristian di Ho Sposato Una Maestra ed è stato un bellissimo momento conviviale per conoscersi, scambiare quattro chiacchiere sulla matematica e l'insegnamento (ma non solo!) e divertirsi con la matematica!

Durante la cena, infatti, sono stati proposti alcuni giochi matematici da risolvere insieme direttamente a tavola, che hanno unito ancora di più i partecipanti (l'unione fa la forza!) e divertito moltissimo, stimolando a ragionare e a collaborare.

Inoltre, dopo mangiato, Gabriella ha dato indicazioni per realizzare uno speciale origami, che tutti insieme abbiamo costruito, con grande divertimento!
L'origami creato era un simpaticissimo cappello, realizzato con carta di riciclo!

La bravissima e paziente Gabriella ci ha aiutato a costruire l'origami passo passo, ma anche l'ospite speciale della serata, Paolo Bascetta (famoso origamista italiano), ci ha dato il suo supporto e le sue preziose indicazioni per aiutarci in questa impresa. In più, ci ha insegnato a costruire un secondo delizioso origami da portare a casa!

Insomma, serata davvero divertente e originale, che ha permesso a tutti di creare legami con colleghi di varie parti d'Italia e di passare qualche ora di divertimento in compagnia e assaporando buon cibo!

Durante la serata, un divertentissimo red carpet (preparato per l'occasione da Cristian) ha invitato tutti i partecipanti a scattare una foto ricordo dell'evento!

Vi lascio le immagini di questa bellissima serata!
Se anche voi ne avete scattate, inviatemele così sarò felice di aggiungerle e condividerle assieme alle altre!

Appuntamento all'anno prossimo, per una nuova cena-laboratorio!










































































































































Le meraviglie dei dadi poliedrici!

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Uno dei materiali più versatili e affascinanti che si possano utilizzare in classe per fare matematica sono certamente i dadi.
Ve ne parlavo già in un post più espressamente dedicato alla classe prima, ma in realtà l'uso dei dadi va benissimo in tutte le classi e permette di lavorare su tantissimi fronti e in moltissime modalità (anche in questo post sui cosiddetti "Dadi Maracas" avevo dedicato diverse attività legate ai dadi).

Parlando di dadi, forse, la cosa che ci verrà in mente è il classico dado cubico a sei facce. 
Ma in realtà esistono tantissime tipologie di dado! I più affascinanti sono certamente i DADI POLIEDRICI, che i bambini delle mie classiche chiamano "dadi-gemma", perchè ricordano appunto delle gemme preziose...e in quanto tali li trattano proprio con grande cura e attenzione!

I dadi poliedrici sono dadi di diverso tipo, con forme poliedriche e numero di facce differenti.




Avevo già parlato di dadi poliedrici in questo laboratorio, che io avevo realizzato in una classe prima, ma che può essere facilmente affrontato anche in una seconda o in una terza. Potrebbe essere proprio una bella e articolata base di partenza per cominciare ad introdurre questa tipologia di dado ed effettuare importanti riflessioni rispetto alla costruzione e alla struttura di questi dadi.



Ma veniamo ai dadi veri e propri.
Per prima cosa, vi suggerisco alcuni link da cui poterli acquistare.

Normalmente i dadi poliedrici sono venduti in set da sette dadi tutti diversi (hanno lo stesso colore, ma forme differenti). Ogni set è raggruppato in un pratico sacchettino in velluto richiudibile.

Un utilissimo kit che ho personalmente acquistato è questo, che contiene 20 set da sette dadi ciascuno (in tutto 140 dadi). E' molto comodo perché acquistando uno di questi si può arrivare ad avere quasi un set per ogni alunno e permettere a ciascuno di lavorare individualmente con i suoi dadi, in diverse attività. Per acquistarlo: https://amzn.to/2O0pRbv


Se 20 set sono pochi per i vostri bambini, si può poi aggiungere (come ho fatto anch'io) un altro kit da 7 sacchettini, che può essere acquistato qui: https://amzn.to/2OpW3Un oppure qui: https://amzn.to/2CVtCbU



Un altro materiale che io ho acquistato sono questi divertentissimi dadi poliedrici giganti morbidi che normalmente uso io (maestra) per avviare le attività o spiegare il funzionamento del gioco. Inutile dire che sono i più invidiati, perché sono grandi e morbidosi! Però a me sono molto utili perché, essendo di grandi dimensioni, permettono una più facile e immediata visualizzazione e comprensione. Si acquistano qui: https://amzn.to/2qplrBJ



Questi in realtà sono solo 5 perché manca il classico cubo (che però è di facilissima reperibilità, al limite, ad esempio qui: https://amzn.to/2CRKxfh o qui per il kit da due dadi giganti: https://amzn.to/2OkJvha ) e manca il dado a 10 facce con le decine. Ma per quest'ultimo, essendo presente nel kit dei dadi giganti un altro dado a 10 facce che rappresenta le unità, si può facilmente simulare durante le spiegazioni. 
Quindi, nessun problema se la maestra ne possiede due in meno! Tanto non si useranno quasi mai tutti e sette insieme!


I bambini normalmente ricevono per le attività ciascuno (o ciascuna coppia/gruppetto) un sacchettino contenente il set da 7 dadi. Tutti i sacchettini vengono poi riposti dentro una scatola che rimane in classe, a disposizione per le varie attività.


I bambini sono sempre richiamati ad avere estrema cura dei dadi, ad estrarre dal sacchettino solo quelli che servono all'attività (che vengono dichiarati esplicitamente) e, alla fine, a contare che nel sacchettino siano ancora e sempre sette, prima di essere riposti. Se ne manca uno bisognerà cercarlo con cura sopra o sotto il banco (io devo dire che in diversi anni non ho mai avuto particolari problemi e fino ad ora non è mai stato perso nemmeno un dado!).


L'enfasi che è necessario are quando si propone questo tipo di materiale è che i dadi sono come gemme preziosissime e rare. I bambini dovranno averne estrema cura, non farli cadere dal banco (al limite basta dare una piccola scatolina anche di riciclo dentro la quale lanciarli), riporli appena possibile dentro al sacchettino e fare estrema attenzione a non perderli, proprio per la loro "preziosità"! Normalmente, se si indirizzano bene, sono molto attenti e scrupolosi. 

L'unico problema incontrato è, al limite, lo sfilarsi del laccetto dei sacchettini in velluto. Ma non è nulla che non possa essere rimediato!


Date queste indicazioni di base, veniamo alle attività!

Intanto, che tipo di dadi si possono trovare in ciascun set da 7?

  • Abbiamo il classico dado cubico con i numeri da 1 a 6 (solitamente espressi in cifra e non in puntini).
  • Poi c'è un dado tetraedrico con 4 facce (da 1 a 4). Questo è forse il più "difficile" da leggere, ma una volta imparato è di estrema semplicità. Quando si lancia, basta guardare il numero che rimane scritto "diritto" su tutte le facce. A seconda dei dadi, esso può trovarsi su tutte le "punte" più in alto del triangolo equilatero, oppure su tutte le basi del triangolo equilatero che toccano il tavolo. Bastano pochi lanci e un po' di pratica per capire facilmente che numero segna il dado!



  • C'è anche un dado ottaedro, con 8 facce triangolari che rappresentano i numeri da 1 a 8. 
  • Poi c'è un dado dodecaedro, con 12 facce pentagonali che rappresentano i numeri da 1 a 12.
  • Poi ancora un dado icosaedro, con 20 facce triangolari che rappresentano i numeri da 1 a 20.
  • Poi ci sono gli ultimi due dadi da dieci facce ciascuno, uguali nella forma ma diversi per quanto riguarda i numeri che rappresentano. Il primo rappresenta le unità, da 0 a 9 (oppure, in alcuni casi, da 1 a 10). Il secondo rappresenta le decine, con cifra tonda, da 0 a 90 (o, in certi casi, da 10 a 100).




Quali attività si possono fare con questi dadi?
Beh, ce ne sono moltissime! Sono un materiale estremamente versatile e adatto per tantissime esperienze che possiamo inventare a seconda dell'occasione. 

