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Quali sono le abilità matematiche fondamentali che deve imparare prima di tutto un bambino?

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Ecco un interessantissimo articolo che ho letto e ho tradotto per voi (qui si trova l'originale).
Mi ha particolarmente colpito soprattutto per la domanda iniziale, che mi ha fatto molto riflettere: 
"Quali sono le abilità matematiche fondamentali che deve imparare prima di tutto un bambino?".

Io ci ho pensato un po' e sono rimasta abbastanza colpita dalla risposta che viene data in questo articolo.

Inoltre, Mark Chubb (l'autore), fornisce materiali utili e spiegazioni approfondite riferite a ciò che espone. Questo mi è sembrato estremamente interessante per ripensare al nostro lavoro e per ideare attività utili, pensando al percorso matematico verticale dei nostri alunni. 

Io ho ritrovato con grande soddisfazione molte delle attività che propongo e che qui vengono descritte come utili e necessarie per il percorso matematico dei bambini.



Ecco l'articolo.


“Ultimamente ho trascorso molto tempo osservando studenti che lottano con la matematica, parlando con i loro insegnanti e pensando a come aiutarli. 
Ci sono molti studenti nelle mie scuole che incontrano difficoltà. E parte del mio ruolo sta nell’ideare strategie per aiutare questi studenti. 

Sembra che al centro di questo problema ci sia il bisogno di capire a che punto si trovino i nostri studenti nella loro comprensione, quindi di pensare alle esperienze di cui hanno bisogno per superare le loro difficoltà.
Tuttavia, prima di tutto voglio sottolineare quanto sia difficile per noi sapere da dove iniziare! 

Se faccio un quiz sulle frazioni, posso presumere che i problemi dei miei studenti siano con le frazioni...
Se offro loro un test di moltiplicazione a tempo, posso supporre che i loro problemi siano con la memorizzazione delle tabelline e posso pensare che la pratica continua sia ciò di cui loro hanno bisogno...
Se do loro problemi da risolvere, posso presumere che la loro difficoltà sia con la lettura del testo del problema, o con la traduzione dal testo a un'abilità matematica, o con l'abilità stessa...
Qualunque sia la valutazione che fornisco, se cerco lacune, le troverò!

Quindi da dove partiamo? 
Quali sono le fondamenta su cui si basano i concetti e le abilità che stai affrontando nella tua classe? 
Questa è una domanda che onestamente mi pongo spesso.

Diamo un'occhiata alla seguente citazione. Come riempiresti lo spazio vuoto qui?

“Per diventare un bravo giocatore di cricket, una persona deve prima di tutto padroneggiare le abilità fondamentali, per esempio saper battere, saper lanciare e saper prendere una palla. Allo stesso modo, per fare matematica, un bambino per prima cosa dovrebbe imparare le abilità matematiche di base, come _____________________”.

Davvero, prenditi un minuto per pensarci. 
Scrivi i tuoi pensieri. Secondo te, quali sono le abilità matematiche fondamentali? Perché pensi che lo siano? 
Questo è qualcosa su cui ho molto riflettuto e credo sia necessario continuare a farlo.




Ho chiesto ad alcuni gruppi di insegnanti di compilare questo modulo nel tentativo di aiutarci a considerare le nostre convinzioni su ciò che è importante in matematica. 
Ad essere onesti, molte delle risposte sono state molto riflessive e hanno messo in mostra molti dei concetti e delle competenze importanti che impariamo in matematica. 
Tuttavia, molti insegnanti sono rimasti sorpresi nel leggere l'intero paragrafo (tratto da una spiegazione della discalculia).



  
Ecco la citazione completa:

“Per diventare un bravo giocatore di cricket, una persona deve prima di tutto padroneggiare le abilità fondamentali, per esempio saper battere, saper lanciare e saper prendere una palla. Allo stesso modo, per fare matematica, un bambino per prima cosa dovrebbe imparare le abilità matematiche di base, come la percezione visiva e la memoria visuale.”


È questo che avevi pensato? 
Per molti di noi, probabilmente no. 

Infatti, leggendo questo brano, ero molto curioso di capire cosa intendessero per percezione visiva e memoria visiva. 

Che cosa significa? Quando iniziano a svilupparsi queste abilità? Come possiamo aiutare i ragazzi se queste abilità mancano più avanti?

Pensaci per un minuto. 
Come potresti intendere queste abilità come elementi costitutivi per un successivo apprendimento della matematica? 




Ecco due estratti da Taking Shape che potrebbero aiutare:

Che cosa significa “memoria di lavoro visuo-spaziale”?

La memoria di lavoro visuo-spaziale è l’abilità di mantenere e manipolare informazioni visuo-spaziali nella mente (Baddeley & Hitch, 1974).
In qualche modo, è come una lavagna mentale su cui un individuo mette a fuoco delle immagini usando l’“occhio della mente” e le manipola. Per questo motivo, la memoria di lavoro visuo-spaziale può ricordare un “blocco degli appunti”.
Gli psicologi spesso misurano la memoria di lavoro visuo-spaziale facendo ricordare alle persone una sequenza di immagini presentate in modo casuale. Per esempio, in un’attività ampiamente utilizzata, ai partecipanti vengono presentati alcuni quadrati disposti in maniera disordinata. I quadrati poi iniziano a illuminarsi o cambiare colore, uno dopo l’altro. I partecipanti devono indicare l’esatto ordine in cui i quadrati si illuminano.
In un’altra versione del compito, ai partecipanti viene chiesto di ricordare la sequenza nell’ordine inverso. […]

Quando si entra in una classe di scuola primaria, le abilità di visualizzazione giocano un importante ruolo.
Un’estesa ricerca indica che i bambini con delle buone capacità di visualizzazione sono in grado di avere performance migliori in molte discipline, soprattutto in scienze e matematica.  Tuttavia nelle classi della scuola primaria, mentre i bambini vengono spesso stimolati nelle attività di visualizzazione soprattutto durante l’alfabetizzazione e nelle discipline linguistiche, raramente (se mai lo si fa) vengono spinti a una visualizzazione mirata in matematica.