Intanto sono materiali molto motivanti e curiosi, che favoriscono anche il lavoro individuale, perché i bambini adorano avere a disposizione, uno per ciascuno, il loro set da utilizzare autonomamente. 
Se pensiamo che con questi dadi possiamo far inventare delle operazioni, classico esercizio individuale, proviamo a immaginare la differenza rispetto alla classica scheda o alla classica lista di operazioni da copiare alla lavagna...in questo caso, pur trattandosi di un esercizio praticamente identico, la motivazione all'attività sarà sicuramente maggiore.


Inoltre, utilizzare dei dadi e non dover completare una scheda o una lista già predisposta di operazioni significa anche lavorare sull'individualizzazione del lavoro e la personalizzazione. Se con i dadi, ad esempio, devo generare numeri per svolgere operazioni oppure per effettuare scomposizioni, lavorando con questo strumento potrò andare al mio ritmo e completare senza ansie solo ciò che riesco, cioè ciò che è alla mia portata. Ad esempio, basterà dare un tempo (15 minuti, mezz'ora...) e in quel tempo ci saranno bambini che avranno completato una o due pagine, mentre altri che avranno svolto solo 5-6 operazioni, ma ciascuno avrà lavorato secondo le sue possibilità e senza l'ansia di dover attenersi a una lista preimpostata di operazioni (molto bambini solo a vedere una lista di operazioni vanno un po' nel panico perché pensano che non riusciranno mai a completarla! Come altri invece la completano in tre minuti e poi vengono a chiederti: "Adesso cosa faccio?". In questo modo, ciascuno potrà sperimentarsi in base alle sue capacità, senza l'assillo di dover finire una certa quantità di esercizi oppure senza tempi morti da riempire).


Non solo, ma a seconda delle difficoltà che possono incontrare i bambini nello svolgere le operazioni o le attività che suggeriremo, potremo anche scegliere di variare i dadi da assegnare a ciascuno. Ad esempio, se la maggior parte della classe può utilizzare un dado a 20 facce per fare delle operazioni che prevedano numeri fino a 20, ai bambini più in difficoltà si può scegliere di far usare il dado a 10 facce, in modo da semplificare le tipologie di operazioni che possono scaturire dal lancio. Così ciascuno potrà esercitarsi su un tipo di attività personalizzata, in questo caso dal dado e dalla sorte!


Vi suggerisco ora alcune semplici attività per cui ci sono stati molto utili questi dadi poliedrici nelle varie classi. sono solo alcuni esempi, ma la vostra fantasia vi permetterà di ideare tante altre varianti e numerose possibilità di utilizzo di questo strumento!


  • Per i più piccoli: scelgo due (o tre) dadi poliedrici (quelli che si vuole, ma normalmente si decidono tutti insieme o vengono dichiarati dall'insegnante), poi effettuo un'addizione o una sottrazione tra i due numeri emersi dal lancio dei dadi.
  • Stessa cosa può essere fatta per esercitarsi sulle tabelline: prendo due dadi e moltiplico i due numeri usciti. Per la seconda si possono usare i dadi fino alle 10 facce, per la terza anche il dado dodecaedro, icosaedro o quello a 10 facce con le decine.

  • Utilizzo i due dadi a 10 facce (unità e decine) per comporre i numeri in classe seconda. Compongo, scompongo e analizzo. Ad esempio, se esce 4 e 50 posso fare 50 + 4 = 54 = 5 da + 4 u.
  • Utilizzo i due dadi a 10 facce (unità e decine) per comporre due diversi numeri che posso addizionare o sottrarre tra loro, in seconda. Oppure in terza, posso usare i due dadi a 10 facce (unità e decine) per formare un numero e poi un altro dado a scelta per generare un secondo numero a una cifra (o, nel caso volessimo spingerli oltre, due cifre, entro comunque il 20) per svolgere una moltiplicazione.
  • In terza o quarta, scelgo tre dadi a cui assegno un valore posizionale, ad esempio: il dado tetraedro è quello delle centinaia, il dado ottaedro è quello delle decine e il dado a 10 facce è quello delle unità (è solo un esempio, poi si può scegliere la combinazione che si desidera...o anche usare più dadi per inserire la classe delle migliaia). Lancio i dadi e trovo le diverse cifre che mi compongono un numero (es. 4-2-6 diventa 426). Poi con quel numero scelgo l'esercizio da assegnare: o chiedo di effettuare scomposizioni, oppure faccio lanciare una seconda volta i tre (o più) dadi per generare un secondo numero che sarà da sommare, oppure sottrarre oppure moltiplicare con il precedente. 


  • Oppure, oltre ai tre dadi già elencati nell'attività precedente che ci serviranno a generare un numero di tre cifre a seconda del valore posizionale assegnato, prendo un ulteriore dado (magari quello a 10 facce, oppure il dodecaedro) e utilizzo i due numeri formati (quello a tre cifre e quello del dado singolo) per comporre una divisione che avrà il divisore a una cifra (ad esempio, i tre dadi con valore posizionale mi generano il numero 235; il dado singolo che genera il divisore fa uscire un 6; allora svolgo la divisione 235 : 6).
  • Lancio più dadi, oppure lancio lo stesso dado più volte e genero una serie di numeri che poi dovrò ordinare dal minore al maggiore o viceversa (con il dado icosaedro questa attività va benissimo in prima, altrimenti, come suggerivo prima, si possono usare due o più dadi a cui avrò assegnato un valore posizionale per le classi dalla seconda in poi).
  • Lancio più dadi, osservo i numeri emersi dal lancio e poi formo tutti i numeri possibili usando quelle cifre. oppure il numero maggiore e il numero minore possibile. Poi posso decidere di ordinarli in modo crescente o decrescente, oppure di far scrivere accanto il numero in parola, per farli esercitare su questo aspetto, oppure di creare operazioni con i numeri generati con quelle cifre, ecc...
  • Lavoro sulla probabilità (dalla terza in poi): che probabilità c'è che esca un dato numero su ciascuno dei dadi? 1 su 4, 1 su 6, 1 su 12, e così via...
  • Sempre probabilità: usiamo i dadi a coppie e osserviamo le somme dei punteggi ottenuti. Per ciascuna coppia scelta, che probabilità ci sono che esca un dato punteggio? Qui le possibilità diventano molteplici, perché alcuni punteggi si possono ottenere in modalità differenti e quindi avere più probabilità di altri di uscire. Possono emergere interessantissime riflessioni (e poi sappiamo quanto sia purtroppo tralasciata o maltrattata la povera probabilità a scuola!).
  • Giochiamo a dadi, nella maniera più tradizionale possibile: chi vince? Ciascuno sceglie un tipo di dado oppure una coppia di dadi per giocare. Chi ha più probabilità di vincere? Perché ho scelto questi dadi e non altri? Perché erano belli e originali, oppure perché li ho scelti in base al punteggio che potevano portarmi? In questo caso, più i bambini sono piccoli, più è interessante scoprire le strategie di scelta dei dadi e analizzare tutti insieme le motivazioni che portano all'utilizzo di diverse tipologie di dado. Poi chiaramente, se i bambini sono in prima o seconda, c'è il discorso della somma tra i due dadi scelti e il confronto maggiore/minore/uguale del punteggio ottenuto da ciascun partecipante alla gara. Normalmente questo gioco si fa con i classici dadi cubici, ma in questo caso le cose si complicano e possono portare a discussioni e osservazioni ancora più interessanti e approfondite.
  • Lavoriamo proprio sulla geometria del dado (come già avevo suggerito ampiamente in questo laboratorio): analizziamo il numero di facce di ciascun dado, la forma di ogni faccia, il numero di spigoli e di vertici, riconosciamo il loro sviluppo (se volessimo ricostruirlo su carta), scopriamo analogie e differenze.
  • Costruiamo o ricostruiamo i dadi poliedrici con materiali diversi: cartoncino a partire dallo sviluppo, stuzzicadenti e pongo, Strawbees, Polydron, ecc...


  • Scopriamo come sono state composte le facce di ciascun dado poliedrico, cioè dove sono stati posizionati i numeri e con quale criterio. Noi in classe prima, ad esempio, avevamo scoperto la "Regola del 7" del classico dado cubico: in un dado a sei facce, i numeri sulle facce opposte, sommati tra loro, danno sempre somma 7. Succederà lo stesso anche per gli altri dadi poliedrici? Osserviamoli, discutiamone (magari prima in piccolo gruppo, poi tutti insieme) e scopriamo le "Regole" dei costruttori di dadi poliedrici!
  • Giochiamo al Gioco dell'oca (o a Scale e Serpenti o a Shut The Box o a un qualsiasi altro gioco che preveda l'uso dei classici dadi) e scegliamo, invece dei classici dadi cubici, di utilizzare uno o due dadi poliedrici a nostra scelta. come cambiano le strategie di gioco? Come cambiano i punteggi che possiamo ottenere? Perché scegliamo di usare proprio quelle tipologie di dado?



Insomma, queste sono solo alcune delle svariate possibilità di utilizzo che offrono questi dadi poliedrici, davvero curiosi, bellissimi e semplici da usare e maneggiare.


Si possono inventare tantissime altre attività per il loro utilizzo matematico. Anzi, se vi viene qualche idea, vi va di suggerirla nei commenti?

Io lo trovo un materiale estremamente versatile, interessante e di semplice utilizzo per le attività matematiche quotidiane. Può essere davvero utile possedere in classe un bel kit di dadi poliedrici da usare con i bambini.


Tra l'altro, di dadi se ne trovano proprio di tutte le tipologie, forme e dimensioni. Al di là di questi kit base che si trovano facilmente, i veri appassionati possiedono dadi davvero particolari con moltissime facce o con diversi soggetti, matematici e non. Anch'io ho una scatola pienissima di dadi davvero particolari! Magari più avanti vi racconto quali sono le tipologie più curiose e utili da usare nelle attività matematiche e dove poterle trovare!


Per ora già vi ho svelato moltissimi segreti dei dadi poliedrici, sperando di avervi incuriosito ed invogliato a procurarveli per lavorare in classe con i vostri bambini!


Le cose non quadrano... Ci vogliono i cerchi! Un bel libro da leggere in classe!

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Oggi vi segnalo un altro bellissimo libro che si può facilmente leggere ai bambini in classe (anche a puntate) e che può essere davvero utile e interessante per affrontare vari concetti matematici e geometrici.

Io consiglio la lettura in classe quarta (o quinta), perché molti dei concetti che vengono proposti, sotto forma di storia divertente e giocosa, si adattano benissimo agli argomenti affrontati in questa classe.

Il libro si intitola "Le cose non quadrano... Ci vogliono i cerchi!" e gli autori sono Germano Pettarin e Jacopo Olivieri, che già avevano scritto altri testi molto belli e divertenti sulla matematica per i bambini della primaria, tra cui "L'isola delle tabelline", che avevo recensito in questo post.

Per acquistare il libro, questo è il link: https://amzn.to/2rXxvKW


Il libro racconta di una storia fantastica ambientata a Matematopia, il Paese in cui vivono numeri, forme geometriche e tutto ciò che ha a che vedere con la Matematica. 
Durante un'adunanza, i numeri e le figure iniziano a litigare tra loro e a prendersi in giro! Secondo loro ci sono numeri che non valgono niente e figure geometriche assurde, che non servono a nulla! ...per poi, in fondo, scoprire che tutti hanno invece un ruolo fondamentale nella Matematica e per la risoluzione dei problemi!


Nel corso dei capitoli vengono proposti problemi divertenti, che vengono risolti dai numeri e dalle figure in modo rocambolesco. Gli stessi problemi possono essere proposti ai bambini, in modo anche da riflettere sulle modalità e le strategie di soluzione.

Inoltre nel testo vengono citati alcuni importanti fondamenti della matematica che, se adeguatamente spiegati, possono far comprendere ai bambini molti aspetti di questa disciplina. Si parla infatti di assiomi, di elementi delle operazioni, di classificazione di figure, di tangram, del ruolo dello zero nella divisione e così via... Tutti concetti che nel racconto sono magari solo accennati o citati attraverso frasi divertenti o aneddoti curiosi, ma che ripresi in classe e spiegati possono approfondire la conoscenza di questa disciplina e rendere i bambini più competenti e interessati verso di essa.
Una cosa che mi è piaciuta moltissimo del racconto è stata il saper legare tanti aspetti e contenuti di questa disciplina in modo sempre ironico e divertente e il saperli spiegare, anche brevemente, in modo chiaro e semplice attraverso immagini o curiose interpretazioni dei vari personaggi che animano la storia.


Come il precedente testo che vi avevo consigliato, anche questo è corredato da immagini e illustrazioni davvero divertenti che aiutano i bambini ad immaginarsi le scene della storia e fanno molto sorridere. 
Il testo si presta molto bene anche per essere riadattato ad un semplice copione teatrale, magari per una divertente recita di fine anno.


Un libro che mi ha divertito e che consiglio di leggere in classe, per proporre, attraverso il racconto, alcune curiosità, termini specifici e divertenti attività che riguardano la matematica e che possono aiutare a comprenderla meglio.

Indovina chi?

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Ecco un gioco classicissimo che può essere riadattato per lavorare in matematica!

Indovina chi? è un classico gioco della tradizione, che noi abbiamo modificato per giocare con i numeri!
In effetti questo gioco si presta a innumerevoli varianti: numeri, figure geometriche, ecc...
Io ora vi racconterò come lo abbiamo utilizzato in una classe terza, per lavorare sulle caratteristiche dei numeri.



Dopo aver introdotto la classe delle migliaia, ho pensato che fosse utile lavorare sulle proprietà dei numeri (o ripassarle) fino alle unità di migliaia.

Ho quindi preparato questo gioco divertente per ragionare con i bambini su questi aspetti e per abituarli alla lettura corretta dei numeri e al riconoscimento delle loro caratteristiche principali.

Per prima cosa, ho stampato una cartellina per ciascuno dei miei alunni (la trovate qui, già in 4 copie da stampare), poi l'ho plastificata e ritagliata e l'ho consegnata a ciascuno di loro, assieme a un pennarellino cancellabile da lavagnetta (se non li avete, si possono acquistare qui: https://amzn.to/2rhj1VO ).


Ho inoltre mostrato il gioco in scatola classico e ho chiesto ai bambini se conoscessero le regole. Dopo averle ripassate insieme, ho spiegato che avremmo tolto i cartellini classici con i personaggi e avremmo invece usato dei cartellini raffiguranti dei numeri!

Così abbiamo stabilito insieme le regole per giocare: per indovinare il numero è possibile fare delle domande su alcune caratteristiche. Però le domande devono essere formulate in modo che le risposte possibili siano solo Sì e NO, altrimenti la domanda non è valida e si deve passare il turno!


Insieme abbiamo provato a pensare a delle domande che potessero essere fatte, per indovinare il numero nascosto. Eccone alcune, che abbiamo segnato insieme alla lavagna.


Abbiamo ricordato che le risposte possibili erano solo Sì e NO, quindi sarebbe stato possibile fare una domanda come, ad esempio: "Di quante cifre è composto il numero?". In quel caso l'interlocutore non avrebbe potuto rispondere e avrebbe dovuto passare il turno senza ricevere indicazioni.

In una prima fase, ho giocato io contro la classe, oppure un compagno che veniva di fronte a tutti a scegliere un numero nascondendo la sua cartellina dentro a una scatola, contro tutti gli altri.
Chi sceglieva il numero doveva chiamare chi aveva la mano alzata e permettergli di fare una domanda, la cui risposta era solo sì oppure no.



Ciascun compagno aveva con sé una cartellina e un pennarello e, ad ogni risposta, doveva cancellare i numeri che non rispettavano la caratteristica enunciata. Ad esempio, se la domanda era: "E' pari?" e la risposta era: "Sì", dovevano cancellare dalla lista tutti i numeri dispari.


 



Solo per le prime giocate, abbiamo inoltre scritto sul quaderno domande e risposte, segnalando di volta in volta il numero indovinato.



Alzando la mano, i compagni avevano anche la possibilità di provare a indovinare direttamente il numero. Ma le regole stabilite imponevano che ciascuno avesse solo una possibilità di indovinare il numero per giocata. Se sbagliava, non poteva più indovinare (così abbiamo evitato il problema di chi "sparava a caso" e ciascuno si è prima di tutto concentrato sull'analisi dei numeri e sul ragionamento).