In una ricerca chiamata Math for Young Children (M4YC), si è lavorato molto sulla visualizzazione in matematica e questo ha portato a ottimi risultati. Gli insegnanti, sperimentando ogni singola attività proposta dalla ricerca, hanno trovato questo approccio davvero efficace per modificare l’atteggiamento dei propri studenti.”

(Estratto da Taking Shape)




La percezione visiva e la memoria visiva vengono utilizzate in queste situazioni:

·     Quando utilizziamo il Subitizing percettivo (vedere una piccola quantità di oggetti e sapere quanti sono senza bisogno di contare)
·      Quando utilizziamo il Subitizing concettuale (la capacità di organizzare o riordinare gli oggetti nella tua mente. Di attivare la subitizzazione percettiva per dare un senso alle immagini che non conosciamo)
·        Quando confrontiamo le dimensioni, le distanze, le quantità degli oggetti ...
·        Quando effettuiamo una composizione e scomposizione di forme (sia 2D che 3D)
·       Quando riconosciamo, costruiamo, copiamo disegni attraverso la simmetria (assiale o di rotazione)
·        Quando riconosciamo e costruiamo rotazioni e riflessioni.
·        Quando costruiamo e riconosciamo oggetti visti da diverse prospettive
·        Quando ci orientiamo, diamo e seguiamo le indicazioni da varie prospettive.
·        Quando visualizziamo figure 3D con reti 2D

Mentre molte di queste attività possono essere piuttosto complicate (se vuoi, puoi fare un rapido test qui), per alcuni dei nostri studenti la percezione visiva e la memoria visiva non sono ancora state sviluppate e hanno bisogno di tempo ed esperienze che li aiutino a maturarle. È fondamentale capire quanto siano importanti per l'apprendimento futuro.  

Se vogliamo che i nostri studenti siano in grado di comporre e scomporre i numeri in modo efficace, abbiamo bisogno di molte opportunità per comporre e scomporre le forme prima! 
Se vogliamo che i nostri studenti comprendano la quantità, dobbiamo assicurarci che tali quantità abbiano un senso visivamente e concettualmente. 
Se vogliamo che gli studenti siano pensatori flessibili, dobbiamo iniziare con argomenti spaziali che permettano di sperimentare la flessibilità visivamente. 
Se vogliamo che gli studenti abbiano successo, non possiamo ignorare quanto importante sia lo sviluppo del ragionamento spaziale!




Nelle nostre scuole abbiamo preso parte della ricerca sul ragionamento spaziale e in particolare dalla meravigliosa risorsa  Taking Shape  che abbiamo messo in atto. 
Sarò felice di condividere presto le nostre scoperte e la nostra ricerca. 
Per ora, dai un'occhiata ad alcuni dei lavori che abbiamo svolto per aiutare i nostri studenti a sviluppare la loro percezione visiva e la memoria visiva.

Giochi di simmetria:




Comporre e scomporre forme:





Collegamento di reti a figure 3D:



Costruire pentamini unici:






E il lavoro in vari gradi continua a supportare tutti i nostri studenti!




Quindi vi lascio con alcune domande:

·        Cosa fai con gli studenti che stanno davvero lottando con la loro matematica? Hai considerato la discalculia e la ricerca dietro di essa?
·        Come potresti incorporare compiti/problemi di ragionamento spaziale per tutti gli studenti con maggiore regolarità?
·        Dove nel tuo curriculum ci si aspetta che gli studenti siano in grado di dare un senso alle cose visivamente? (Potrebbe esserci molto di più qui di quello che vediamo a prima vista)
·        In che modo questo lavoro si riferisce al nostro uso di manipolatori, modelli visivi e altre rappresentazioni?
·        Cosa facciamo quando notiamo che gli studenti che hanno problemi di percezione visiva e memoria visiva oltre ciò che è tipico?
·        Se trascorriamo più tempo fin dai primi anni di scuola a sviluppare  la memoria visiva e la percezione visiva dei nostri bambini, un minor numero di loro dovrà…lottare più tardi?”



Corso di Formazione "A caccia di problemi" a Gatteo (FC)

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Venerdì e sabato ho tenuto all'Istituto Comprensivo di Gatteo (FC) il corso di formazione in Didattica della Matematica "A caccia di...piccoli e grandi problemi!" con un gruppo di insegnanti della scuola primaria particolarmente motivato e interessato. 


In questo video vi mostro le immagini del corso e una breve descrizione delle attività svolte.

E' stato un weekend intenso, ma molto arricchente, per le interessanti riflessioni emerse e i materiali prodotti.

Grazie a tutte le insegnanti presenti per la calda accoglienza e la partecipazione!




La sfida di MARZO del MATECALENDARIO 2019 - La torta della nonna

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Ed eccoci finalmente alla sfida di MARZO del Matecalendario 2019!!!
La nonna Gertrude ha fatto una torta...ma ora ha un bel problema da risolvere!!!



Nel video trovate il problema (raccontato direttamente dalla nonna!) e alcune indicazioni didattiche e metodologiche per affrontare questa sfida con i vostri bambini.
i in classe e per approfondire la discussione matematica. 
Inoltre si possono trovare alcune delle SOLUZIONI possibili al problema.



Lasciate che sia proprio nonna Gertrude a raccontare la storia ai vostri bambini!!!
Se volete mostrare direttamente ai bambini il problema, qui sotto trovate il video in versione ridotta, adatto alla proiezione in classe, solo con il racconto della nonna.



Come ogni mese, buon divertimento!
E buone sfide matematiche in classe in compagnia di nonna Gertrude e dei suoi simpatici nipotini!!!


P.S. di questo problema ne avevo anche già parlato qui.

Un libro innovativo e utile: APPRENDISTI CODER

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Per tutti gli appassionati di tecnologia e programmazione (sia bambini che adulti insegnanti!) ecco un libro davvero innovativo e utile: APPRENDISTI CODER!


E' un nuovo testo edito da Editoriale Scienza, che propone un "mini corso" di coding e programmazione attraverso alcune divertenti attività presenti tra le pagine.


Innanzitutto spiega chi è un "coder" e che attività svolge (tutte attività che nel mondo d'oggi sono necessarie e ormai indispensabili), poi spiega in modo chiaro che cosa significa programmare, partendo da attività semplici e concrete e da nozioni di base per il linguaggio di programmazione.

Successivamente il libro propone attività guidate per l'utilizzo di Scratch (scaricabile gratuitamente), al fine di insegnare ai bambini le principali funzioni, in maniera graduale e sempre finalizzata a uno scopo particolare e comprensibile.

Il libro rimanda ad alcune risorse scaricabili che permettono di realizzare in maniera diretta e immediata le attività descritte sul libro. 

In modo semplice e divertente dà le basi per imparare a programmare e suggerisce alcuni segreti per utilizzare la tecnologia con lo scopo di semplificare, migliorare o rendere più creativa la nostra vita!

All'interno del libro si possono trovare anche dei poster (che possono essere appesi in classe), dei modellini da costruire e degli adesivi e carte utili per i giochi o le attività spiegate nelle pagine.
Davvero ben costruito e progettato e con una grafica coinvolgente. Mi è sembrato davvero un libro utile e ben fatto.

Può essere regalato direttamente ai bambini (che passo dopo passo si appassioneranno alle attività di programmazione) o utilizzato da noi insegnanti come semplice "guida" per il lavoro in classe. Le stesse attività possono infatti essere riproposte in un laboratorio settimanale di tecnologia, supportate anche da strumenti come computer o tablet, per osservare immediatamente l'effetto delle proprie azioni e programmazioni.
Ho trovato tantissime idee e spunti per il lavoro in classe.

Qui trovate la scheda del libro e i riferimenti per acquistarlo: https://www.editorialescienza.it/it/libro/apprendisti-coder-coding-per-bambini.htm 

E' davvero un ottimo testo e ve lo consiglio!

Perchè l'incognita si chiama x?

Uova di Pasqua...e tabelline!

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Ecco una bella attività che si può proporre nel periodo pasquale. 
Noi l'abbiamo realizzata l'anno scorso in classe seconda (nulla vieta di proporla anche in classi successive o con modalità differenti).

Arrivando a scuola, i bambini hanno trovato questa gradita sorpresa! Degli ovetti colorati con scritte tutte le tabelline (nella parte superiore) e i relativi risultati (nella parte inferiore).

Per gli interessati: questi bellissimi e super colorati ovetti sono stati acquistati a questo link: https://amzn.to/2qbwSZA - Per l'intero lavoro e per avere a disposizione abbastanza uova, ho dovuto acquistare 2 scatole!




C’è stato però un problema...gli ovetti pasquali durante il viaggio fino alla nostra classe sono caduti, rompendosi a metà... 
E chi ha rimesso insieme le due parti deve averlo fatto a caso, non curandosi delle operazioni!!!
Quindi toccava a loro rimettere a posto gli ovetti, ritrovando le coppie corrette: tabellina-risultato.


E fin qui nulla di particolarmente strano. Un bel gioco di tabelline...
...ma...c’è un ma! 


Ed è il fatto che...noi non le conoscevamo ancora tutte le tabelline! 
Ne avevamo viste e affrontare solo alcune fino ad allora...

Quindi...come fare a scoprire i risultati corretti delle tabelline ancora non conosciute??? Ad esempio, 8x9??? 

I bambini, non spaventati affatto da questa richiesta, hanno così proposto le loro diverse strategie per risolvere questo problema (era a tutti gli effetti un problema e non un semplice esercizio di memoria, in questo caso).

Hanno detto che:

  • per scoprire il risultato di una tabellina non conosciuta si poteva ripetere l’addizione di un numero per tante volte quante ne venivano indicate dalla moltiplicazione, ad esempio: 7x6=7+7+7+7+7+7
  • allo stesso modo, si poteva trascrivere su un foglietto una successione che partiva da 0 e aveva come regola, ad esempio, “+6”: 0, 6, 12, 18, 24, 30, 36, ...
  • oppure si poteva arrivare ai risultati, sempre attraverso un’addizione ripetuta, ricordando le strategie di calcolo veloce che ormai usiamo da un po’ di tempo: per esempio per fare “+9” si può fare “+10 -1” o per fare “+8” “+10 -2”
  • si poteva anche usare la griglia dei numeri 0-99 per aiutarsi nelle successioni o nei conteggi
  • oppure hanno suggerito di disegnare i pallini organizzati in righe e colonne (come i numeri rettangolari di Pitagora!) e poi contarli per sapere quanti erano 
  • infine hanno detto che alcuni risultati, anche senza aver conosciuto la tabellina, li potevano già conoscere “ribaltando” la moltiplicazione (applicando la commutativa): ad esempio 8x3 è come 3x8 ed è facile da svolgere quindi...il suo risultato lo conoscevamo già!
Insomma, diverse strategie per arrivare ai risultati sconosciuti ragionando, senza farsi scoraggiare, ma trovando soluzioni pratiche a un problema concreto!