Chi indovinava il numero, veniva  di fronte a tutti a nasconderne uno nuovo e a guidare il gioco.
Io facevo comunque segnare sulla cartellina il numero che desiderava nascondere, sia per controllare che non facesse il "furbetto", sia per eventualmente aiutarlo nelle risposte date.


Abbiamo giocato in questo modo diversi turni, con grande entusiasmo da parte dei bambini.




Poi, ho proposto loro di giocare a coppie (come il vero Indovina chi?), senza più segnare domande o risposte sul quaderno, ma solo divertendosi con il gioco più volte.




In questo caso, i bambini, organizzati a coppie, hanno scelto le modalità per organizzarsi: c'erano coppie in cui si giocava uno alla volta, cioè uno nascondeva il numero e rispondeva alle domande e l'altro chiedeva e segnava i numeri esclusi per indovinare; altre coppie, invece, si sono organizzate in modo da giocare simultaneamente (come nel gioco vero) in questo modo: ciascun bambino segnava il numero scelto e poi, a turno, poneva una domanda al compagno per indovinare il suo numero.





Inutile dire che il gioco li ha appassionati moltissimo e le domande che sono emerse via via hanno mostrato non solo le capacità di strategia di ciascuno, ma anche l'arguzia nel far emergere particolari caratteristiche dei numeri e l'analisi corretta degli elementi degli stessi (es. posizione delle cifre, tipologie, struttura numerica, ecc...).

Giocando, sono emersi tantissimi concetti matematici in modo spontaneo e non forzato, finalizzati a uno scopo ben preciso: indovinare il numero nascosto e poter così "vincere"!



Dopo aver giocato più partite con le cartelline plastificate (che poi ogni bambino ha tenuto), ho deciso di modificare il gioco dell'Indovina chi? tradizionale e di lasciarlo a disposizione durante gli intervalli per il gioco libero.
Nelle settimane e nei mesi seguenti è stato uno dei giochi più richiesti e coinvolgenti!!!






Se volete anche voi modificare il vostro Indovina chi? per giocare allo stesso modo con i bambini, vi allego le carte stampabili che si adattano perfettamente al gioco tradizionale (se non lo possedete, si può acquistare qui: https://amzn.to/2OxAAJn ) e possono essere infilate al posto dei personaggi in ciascun supporto. Consiglio di stamparle in doppia copia (nel file è presente solo il kit per un giocatore, ma in realtà ne servono due!), incollarle su carta colorata (possibilmente scura, di due colori diversi) in modo da non rendere visibile il numero da dietro e magari anche di plastificarle per renderle più resistenti e durature.
Le carte più piccole sono quelle che vanno infilate nei supporti del gioco da alzare e abbassare, mentre le carte più grandi si possono usare per la scelta del numero da nascondere e far indovinare.









Insomma, un gioco molto divertente che però è stato davvero molto utile per lavorare sulle caratteristiche e le proprietà dei numeri, in modo molto spontaneo e giocoso.
Ve lo consiglio!

Didattica della Matematica - Dalla ricerca alle pratiche d'aula - n.6

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E' uscito in questi giorni l'ultimo numero della rivista online gratuita "Didattica della Matematica - Dalla ricerca alle pratiche d'aula" curata da Silvia Sbaragli (SUPSI).

Come avevo già fatto in passato, vi suggerisco la lettura dell'intera rivista, con particolare attenzione agli articoli che riguardano la scuola primaria.


La rivista completa è scaricabile e consultabile gratuitamente a questo link.

Mentre se siete interessati solo alla lettura di qualche articolo, vi consiglio in particolare questi, dedicati alla scuola primaria:







Per rimanere sempre aggiornati rispetto alle uscite dei nuovi numeri della rivista, su questo sito potete trovare tutte le informazioni e andare a consultare l'archivio delle vecchie riviste, anch'esse ricchissime di idee e spunti utili alla didattica.

14 marzo - Giornata internazionale della Matematica UNESCO

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Noi lo sapevamo già da un po', ma...da qualche giorno abbiamo finalmente avuto la conferma ufficiale!

Come racconta, infatti, questo articolo di MaddMaths!, l'UNESCO ha ufficialmente proclamato la data del 14 marzo come GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MATEMATICA, che sarà quindi celebrata in tutto il mondo!!!


Già conosciuta come PI DAY, ovvero il giorno dedicato al Pi Greco, la giornata del 14 marzo è da tempo ricordata come un'occasione per celebrare la matematica in ogni sua forma, soprattutto a scuola con bambini e ragazzi.

Ora l'ufficialità data dall'UNESCO rende ancora più importante celebrare questa occasione e farla conoscere a tutti!

Orgogliosissima di aver organizzato iniziative e coinvolto classi e colleghi nella realizzazione di giornate dedicate alla matematica il 14 marzo già dal lontano 2009!!!

Se state già pensando avanti e non vedete l'ora di programmare qualche attività entusiasmante per il prossimo 14 marzo, sappiate che quest'anno il tema internazionale della festa sarà "MATHEMATICS IS EVERYWHERE", la matematica è dappertutto!

Inoltre, sul mio blog c'è da tempo una sezione dedicata alla Giornata della Matematica, con tantissime attività, idee e spunti di lavoro che nei tanti anni ho realizzato con moltissime classi di diverse scuole.

In particolare, l'edizione del 2017 era proprio dedicata alla "Matematica Dappertutto" ed è stata proprio documentata e raccontata qui.

Quindi, forza!!! Non perdete tempo e iniziate a pensare a questa importante giornata, diventata ormai ufficialmente un evento imperdibile per tutto il mondo!!! 🎉🎉🎉

Black Friday! Alcuni articoli per la didattica della matematica e delle scienze con offerte imperdibili!

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Oggi è il Black Friday, la giornata dei grandi sconti e, sbirciando su Amazon, mi sono accorta che moltissimi articoli perfetti per la didattica in classe che io uso quotidianamente sono in super sconto!

Se siete interessati, vi segnalo qualche articolo (che anch'io ho utilizzato e magari ho anche descritto in qualche post con delle attività dedicate), mettendovi il link per l'acquisto. 




ROBOTTINO MIND CLEMENTONI: https://amzn.to/2OxLOi4


INDOVINA CHI?: https://amzn.to/2qUqQRy


DADI COLORATI 60 PEZZI: https://amzn.to/33xiRqZ


PATTERN BLOCKS CON FORME DA COPIARE: https://amzn.to/2Ovtczh




GEOMAG 64 PEZZI: https://amzn.to/2L4e8Xr

GEOMAG 50 PEZZI: https://amzn.to/2L3ipuj

GEOMAG 30 PEZZI: https://amzn.to/2L6yD5J


PIASTRELLE MAGNETICHE PER COSTRUIRE SOLIDI: https://amzn.to/2q6TrTy


GIOCHI RIUNITI LUDOTECA: https://amzn.to/2rzZn7W


BIRILLI PER IL BOWLING CON NUMERI: https://amzn.to/2L42BYc


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FORME GEOMETRICHE PIEGHEVOLI con solidi e sviluppo: https://amzn.to/2L2J4ak


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CUBETTI MATHLINK: https://amzn.to/2DpSjx5


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Costruire figure simmetriche...con le Pyssla!

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Ecco un'idea divertente per unire la Matematica ad altre discipline, come per esempio arte e tecnologia, per costruire un bel "lavoretto" natalizio, con però una finalità geometrica ben precisa!

Noi abbiamo svolto questa attività in una classe seconda, nel periodo natalizio, ma essa può anche essere proposta a una classe terza o quarta.


Prima di svolgere questa attività specifica, avevamo lavorato insieme sulla simmetria (non ho ancora documentato il percorso preciso che avevamo fatto quell'anno, ma lo farò a breve e inserirò il link!): avevamo osservato e costruito figure simmetriche (fin dalla classe prima) attraverso l'uso di materiale (in particolare i Pattern Blocks), attraverso semplici disegni, macchie di colore su fogli piegati e l'uso di piccoli specchi. Avevamo utilizzato sia la carta quadrettata, che le griglie triangolari per costruire e disegnare figure simmetriche.