Dunque un gioco di tabelline...senza sapere a memoria le tabelline! 
Interessante! 

Ho poi organizzato i bambini in piccoli gruppi e a ciascuno ho consegnato un po’ di ovetti in disordine.

Loro dovevano smontarli e trovare il risultato corretto delle loro diverse tabelline. Se tabellina e risultato erano tra i loro pezzi, tutto ok! Altrimenti dovevano scambiarli tra i gruppi.

Per lo scambio (per evitare una confusione incredibile) facevo alzare la mano a ciascun gruppo chiedendo: “Che cosa vi serve?” e i bambini dovevano dichiarare il numero-risultato che stavano cercando. Chi degli altri gruppi lo aveva lo portava al gruppo.





















Generalmente i gruppi sono riusciti a trovare i risultati corretti delle tabelline, anche quelle sconosciute, applicando le strategie. 
Nel caso un gruppo non fosse in grado di trovare il risultato, io facevo leggere la tabellina a voce alta e stimolavo i compagni a proporre una strategia adatta a scoprire il numero giusto, certe volte guidando i ragionamenti, altre facendo guidare il procedimento a un compagno.

Poi le uova correttamente montate venivano riposte in una scatola. 
Sono rimaste a disposizione per il gioco libero negli intervalli.




Ah, nelle tabelline non c’erano “doppioni”: 3x5 e 5x3 ormai dai bambini sono considerati identici, quindi sono stati riportati una volta sola e non due, per limitare il numero di uova.

In generale, un bel problema da risolvere.

Questo è sicuramente un gioco già visto e il suo scopo normalmente è quello di aiutare i bambini a memorizzare i prodotti in fretta.
Ma visto che noi non abbiamo nessuna fretta e non vogliamo inutili ansie, ancora prima di studiarle a memoria abbiamo voluto scoprire i loro “segreti” per trovare i risultati corretti di ogni tabellina, nel caso in cui la memoria in futuro voglia giocarci qualche scherzetto!

Una rivisitazione di un gioco “classico”, che ci ha fatto ragionare e trovare strategie e soluzioni a un vero e proprio problema. Un bello stimolo, che suggerisco! 

Festa della Matematica 2019 - MATEMATICA...FAVOLOSA!

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Ed ecco finalmente il racconto della nostra Festa della Matematica 2019, tenutasi il 14 marzo (in occasione del Pi Day) all'Istituto Comprensivo di Uggiate Trevano (CO).
I tre plessi della scuola primaria, coordinati, hanno realizzato tanti laboratori tematici per divertire e far comprendere nuovi concetti matematici ai bambini, attraverso modalità di lavoro stimolanti e motivanti.

Il nostro Istituto Comprensivo ha una tradizione nella celebrazione di questa Festa. Siamo ormai arrivati alla quinta edizione!!!
Ogni anno viene scelto un TEMA che accomuni tutti i laboratori e che porti alla realizzazione di attività differenti, ma legate in qualche modo tra loro.

Quest'anno il titolo della nostra Festa della Matematica era:

TI RAC...CONTO UNA STORIA! 
LA MATEMATICA DI FIABE E FAVOLE!



Il tema, molto curioso, è partito dalla narrazione di classiche fiabe e favole della tradizione per ideare attività e laboratori matematici inerenti ciascuna storia, che potessero approfondire le tematiche affrontate in ogni classe, attraverso modalità di lavoro innovative e laboratoriali.




Una festa "interdisciplinare" a tutti gli effetti, insomma! Che ha legato principalmente la matematica all'italiano, ma non solo...anche all'arte, alla musica, alla tecnologia, alle scienze, alla storia, all'educazione motoria, ...


Ad ogni classe (intesa come singola sezione...o quasi!) è stata assegnata una specifica fiaba o favola.
Gli insegnanti hanno prima di tutto letto o fatto conoscere la storia ai bambini attraverso delle attività di lettura, comprensione, ascolto, visione di video, drammatizzazione, ecc...
La conoscenza della storia è avvenuta le settimane precedenti al 14 marzo, in modo che i bambini potessero a tutti gli effetti entrare nel contesto e "vivere" il momento con consapevolezza.


Inoltre, ciascuna classe ha preparato un artefatto che permettesse di "raccontare" la fiaba a chi ancora non la conoscesse. Questo è stato fatto soprattutto in previsione dell'arrivo delle famiglie che (anche questo, come ormai è tradizione!) ogni anno attendono il 14 marzo per potersi recare a scuola nel pomeriggio assieme ai figli e visitare i diversi laboratori.
Ogni classe ha quindi scelto una modalità per "raccontare" la storia: c'è chi ha costruito un "libro" con brevi frasi e immagini, c'è chi ha composto un cartellone con i disegni, c'è chi ha usato i fumetti, c'è chi ha realizzato un video illustrativo, c'è chi si è affidato a delle sequenze narrative riscritte dai bambini...
Insomma, le modalità erano differenti, ma ciascuna ha permesso ai bambini di rielaborare la storia in modo personale, comprendendola nel modo adeguato.
Per la realizzazione di questi artefatti, è stato necessario un lavoro coordinato con diverse discipline.

A ciascuna fiaba o favola è stato poi associato un laboratorio matematico. E questa è stata la fase decisamente più creativa e divertente!

I laboratori matematici sono stati svolti quasi tutti nella giornata del 14 marzo o nelle giornate appena precedenti (c'è chi, come me, ha dedicato tutta la settimana ai laboratori matematici!).

Ora passerò in rassegna ciascun laboratorio per spiegarvi, in breve, quali attività sono state realizzate e come si è potuto connettere con la fiaba o favola associata.




1- LA LEPRE E LA TARTARUGA

Questo era il laboratorio delle classi prime.
Nella storia, la lepre e la tartaruga si sfidano in una gara di corsa e alla fine la tenacia e il coraggio della tartaruga vengono premiati.

In questo laboratorio i bambini di classe prima dovevano sfidarsi in vari giochi, che avevano come protagonisti i due animali:
  • il gioco dell'oca (anzi...della lepre e della tartaruga!) fino a 20 con addizioni e sottrazioni: con un dado classico e un altro su cui erano rappresentati + e - i bambini dovevano spostarsi su un tabellone di 20 caselle. Inutile dirlo...i protagonisti del gioco erano gli stessi bambini o delle pedine su cui erano rappresentate la lepre e la tartaruga durante la loro corsa alla meta!













  • il gioco del tris: con le pedine che rappresentavano la lepre e la tartaruga i bambini si dovevano sfidare in questo classicissimo gioco di astuzia;





  • il gioco dei dadi: i bambini dovevano confrontare i punteggi di due dadi, giocando a coppie, quindi dovevano sommare e confrontare;


  • il coding: su una griglia costruita a terra con lo scotch i bambini dovevano eseguire dei percorsi per arrivare primi a prendere una carota! Un compagno da fuori doveva dare i comandi corretti per muoversi...e c'erano anche degli ostacoli da cui stare alla larga! Lepre e Tartaruga dovevano essere veloci e astute per arrivare per prime alla carota!












2- HANSEL E GRETEL

Questo era uno dei laboratori delle classi seconde.
In questa fiaba si parla della casetta di marzapane e della strega cattiva che vuole mangiarsi i due fratellini.

Nel laboratorio sono state realizzate tre divertenti attività:
  • con caramelle gommose e stuzzicadenti o varie scatole di dolci i bambini dovevano cercare di costruire la casetta di marzapane...davvero divertente!




  • la casetta poteva anche essere costruita con altri materiali (costruzioni in legno, regoli, blocchi logici, lego, ...) oppure con l'utilizzo di un software su computer;







  • un'altra attività divertentissima svolta dai bimbi è stata quella della stima: i bambini dovevano provare a stimare il peso di un compagno (che doveva essere "mangiato dalla strega"...ovviamente in forma super ridicola e divertente!), per avvicinarsi il più possibile al valore corretto. Poi il compagno andava effettivamente a pesarsi sulla bilancia e si vedeva chi era arrivato più vicino al peso giusto.





3- LA CICALA E LA FORMICA

Anche questo era un laboratorio delle classi seconde.
In questa favola, la cicala passa l'estate al sole nell'ozio, mentre la formica suda e accumula provviste per l'inverno.

Il laboratorio prevedeva queste due attività:
  • in diversi contenitori trasparenti erano stati inseriti vari tipi di "semi": fagioli, pastina, tappi, ecc... cioè le provviste accumulate dalla formica. I bambini dovevano provare a dare una stima della quantità di oggetti contenuta. Si potevano effettuare dei conteggi parziali per correggere la propria stima;


  • in un secondo momento, i bambini potevano estrarre il materiale contenuto in ciascun contenitore e trovare un modo per effettuare il conteggio velocemente: potevano fare dei raggruppamenti oppure degli schieramenti o costruire numeri rettangoli, quadrati o triangolari. Il laboratorio è quindi stato un modo per ragionare sulle tecniche veloci di calcolo o conteggio e sulle proprietà dei numeri figurati.






4- JACK E IL FAGIOLO MAGICO

Questo era il terzo ed ultimo laboratorio delle classi seconde.
In questa fiaba, la pianta di fagiolo piantata da Jack si sviluppa molto rapidamente e cresce a dismisura!
I bambini hanno potuto osservare questo fenomeno anche con l'esperienza della semina: la pianta di fagiolo infatti a un certo punto sembra "esplodere" e crescere fin dove può senza sosta!



Per mostrare la "potenza" della pianta di fagiolo, i bambini hanno svolto l'attività dell'"Albero del doppio", che vi avevo già raccontato.
Attraverso prima il disegno e poi l'utilizzo di cannucce e connettori, i bambini hanno potuto costruire il concetto di "doppio" in modo pratico e tangibile, scoprendo come si fa in fretta ad arrivare a quantità enormi!

 




5- CAPPUCCETTO ROSSO

Ed ecco finalmente i tre laboratori delle classi terze, che ho avuto il piacere di gestire assieme alle mie colleghe. Le nostre tre classi terze hanno lavorato a tutti e tre i laboratori (e alle fiabe a noi assegnate) in momenti diversi, condividendo le storie e le attività.
Prima tra le tre storie che abbiamo affrontato è stata la classicissima Cappuccetto Rosso.