Dopo aver definito insieme che cosa si intendesse per simmetria di una figura e aver ricercato nello spazio intorno a noi tante figure simmetriche, ho pensato di "lanciarmi" in questa impresa con i bambini! Temevo fossero un po' troppo piccoli...e invece la fiducia che ripongo in loro (coadiuvata dall'attenzione e dalla cura con cui cerco di spiegare le consegne e dalla grande motivazione che cerco di infondere sempre in loro) è sempre ben ripagata!
Dicendo loro che il "lavoretto" sarebbe stato portato a casa e quindi necessitava di molta cura e attenzione, i bambini sono arrivati a costruire realizzazioni accuratissime e davvero ben fatte! Bravissimi insomma!

Che cosa abbiamo fatto?
Per prima cosa, mi sono procurata vari contenitori di Pyssla. 
Non sapete che cosa siano le Pyssla? Ve lo spiego subito!

Le Pyssla sono delle perline di plastica da utilizzare su appositi telaietti con forme particolari. I telaietti presentano piccole protuberanze allineate nelle quali inserire facilmente le perline. 
Una volta decorato e completato il disegno sul telaietto, basta prendere un foglio di carta forno e un ferro da stiro caldo e "stirare" il disegno. Con il calore del ferro da stiro, le perline si fondono leggermente attaccandosi l'una all'altra. 
Una volta raffreddato il tutto, basta estrarre le perline dal telaietto. Il risultato è un bellissimo disegno decorativo in plastica che può essere appeso, usato come portachiavi, come sotto bicchiere, come decorazione per l'albero di Natale, ecc... 
Insomma, davvero un bel prodotto, molto d'effetto e semplice da realizzare!






Dove trovare le Pyssla?
Beh, sicuramente chiunque abbia fatto un giro a Ikea avrà visto i tipici barattoloni, che sono proprio caratteristici del negozio, nel reparto bambini!
Ma le Pyssla si trovano anche facilmente online:

  • lo stesso barattolone di Ikea si può acquistare qui: https://amzn.to/2QXJ4wc Questo diciamo che è il barattolone classico, con colori accesi e soprattutto misti! E' comodo e utile perché ha tanti colori e il numero di perline è alto. Inoltre nel kit sono già presenti 4 telaietti. L'unico problema potrebbe essere proprio il fatto di non riuscire a smistare i colori, per una più facile scelta (o, comunque, sarebbe un lavoro lunghissimo...tendente all'infinito... 😆);
  • un barattolone simile, ma con colori pastello, più tenui, è questo: https://amzn.to/2QZMUFk
  • oppure ci sono kit come questo, in cui le perline vengono vendute già separate per colore, in apposite scatole con vani. Ciò è molto comodo per l'ordine del materiale e per poter scegliere più velocemente il colore che serve. Si acquista qui: https://amzn.to/2L0NoHm
  • anche questo è un kit simile, con tante perline già divise per colore nella scatola, che tra l'altro contiene già alcuni telaietti e diversi modelli da prendere come esempio: https://amzn.to/2KYXUio
  • altrimenti, ci sono delle bustine singole da 1000 perline, già divise per colore (anche queste comode per l'ordine e belline perché si possono scegliere colori diversi e particolari rispetto ai kit base, per esempio colori "natalizi"). Sono di Hama. Io avevo acquistato di questo tipo soprattutto i colori non presenti nel kit di Ikea, come l'argento ( https://amzn.to/2Dl6VxQ ), l'oro ( https://amzn.to/2DslwHG ), il trasparente ( https://amzn.to/2DncOKO ), il marrone ( https://amzn.to/2rD97Ov ), quelle fluorescenti che si illuminano al buio ( https://amzn.to/35LubkV ), quelle glitterate ( https://amzn.to/33lLS92 ), il verde scuro color abete ( https://amzn.to/2qJ8Fyr ), il bronzo ( https://amzn.to/2OXQAVs ), quelle colorate trasparenti ( https://amzn.to/2QYNEKx ), ecc... Ma ci sono anche le singole bustine di tutti i colori!



Inoltre, è necessario acquistare i telaietti (se non sono già inclusi nelle confezioni di perline). 
Io per comodità mi ero procurata tanti telaietti quanti erano i bambini della mia classe (o anche qualcuno in più). Perché? Beh per una questione di praticità: in questo modo tutti potevano lavorare contemporaneamente ed inoltre, una volta finito il lavoro, mi hanno potuto lasciare i loro disegni sul telaietto in modo che io potessi stirarli (in un momento extra, quando i bambini non erano presenti in classe, per questioni di sicurezza). Se avessero dovuto condividere il telaietto, ci sarebbe voluto il doppio del tempo per finire l'attività e nel frattempo i bambini senza telaietto avrebbero dovuto essere impegnati in altre cose.

I telaietti che avevo erano di forme diverse. All'inizio dell'attività ogni bambino è venuto a scegliere la forma che preferiva e ha quindi iniziato a realizzare il suo lavoro.

Ecco dove acquistare i telaietti:

Io vi consiglio di avere a disposizione diverse forme, per fare delle osservazioni molto interessanti con i bambini. 
Ad esempio, vi consiglio di avere a disposizione almeno qualche quadrato, qualche cerchio e qualche esagono (più eventuali forme che preferite voi).

Le "cose che succedono" sui telai di forma quadrata, circolare o esagonale non sono le stesse!!! Cambia la disposizione delle protuberanze, che sono allineate in modi diversi e quindi permettono di creare immagini non riproducibili su un telaio diverso: se invento un disegno su un telaio di forma quadrata, ad esempio, sarà impossibile rifarlo allo stesso modo su uno di forma esagonale! Provare per credere!
Queste osservazioni saranno di estremo stimolo per i bambini, per iniziare a riflettere (anche non esplicitamente per il momento) su angoli, proprietà delle figure e strutture!



Ma andiamo finalmente all'attività vera e propria!

Dopo aver organizzato i bambini a piccoli gruppi, dato a disposizione di ciascun gruppo un po' di perline di diversi colori e distribuito a ciascun bambino un telaietto (scelto da ciascuno tra le forme a disposizione), la consegna è stata questa: provate a costruire con le Pyssla una FIGURA SIMMETRICA, utilizzando i colori delle perline.
Il lavoro prodotto sarà poi trasformato in una divertente decorazione natalizia da portare a casa e appendere al vostro albero di Natale.




Ecco quindi l'implicazione matematica: la figura da costruire sarebbe dovuta essere simmetrica! E lo avremmo dovuto verificare grazie a uno specchietto oppure grazie al confronto e alle osservazioni che avevamo fatto nelle fasi preliminari al lavoro!

Diciamo che la forma dei telaietti permetteva già di avere una struttura simmetrica di base (la maggior parte di essi aveva già una forma simmetrica). Quindi la loro accortezza doveva concentrarsi soprattutto sull'uso del colore: i colori delle perline e i disegni che dovevano formarsi dovevano avere una struttura simmetrica.









Compito complesso, ma (dopo tutto il lavoro svolto insieme) sicuramente fattibile e degno di una "verifica autentica" sul campo di quanto appreso rispetto al concetto di simmetria.
E, davvero, nonostante fossero solo in seconda, hanno svolto il lavoro egregiamente!

I bambini si sono subito messi all'opera con entusiasmo e grande impegno. 
Il lavoro prevede un po' di pazienza, perché le perline si devono maneggiare con cura e posizionare con grande attenzione per non rovinare il lavoro già fatto.







Tutti hanno intuito come procedere per costruire figure simmetriche. Diciamo che quasi tutti sono riusciti nell'intento, alcuni hanno fatto qualche piccolissimo errore nella struttura (qualcuno perché aveva finito il colore che serviva!).
Molti bambini sono addirittura riusciti a creare figure con più assi di simmetria! Ad esempio chi ha costruito i fiocchi di neve o le stelle!











Tra il materiale presente c'erano dei modelli (soprattutto quelli a tema natalizio). Io ho preferito non far usare i modelli già pronti da copiare, anche se qualche bambino ha comunque "sbirciato" (compromettendo però in parte il lavoro che avevo richiesto) o anche solo preso spunto, senza copiare completamente. Ho preferito lasciarli liberi di inventare figure nuove (magari non "belline" come quelle dei modelli, ma sicuramente più originali).


La cosa bella del "lavoro di gruppo"è stata che i bambini guardavano le composizioni dei compagni e davano suggerimenti su come migliorarle, se non erano perfettamente simmetriche.
Ad esempio, suggerivano di sostituire un colore con un altro o di posizionare le perline in modo diverso. E' stato un lavoro anche cooperativo, oltre che individuale, insomma!