Con la collega di italiano e inglese abbiamo realizzato un bellissimo libro interattivo e  illustrato e un divertentissimo video, che vi invito a guardare.
Abbiamo creato due versioni del video: una in italiano e l'altra in inglese (solo per i dialoghi dei personaggi), dato che la storia è stata letta dai bambini in entrambe le lingue.






Questo è il video della versione in italiano:


E questo della versione in inglese:


Inoltre, con l'aiuto di un papà falegname, abbiamo ricreato all'interno dell'aula dei linguaggi un ambiente simile a un bosco, con tutti i personaggi della storia in formato "gigante"!










Le attività che abbiamo realizzato nel nostro laboratorio dedicato a Cappuccetto Rosso sono state cinque, con 5 diverse postazioni:
  • percorsi nel bosco: i bambini, utilizzando le testoline dei personaggi della storia o buste trasparenti e pennarelli cancellabili, dovevano risolvere speciali labirinti e percorsi;


  • gli animali del bosco con gli origami: utilizzando i fogli origami e seguendo alcuni tutorial semplicissimi, i bambini dovevano autonomamente costruire alcuni animali origami, osservando con attenzione le istruzioni e decorando poi l'animale con la matita; la tecnica dell'origami i bambini la conoscevano fin dalla classe prima;











  • gli animali del bosco con il tangram: anche in questo caso, seguendo un semplice tutorial, i bambini dovevano utilizzare i pezzi del tangram per costruire alcuni animali del bosco...oppure inventarne loro di nuovi!








  • gli animali con i pentamini: i bambini dovevano riempire le figure di alcuni animali con i 12 pentamini!





  • gli animali con le ombre cinesi: tra gli "alberi" del bosco, un telo e una lampada fornivano lo spazio perfetto per permettere ai bambini di creare delle ombre con le loro manine. Alcuni esempi mostravano come fare per creare alcuni animali con le ombre cinesi. I bambini dovevano imitare i gesti e le posizioni delle mani e poi dovevano scegliere la distanza dal telo e dalla lampada per mostrare l'effetto desiderato.











6- BIANCANEVE E I SETTE NANI

Anche questo è stato uno dei nostri laboratori di classe terza!
E qui il vero e indiscusso protagonista matematico del laboratorio è stato lo SPECCHIO DELLE MIE BRAME!!!

Un grande specchio decorativo era infatti fissato vicino alla porta dell'aula delle Scienze!




I bambini hanno trovato nell'aula tantissimi specchi, con varie attività guidate da svolgere...tutte divertentissime! 
Gli specchi erano quasi tutti di plastica (tranne quelli grandi), alcuni addirittura flessibili.
In più, nascosti per l'aula, c'erano Biancaneve e i sette simpatici e curiosi nanetti!









Ve le elenco brevemente:
  • trova la simmetria: osservando con gli specchi alcune immagini i bambini dovevano individuare la posizione in cui mettere lo specchio per osservare la simmetria (e cioè rivedere ancora la figura tutta intera). Lo specchio segnalava dove trovare l'asse di simmetria;



  • simmetria nelle scritte e nei disegni: i bambini dovevano disegnare figure simmetriche, oppure trovare la simmetria in lettere dell'alfabeto, simboli di punteggiatura e cifre;


  • figure a metà: i bambini su un foglietto dovevano disegnare figure divise a metà e poi, aiutandosi con uno specchio, dovevano ricostruirle interamente;





  • figure a...un quarto: questa volta i bambini, sull'angolo retto di un foglietto, dovevano disegnare solo un quarto di figura che tra gli specchi sarebbe diventata intera. Dovevano quindi costruire figure con almeno due assi di simmetria. Per rivedere le figure intere serviva però la "macchina di specchi incidenti": due specchietti legati su un lato con lo scotch;





  • macchina di specchi e figure: i bambini usando la macchina di specchi, degli angoli precisi su cui appoggiare gli specchi e delle figurine pronte dovevano osservare che cosa accadeva se inserivano le figure e in cosa esse si trasformavano;






  • Macchina di specchi e immagini o disegni: i bambini dovevano usare la macchina di specchi incidenti per osservare immagini con più assi di simmetria oppure per creare immagini, disegni o mandala simmetrici;
 









  • caleidoscopio: i bambini potevano esplorare che cosa accadeva in un caleidoscopio, sia "chiuso" che aperto;



  • le camere di specchi: i bambini potevano inserire oggetti, forme geometriche o disegni in diverse camere di specchi, con forme differenti e osservare che cosa accadeva al loro interno;














  • l'infinito tra gli specchi: due specchi paralleli permettevano ai bambini di "osservare l'infinito" mettendo tra di essi la testa;




  • un grande specchio: uno specchio formato gigante era appeso alla libreria e permetteva ai bambini di esplorare la simmetria del loro corpo intero e di creare simpatici effetti speciali sfruttando la capacità di riflettere metà della propria figura. Sono venute fuori idee davvero divertenti!









  • lo specchio deformabile: uno specchio lungo e flessibile permetteva ai bambini di osservare i fenomeni che potevano accadere deformando lo specchio in modi diversi: divertentissimo!






  • le divertenti simmetrie del viso: utilizzando un tablet e l'app Facial Symmetry Pro i bambini potevano fotografare il loro viso e vedere che cosa accadeva se veniva riflessa la metà del viso di sinistra oppure quella di destra. L'effetto era stupefacente perché le due metà sembravano formare due visi differenti! Inutile dire che questa è stata una delle attività preferite dai bambini.






Questo laboratorio (sarà anche per gli strumenti in esso contenuti e per la varietà delle attività che in esso si potevano svolgere) è stato uno dei più apprezzati e frequentati.



Anche per quanto riguarda la fiaba di Biancaneve, i bambini di classe terza hanno realizzato un piccolo libro illustrato e hanno narrato la storia sul quaderno di italiano.

Inoltre hanno realizzato questo semplicissimo video che vi mostro:





7- ALADINO E LE FIABE DELLE MILLE E UNA NOTTE

Ultimo laboratorio delle nostre terze era quello di Aladino.

L'aula in cui è stato allestito il laboratorio (Aula delle Discipline) è stata prima di tutto addobbata con stoffe e tappeti che ricordassero l'oriente.







Nel laboratorio erano presenti quattro postazioni:
  • gli enigmi del genio della lampada: indovinelli, enigmi e problemi logici erano a disposizione dei bambini accanto alla lampada del genio. Solo chi fosse riuscito a risolverli e a strofinare la lampada avrebbe potuto chiedere al genio di esaudire i suoi desideri...



  • il tappeto volante: meravigliose decorazioni arabe (anche chiamate Azulejos) erano a disposizione dei bambini per essere colorate e decorate secondo un ritmo e una simmetria...proprio come nei più sontuosi palazzi arabi;






  • un meraviglioso pavimento: con le piastrelle di legno colorate i bambini avrebbero dovuto comporre un pavimento a mosaico sullo stile di quelli arabi, scegliendo accuratamente le composizioni;






  • un mandala da costruire: utilizzando delle piastrelle particolari e un supporto quadrato i bambini dovevano costruire un mandala simmetrico, incastrando tra loro le diverse forme.





8- I TRE PORCELLINI

Passiamo ai laboratori delle classi quarte.
La loro prima fiaba è stata quella dei tre porcellini. Nella storia i tre fratellini costruiscono case diverse e il lupo, che vuole mangiarseli, soffia via una dopo l'altra le loro case, tranne quella di mattoni, che resiste al vento più forte!



Il laboratorio era molto divertente e consisteva in due diverse attività:
  • usando vari materiali (carta, cartone, legno, plastica, stuzzicadenti e pongo, ecc...) i bambini dovevano costruire varie casette, con le tecniche che preferivano. Per vedere se la costruzione era stabile, essa alla fine doveva essere sottoposta al "soffio del lupo": ventilatori e phon soffiavano sulle costruzioni, che dovevano tenere e non crollare tragicamente!








  • con la carta quadrettata e i regoli i bambini dovevano progettare e costruire il perimetro delle casette dei porcellini, calcolando bene lo spazio interno e usando i mattoncini per formare i muri.




9- RAPERONZOLO

Ecco un altro laboratorio delle classi quarte.
La bella Raperonzolo, chiusa nella torre del castello, si fa raggiungere dal suo bel principe gettando giù dalla torre la sua lunga treccia...


Anche i bambini hanno potuto lavorare con trecce...nodi...e allacciature, per scoprire i segreti degli intrecci!
C'era chi creava una treccia con i nastri e doveva calcolare quanto nastro serviva per fare una treccia lunga una misura precisa.
C'era chi provava vari modi per infilare le stringhe alle scarpe e scopriva diverse allacciature.
C'era chi provava a fare nodi di vario tipo...






Insomma: un intreccio unico...di fettuccine e di cervelli!


10- ALI' BABA' E I QUARANTA LADRONI

Ultimo laboratorio delle classi quarte.
In questo laboratorio si poteva entrare solo...attraverso una grande caverna! E all'ingresso era richiesta la parola d'ordine: "APRITI, SESAMO!"










Parlando di parole d'ordine, segreti per aprire porte e trovare tesori, questo laboratorio matematico non poteva che parlare di...messaggi in codice e crittografia!

Erano presenti varie postazioni che presentavano diversi giochi:
  • il gioco di Master Mind: per indovinare la combinazione corretta di colori;




  • l'alfabeto Morse: per scrivere messaggi in codice;

  • giochi di combinazione o logica (come sudoku o rebus) per allenare il cervello a trovare le diverse combinazioni e a scoprire le parole nascoste.





11- ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Questo era un laboratorio delle classi quinte.
Nel magico mondo di Alice accadevano cose strambe e assai bizzarre...


Così come in questo laboratorio matematico...in cui i ragazzi si sono cimentati nella costruzione e nell'osservazione di illusioni ottiche.

C'erano immagini di ogni tipo che i ragazzi hanno ricercato e osservato.





Tra le più curiose c'era:
  • la stanza di Ames che i bambini hanno costruito in 3D e dalla quale si poteva osservare una cosa stranissima: due oggetti uguali sembravano in realtà uno grande e uno piccolo!







  • il triangolo di Penrose, anche questo ricostruito in 3D dai bambini...che dal vivo  e osservato da una particolare angolazione dava proprio l'effetto del celebre disegno bidimensionale!




12- CENERENTOLA

L'ultimo laboratorio delle classi quinte era quello di Cenerentola.
La bella Cenerentola chiede aiuto alla Fatina per avere un vestito meraviglioso per recarsi al gran ballo. Una volta a palazzo, il principe la vede e vuole ballare assieme a lei. I due volteggiano per la sala tra una giravolta e un inchino, lasciando tutti gli invitati a bocca aperta!