 
 
Dopo aver completato il disegno, ciascun bambino mi ha lasciato su un tavolo il suo telaietto (ho fatto mettere vicino il nome su un foglietto di carta, per riconoscerlo).



Qualche bambino che ha completato molto velocemente, ha potuto usare i telaietti rimanenti per fare una seconda composizione, stavolta libera e artistica, senza vincoli geometrici (ecco perché alcuni prodotti che vedete in foto sono ben lontani dall'essere simmetrici, come il quadrato variopinto, uno dei cuori in alto, il fiore, ecc...! In quel caso non è stato un errore, ma una libertà presa nella seconda parte del lavoro!).


Quando i bambini non erano in classe (dopo la scuola), io e la mia collega abbiamo provveduto io a stirare tutti i disegni con un ferro da stiro caldo e la carta forno. Abbiamo preferito che i bambini non ci fossero per questioni di sicurezza.




Per stirare i disegni, ecco qualche accortezza e suggerimento: 
  • prima di tutto è necessario inserire un foglio di carta forno tra le perline e il ferro da stiro (altrimenti le perline si attaccano al ferro! Guaio!); 
  • il pezzo di carta forno deve essere almeno delle dimensioni del telaietto e può essere riutilizzato più volte; 
  • mentre si stira, è bene osservare il "comportamento" delle perline: si può facilmente vedere che le perline si deformano e si "allargano" leggermente fondendosi. Questo è il segnale che si stanno attaccando l'una all'altra. Quindi è necessario effettuare alcune passate con il ferro da stiro, brevi ma ripetute, per far incollare bene le perline tra loro. Se si osserva che le perline non sono "fuse" abbastanza, è meglio dare un'altra breve passata, altrimenti si rischia che, estraendo il disegno dal telaio, esso vada in frantumi;
  • vi dicevo: passate brevi e ripetute, perché se il calore del ferro da stiro fonde troppo le perline possono succedere questi disastri inattesi: o il disegno non esce più dal telaietto (argh!) perché le perline si sono troppo fuse su di esso, incollandosi irrimediabilmente (!!!), oppure il disegno risulta troppo "sfatto" e deformato una volta estratto, perché le perline non si sono fuse in modo omogeneo;
  • dopo aver stirato il disegno, è meglio lasciarlo raffreddare almeno un minuto sul telaietto, prima di estrarlo (sia perché altrimenti vi brucereste il palmo della mano, sia perché, ancora caldo, è molto fragile e potrebbe rompersi!);
  • io consiglio, dopo aver estratto il disegno dal telaietto, di ribaltarlo e, ancora con la carta forno, dare una veloce passata di ferro da stiro anche dall'altra parte, in modo da fissare meglio il disegno da entrambi i lati;
  • altra cosa: perline di marche diverse potrebbero avere punti di fusione leggermente diversi (ad esempio le Pyssla di Ikea fondono meglio di quelle di Hama!), quindi prestate attenzione se sono state mescolate dai bambini nelle loro opere;
  • ultima accortezza che va tenuta in considerazione ancora in fase di realizzazione del disegno sul telaietto: dite ai bambini di non lasciare troppi "buchi" o spazi nel disegno. Ad esempio, i bambini che hanno provato a fare i fiocchi di neve volevano fare ciascun "filamento" con una sola riga i perline. C'è questo grosso problema: se le perline non sono ben ancorate tra loro (ad esempio ancorate solo a un'altra perlina e non a più di una), il disegno diventa molto fragile, potrebbe non incollarsi bene e spezzarsi facilmente! Il consiglio che davo ai bambini era di "riempire" bene il disegno, eventualmente anche con le perline trasparenti, che davano l'idea che non ci fosse il colore in alcune zone, ma che garantivano l'incollaggio perfetto delle perline e la robustezza del disegno.


Dopo aver stirato i disegni, ecco le realizzazioni dei bambini pronte!
 



Li abbiamo osservati insieme e abbiamo ragionato su quali rispettassero perfettamente la consegna e quali no.
Abbiamo anche utilizzato degli specchi per verificare con i bambini che le figure fossero davvero simmetriche. Oppure abbiamo utilizzato la rotazione per osservare le simmetrie centrali.


 

 

 




 

 


Ci siamo accorti che alcuni disegni presentavano più di un asse di simmetria e che quindi lo specchio, sopra di esse, poteva essere posizionato in più modi!








Chi non è riuscito a creare una figura perfettamente simmetrica si è accorto dei propri errori durante la fase di osservazione collettiva e ha provato a spiegare che cosa aveva sbagliato.
Qualcuno ha riferito che aveva finito le perline di un certo colore, così ne ha usate alcune simili.
Altri si sono accorti di qualche errore nella struttura a cui non avevano fatto caso nella fase di realizzazione.





In ogni caso, io ho rassicurato i bambini dicendo che ognuno dei loro prodotti era un pezzo unico e bellissimo, anche se aveva qualche piccolo errore. Anche gli artigiani che creano opere d'arte a volte fanno errori, eppure sono proprio queste piccole imperfezioni a rendere un'opera ancora più originale, bella e ricercata!


Alla fine abbiamo inserito un piccolo pezzo di nastrino o di filo di nylon in uno dei buchini delle perline (in modo che si potesse appendere all'albero) e abbiamo confezionato ciascun disegno con della carta trasparente da fiorista, in modo da non farlo rovinare e preservarlo da colpi.


E' stata una bella occasione per lavorare manualmente e produrre un oggetto personalizzato, facendo alcune riflessioni matematiche e verificando in maniera estremamente pratica i concetti appresi in precedenza relativamente alla simmetria.

Inoltre è un'attività che si presta anche a un collegamento con il coding, perché ricorda i disegni in pixel e ciascuna figura può essere facilmente rappresentata attraverso un codice di composizione, replicabile da altri.




Esperienza bella, utile e interessante dal punto di vista geometrico! Una bella "verifica" sul campo, senza voti, ma con una modalità di "correzione" estremamente pratica e diretta!
Un'idea davvero utile, che vi consiglio di realizzare! 


Il MATECALENDARIO 2020!

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Ed eccoci finalmente all'appuntamento più atteso dell'anno: la presentazione ufficiale del MATECALENDARIO 2020!!!



Dopo l'anteprima di Castel San Pietro Terme, ecco finalmente disponibile per tutti voi il nuovo Matecalendario!
Per chi ancora non sapesse di cosa si tratta, vi posso dire che il Matecalendario è un classico calendario annuale sul quale, mese per mese, sono riportati dei giochi matematici e delle piccole sfide da affrontare in classe (o a casa!), divertenti, avvincenti e soprattutto che costringono ad utilizzare il ragionamento!


Appendere un Matecalendario nella propria classe significa avere un vero e proprio appuntamento mensile con una sfida di Matematica ricreativa, che coinvolge tutti e appassiona tantissimo i bambini! Tanto è vero che, appena si gira la nuova pagina, i bambini incuriositi corrono a sbirciare il nuovo gioco e a discuterne insieme! Chi lo possiede già da tempo avrà potuto notare questo "effetto collaterale"! 😆
Ed è una cosa bellissima, perché i bambini si appassionano e prendono confidenza spontaneamente con questa disciplina che diventa giocosa, divertente, sfidante...insomma, vale proprio la pena provare a conoscerla da vicino!

Ogni mese, inoltre, qui su questo blog o sui canali social associati (Facebook, Youtube, Telegram, Instagram, ...) verranno pubblicati dei video o dei post che spiegano come affrontare il gioco del mese in classe, con quali indicazioni didattiche, quali sono le soluzioni del gioco o dei giochi ed eventualmente cosa mostrare ai bambini per farli "entrare" ancora di più nella situazione e facilitare il compito (oppure come adattare uno stesso gioco per le diverse classi).

La sfida quindi diventa non più solo "locale", ma condivisa, perché nello stesso momento tanti bambini di tante altre classi d'Italia stanno affrontando lo stesso gioco e risolvendolo a loro modo! Alcune sfide permettono una condivisione delle soluzioni e dei risultati (che solitamente viene fatta attraverso questo blog), in modo da dare ai bambini l'idea che la matematica è qualcosa che si costruisce insieme, qualcosa di condivisibile e affrontabile anche in modalità diverse, pur per arrivare a uno stesso risultato! 😉

Le sfide del Matecalendario sono un po'"senza età", come tutti i giochi di Matematica ricreativa. Sono quindi adatte a tutte le classi della scuola primaria (e anche, se vogliamo, alla secondaria di primo grado). 
La differenza tra una classe e l'altra sarà eventualmente solo nella modalità di proposta in classe e all'approfondimento possibile rispetto ai contenuti matematici (ai più piccini si presenterà magari solo il gioco fine a sé stesso con una modalità manipolativa e semplificata, mentre ai più grandi potrebbero essere richieste abilità in più, come ad esempio il fatto di provare a dimostrare in modo semplice perché la soluzione è corretta, oppure l'agganciarsi a contenuti affrontati insieme come le frazioni, la geometria, il calcolo dell'area, ecc...).
Ogni mese, comunque, non mancheranno i miei consigli rispetto alle modalità per presentare ciascuna sfida ai bambini delle diverse classi, alle indicazioni per rendere più manipolativo e semplificato il gioco per i più piccoli e agli eventuali approfondimenti per le classi più alte.
Se comunque volete farvi un'idea delle sfide dei Matecalendari degli anni passati, potete trovare le diverse attività qui.

Inoltre il Matecalendario può anche essere un originale e divertentissimo regalo di Natale per i vostri colleghi, i vostri alunni o i vostri amici!!! 
Un modo davvero insolito per far scoprire la bellezza e il divertimento della disciplina che insegnate o che tanto amate!


Ma veniamo al Matecalendario 2020!!! 
Quest'anno ci saranno alcune grandi NOVITA', che nelle scorse edizioni mancavano.
Ecco le più interessanti.

Per prima cosa, le sfide del Matecalendario 2020...raddoppiano!!!
Su ogni mese, infatti, sarà presente il consueto gioco matematico, ma accanto ci sarà anche un QR CODE (un codice da scannerizzare con smartphone o tablet) che vi porterà ad un secondo gioco da affrontare durante il mese, sempre legato al primo, ma un po' diverso! Una sorta di approfondimento o di gioco che continua, insomma! Appassionante!
Il link del qr code si attiverà ogni primo del mese, in modo da lasciare un po' di "suspance" e rendere ancora più avvincente l'esperienza del gioco!
Doppio gioco ogni mese, quindi, con espansione online!


Seconda novità è legata all'anno davvero speciale che inizierà a breve, il 2020! Sul Matecalendario infatti è riportata una lista di tante diverse curiosità legate al NUMERO 20, vero protagonista dell'anno nuovo!
Le curiosità potranno servire da spunto per ragionare in classe sulle proprietà dei numeri o il loro collegamento con la vita quotidiana!


Inoltre, la novità più importante di quest'anno è che sarà possibile richiedere e ricevere il Matecalendario 2020 GIA' STAMPATO direttamente a casa propria!!!

Quest'anno, dopo le tante richieste degli anni scorsi, abbiamo deciso di stampare i Matecalendari e di spedirli in tutta Italia, in modo da farli arrivare direttamente nelle classi in formato cartaceo (e cioè tangibile, non più solo "virtuale"!). La sfida è "portare fisicamente un Matecalendario 2020 in ogni classe"! O, almeno, avvicinarsi il più possibile a questo grande obiettivo!!! 😉

Per fare questo ci siamo affidati a una tipografia che ce li ha stampati in grandi quantitativi, in modo da abbattere il più possibile le spese di stampa.
Il Matecalendario 2020 è stampato in formato A3, su cartoncino, rilegato con punto metallico: facile e pratico da appendere.


A chi ne farà richiesta, il Matecalendario verrà spedito direttamente entro pochi giorni dalla domanda tramite corriere espresso (ciascuna spedizione sarà tracciabile e quindi sicura).

Ciò che chiediamo sono solamente le spese di stampa e di spedizione.
Ovviamente le spese di spedizione con corriere espresso sono standard e sono più o meno uguali per quantitativi simili di prodotti spediti (da 1 a 10 calendari, ad esempio, le spese di spedizione sono le stesse). 
Quindi il prezzo varia a seconda del quantitativo: più calendari si acquistano, più il costo cadauno è ridotto
Potrebbe essere una buona idea magari accordarsi con qualche collega e acquistare in una medesima spedizione più calendari, oppure potrebbe essere un'occasione per acquistare i calendari per tutte le classi di un'intera scuola!

Per quanto riguarda invece il consueto pdf scaricabile e stampabile gratuitamente, a chi ne farà richiesta verrà inviato DOPO L'8 GENNAIO 2020. 
Chiaramente anche chi ha già acquistato il Matecalendario cartaceo potrà poi averne una copia gratuita in pdf.


COME FARE PER RICHIEDERE UNA COPIA DEL MATECALENDARIO 2020?

Se desiderate richiedere una copia del Matecalendario 2020 COMPILATE QUESTO FORM, nel quale dovrete riportare le vostre preferenze e i dati per la spedizione. 

Nel form sono riportati i prezzi dettagliati per tutti i quantitativi di Matecalendari richiedibili, già comprensivi delle spese di spedizione.
Appena avrete compilato il form, via mail vi invieremo le istruzioni per effettuare il pagamento.

Per chi invece nel form segnalerà di volere solo il file pdf gratuito, dopo l'8 di gennaio invieremo alla mail segnalata il file richiesto.

Nel form potrete anche inviarci le vostre eventuali domande o richieste particolari!

Allora, siete pronti per un nuovo anno di sfide matematiche e divertimento???
Noi sì, e non vediamo l'ora di "contagiarvi" come sempre!!! 😄😄😄

Perciò continuate a seguirci e a condividere i post che più vi piacciono! L'insegnamento della matematica ha bisogno di condivisione!

Cogliamo l'occasione per porvi i nostri migliori auguri per un buon Natale e un sereno 2020! 💗

A prestissimo, con nuove sfide matematiche!!!

La sfida del Matecalendario 2019 di dicembre: un albero di Natale geometrico!!!

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Ed eccoci finalmente all'ultima sfida dell'anno del Matecalendario 2019! 
Questa sarà una vera e propria sfida "tutti contro tutti"!!! 
Perciò, forza! Partecipate e...spazio alla vostra immensa creatività!!!


La sfida sul Matecalendario propone di creare un albero di Natale matematico, costruendo speciali "decorazioni" geometriche 3D.
Sul Matecalendario sono riportati gli schemi di decorazioni a forma di ottaedro da ritagliare, costruire e da appendere al vostro abete natalizio!
Ma qui vi propongo una divertente variante, per divertirvi un po' di più!

In questo file potete trovare tantissimi sviluppi di solidi già pronti (presi liberamente dal web e raccolti) che potete utilizzare come decorazioni natalizie aggiuntive da appendere al vostro albero di Natale!

La sfida consiste nel costruire le decorazioni natalizie "più geometriche" che possiate inventare e con esse addobbare un vero e proprio albero di Natale matematico da esporre in classe!

Quando lo avrete addobbato e completato, scattate una foto e inviatemela via mail: riceverete un piccolo "regalo" di Natale personalizzato per la vostra classe e, il 19 dicembre, potrete vedere in mostra la foto del vostro albero di Natale matematico, assieme a tutte quelle delle classi che come voi parteciperanno all'iniziativa, in un video di auguri di Natale che monterò appositamente per questo blog! 

Quindi, per partecipare alla sfida, che coinvolgerà classi di tutta Italia, seguite questi passaggi:



1-procuratevi un albero di Natale (anche di piccole dimensioni oppure disegnato...insomma, spazio alla fantasia!);


2-stampate dal file che ho aggiunto sopra alcuni modelli di poliedri da ritagliare o decorazioni geometriche varie (vanno bene eventualmente anche quelle fatte con le Pyssla, oppure decorazioni fatte con la tecnica degli origami! ...o tutto quello che vi salta in mente!!!);


3- prima di costruire i vostri poliedri-decorazioni colorateli, decorateli, incollate sopra carta con disegni geometrici o tassellazioni (come le decorazioni riportate in foto qui sotto), create figure geometriche che si incastrano, utilizzate figure simmetriche...insomma, fate diventare le vostre decorazioni natalizie opere d'arte matematiche uniche nel loro genere! 


4-costruite e montate le decorazioni piegandole e incollandole e aggiungendo un pezzo di spago o un nastrino su un vertice per appenderle all'albero;


5-addobbate il vostro albero di Natale matematico con le decorazioni che avete creato;


6-scattate una foto al vostro albero di Natale matematico (vi chiedo di scattare la foto solo all'albero, senza i volti dei bambini che, per motivi di privacy, non potranno essere poi in alcun modo pubblicati nel video di auguri!);


7-scrivete una mail amatecalendario@gmail.com allegando la FOTO DELL'ALBERO e aggiungendo queste informazioni: NOME DELLA CLASSE E DELLA SCUOLA che ha creato l'albero di Natale matematico, LUOGO IN CUI SI TROVA LA SCUOLA ed eventualmente il nome che i bambini hanno inventato per il loro albero di Natale matematico! Il tutto ENTRO MARTEDì 17 DICEMBRE 2019!


(Se volete invece intraprendere l'impresa della costruzione dell'albero di Natale di Sierpinski, potete anche seguire questa attività e inviarmi la foto del vostro albero di Natale speciale...
Qualsiasi albero di Natale che avete costruito è ben accetto...PURCHE' SIA MATEMATICO!!!)











Che cosa succederà?
Ciascuna classe che mi invierà la foto del proprio albero di Natale matematico riceverà in regalo un piccolo messaggio di auguri (matematico) personalizzato tramite un breve video che sarà inviato come risposta alla mail ricevuta.

Inoltre, GIOVEDì 19 DICEMBRE su questo blog, sulla pagina Facebook, sul canale Youtube e sui vari social network collegati a Il Piccolo Friedrich, verrà pubblicato un VIDEO DI AUGURI NATALIZI che conterrà le immagini di tutti gli alberi di Natale matematici creati dalle scuole!
Una vera e propria carrellata di idee e originali proposte condivise rispetto alla vostra idea di "albero di Natale matematico" che avrete creato con i vostri bambini!


Il video, oltre che essere una bella occasione per scambiarsi gli auguri in modo originale, vuole essere una raccolta di idee e spunti di lavoro che possono dare l'ispirazione ad altri insegnanti su come realizzare una proposta simile, ma in modo differente!

Perciò...PARTECIPATE ALLA SFIDA!!!
Sarà un'occasione divertentissima per lavorare con i bambini in classe e...una bella soddisfazione nel vedere il proprio albero di Natale pubblicato su questo blog, assieme ai tanti altri che provengono da scuole di tutta Italia!

Aspetto tutte le immagini dei vostri originalissimi alberi matematici e intanto vi auguro...buon lavoro!!!

A presto!


Tassellazione natalizia...con le stelle!

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Oggi vi propongo questa idea presa dal web in cui viene spiegato come creare con i bambini una bellissima tassellazione natalizia usando le stelle.


L'idea è presa da questo tutorial, che però suggerisce di creare le stelle per le tassellazioni con il compasso, attività sicuramente utile per una classe quarta o quinta, ma un po' complessa.



Io vi propongo una semplificazione, così la stessa bella attività può anche essere proposta in una classe seconda, terza o quarta senza grossi problemi e soprattutto senza ancora aver acquisito dimestichezza con l'uso di compasso o goniometro.

Innanzitutto vi suggerisco di partire da una griglia triangolare. 
Vi avevo già parlato delle griglie triangolari e di come usarle per realizzare attività geometriche nella costruzione del Triangolo di Sierpinski e nella sfida del Matecalendario di novembre sugli Esamanti.

Vi consiglio di scaricare da qui una griglia triangolare da stampare e fotocopiare per ogni bambino. Prima di generarla, scegliete voi la grandezza in centimetri che deve avere il lato di ciascun triangolo nella griglia (io suggerisco 1 cm, ma per i più piccoli potrebbe essere anche 2 cm).

Una volta ricavata la griglia triangolare, mostriamo ai bambini come disegnare una stella a sei punte e scegliamo insieme oppure facciamo direttamente scegliere a loro il modo per "incastrare" le stelle tra loro: lasciando dei piccoli spazi a forma di rombo, oppure a forma di esagono, oppure creando sia rombi che esagoni...o come si preferisce!

La cosa importante sarà mostrare ai bambini che se si sceglie un modo di incastrare le stelle, esso dovrà rimanere sempre lo stesso per tutto il foglio: la tassellazione dovrà cioè essere periodica (cioè sempre uguale in ogni direzione).

Ecco alcuni esempi.














Belle, vero, queste tassellazioni?
Sono molto natalizie e divertenti e possono essere combinate in diversi modi per creare interessanti varianti.

E se chiedessimo ai bambini se le stesse tassellazioni possono essere riprodotte su un foglio a quadretti?
Sarebbe davvero interessante, dal punto di vista geometrico, discutere con i bambini su come fare...se si può fare...o magari no...e perché...chissà! 😉

Insomma, un'attività dal sapore natalizio, rilassante, divertente e curiosa, che può far nascere interessantissime discussioni geometriche!


Il giro del mondo in 80 esperimenti: un viaggio incredibile nel mondo della Scienza!

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Eccomi di nuovo con un consiglio di lettura davvero particolare, che arriva da Editoriale Scienza (un nome, una garanzia!) e si intitola "Il giro del mondo in 80 esperimenti".



Il libro è davvero affascinante: è un misto tra un testo narrativo (perché racconta la storia di tre ragazzi che girano il mondo...e che, guarda caso, sono proprio i pronipoti dei protagonisti del romanzo "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne), un testo scientifico (perché per ogni tappa del giro del mondo propone degli esperimenti "a tema", in base a ciò che i ragazzi scoprono o incontrano nel loro viaggio) e geografico (perché descrive in modo delizioso e articolato le varie mete che visitano i ragazzi, spiegando alcune caratteristiche dei luoghi e anche storia, usi, costumi, monumenti e curiosità sulla città indicata).


La cosa davvero bella e ben fatta è proprio vedere questo connubio di approcci interdisciplinari che si collegano e si intrecciano tra loro, permettendo al lettore di conoscere quasi a 360 gradi il contesto di riferimento.

Come vi dicevo, per ogni luogo descritto e visitato dai protagonisti, vengono proposti alcuni curiosi esperimenti, replicabili anche a casa o in classe con materiale semplice e di recupero, che si collegano a vari aspetti descritti dai viaggiatori.
Ad esempio, un esperimento per simulare i monsoni in India, un sistema per fare una piramide di bolle in Egitto, la proposta della costruzione di una torre di spaghetti per Parigi o i segreti idraulici della metropolitana di New York...



Uno degli aspetti più interessanti del libro è che la scienza viene utilizzata come strumento per descrivere un territorio, la sua storia, le sue condizioni climatiche, le infrastrutture costruite dall'uomo, ecc...
Si passa quindi da attività più riguardanti l'ambiente e la natura, ad altre più legate alla tecnologia, alle invenzioni dell'uomo e ai monumenti, ad altre ancora che raccontano la storia della scienza e la sua evoluzione nel corso dei millenni...insomma: un'esplorazione scientifica davvero elaborata, completa e variegata!


Il libro è adatto dagli 8 anni in su e potrebbe essere un validissimo strumento da utilizzare in classe (anche per una lettura "a puntate" della storia) per appassionare i bambini alla scienza (ma non solo, in questo caso!).

Potrebbe anche essere un originalissimo regalo di Natale per un bambino o ragazzino appassionato di scienza, oppure di viaggi per il mondo!

Davvero, una proposta affascinante, divertente e molto molto ben fatta, che consiglio a tutti voi di acquistare. Un testo sicuramente immancabile per un insegnante di scienze! E non solo...

A questo link trovate la scheda tecnica e le modalità di acquisto del libro.

Stelle natalizie...con i sacchetti di carta!

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Ecco un'altra bella idea per decorazioni geometriche natalizie!
Sono delle stelle realizzate con i sacchetti di carta del pane!



Bellissime e di grande effetto, vero?
E inoltre possono servire per ragionare sulle simmetrie e si possono combinare diverse varianti!

Qui trovate il tutorial per realizzarle.

Facile, divertente e bellissimo, non trovate?
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