Proprio per questo motivo, questo laboratorio era strutturato in tre diverse postazioni:

  • le combinazioni per il vestito di Cenerentola: i bambini dovevano costruire da soli dei cubi a sei facce e su ogni faccia disegnare un diverso particolare del vestito. Un cubo era dedicato alle scarpe, l'altro alle gonne, l'altro ancora alle camicette e l'ultimo ai diademi. Scegliendo dai dadi le combinazioni di questi 4 elementi (che i bambini avevano appositamente progettato e disegnato) si poteva decidere come vestire Cenerentola per il gran ballo. E ci si poteva chiedere, alla fine, quante combinazioni diverse è possibile formare???







  • rotazioni sulla pista da ballo: i bambini hanno scoperto come costruire e disegnare rotazioni di figure geometriche attraverso particolari strumenti da utilizzare, ispirandosi alle piroette compiute da Cenerentola e il principe durante le danze!







  • girare...come una trottola: osservando il "comportamento" di alcune trottole su cui erano state disegnate figure geometriche, i bambini dovevano provare a ideare nuove immagini da far ruotare su uno stuzzicadenti o una matita e osservare l'effetto delle loro rappresentazioni durante la rotazione.





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Questi 12 laboratori sono stati coordinati, ma realizzati dalle insegnanti in autonomia, secondo le idee e le proposte che emergevano, legate anche (e soprattutto) agli argomenti che in questo periodo i bambini delle varie classi stanno affrontando.

Durante le prime ore della mattinata, tutte le classi hanno realizzato i loro laboratori e alcune di loro li hanno "scambiati" con le altre sezioni, in modo da farne provare più di uno a tutti.

All'intervallo, come da tradizione, l'Associazione dei genitori del nostro paese ha offerto ad ogni classe una golosissima torta con il classico Pi Greco in evidenza!
Quest'anno una splendida torta alla Nutella!!! I bambini entusiasti hanno apprezzato la merenda e hanno accolto con gioia l'occasione di festa!










Inoltre, alle ore 11, ciascuna classe ha organizzato le premiazioni dei giochi Matematici d'Istituto.
Da qualche anno, infatti, una commissione di insegnanti si riunisce per scegliere una prova da somministrare a tutte le classi su un argomento matematico a scelta. Le prove vengono affrontate dai bambini a squadre e sono solitamente attività di ragionamento o che prevedono abilità anche pratiche per essere risolte (prendono spunto dai problemi di Quaderno a Quadretti o alle prove del Rally Matematico Transalpino).

Il 28 febbraio tutte le classi delle scuole primarie dell'Istituto hanno partecipato ai giochi matematici e così il 14 marzo abbiamo decretato i vincitori.
Per le classi prima, seconda e terza, i vincitori sono stati "premiati" in classe dalle loro insegnanti. Per quanto riguarda invece la quarta e la quinta, per dare un segnale di "ufficialità" si fanno di solito delle premiazioni in palestra con il Dirigente Scolastico e assegnando ai vincitori e ai bambini che hanno realizzato una bella prova un attestato e un piccolo premio simbolico. 





Infine, nel pomeriggio, la scuola è stata aperta alle famiglie per permettere loro di vedere i laboratori e di giocare e sfidarsi alle diverse attività proposte.
Ormai è una tradizione l'apertura pomeridiana alle famiglie ed è sempre molto apprezzata.

































I bambini assieme a genitori, fratelli e nonni hanno potuto così divertirsi nei diversi laboratori, dimostrando che la Matematica è una disciplina stimolante, aggregante e soprattutto divertente! Che si può affrontare con gioia e interesse, tutti assieme e senza paura!

Come ogni anno, un ringraziamento speciale va a tutti i colleghi per il grande impegno e la voglia di mettersi sempre in gioco!

E' stata una grande festa anche quest'anno, che ha coinvolto diversi ambiti del sapere e ha saputo come sempre stupire e divertire tutti, bambini e adulti!




W la Festa della Matematica e W l'entusiasmo che riesce sempre a creare!!! 👍🎉😃💕

Ci vediamo all'edizione dell'anno prossimo!!! 



Una bella riflessione...

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“Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti.
Non ne azzeccano una, se non si sentono liberi di sbagliare.
Non ti danno niente, niente più dei compiti fatti e delle paginette studiate a memoria, se vedono che tu fai lo stesso.
Se non ci metti niente di più del sederti lì e fare quanto basta.
Non si accendono, se ti vedono spento.
Non fanno domande, se tu hai smesso di fartene.
Non leggono, se davanti gli metti solo dei libri.
Non aprono, se prima non bussi.
Non diventano grandi, se li tratti come bambini.
Perché quello che dici vale, sì; quello che fai vale, sì: ma soprattutto vale quello che sei.
Ecco perché non imparano niente, se te lo leggono in faccia, che sei lì solo per insegnare.”
(Enrico Galiano)



Il problema dei problemi

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Ecco un articolo davvero molto utile e interessante che ci aiuta a riflettere sul modo in cui proponiamo i problemi matematici ai bambini e sugli errori e difficoltà che involontariamente passiamo ai nostri alunni attraverso le nostre proposte.

Lettura consigliatissima!


La sfida di APRILE del MATECALENDARIO 2019 - Rompiamo...le uova!

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Pronti a rompere...le uova???
Pronti per la sfida del Matecalendario di Aprile???


Ecco il video con le soluzioni e un'idea per la proposta dell'attività in classe!
Il puzzle-uovo rotto è una divertente dissezione geometrica, simile al tangram o a tanti altri puzzle costituiti da forme geometriche da unire tra loro.



Questa dissezione può formare un semplice e simmetrico uovo, ma anche tante simpatiche paperelle, galline, pulcini e coniglietti! 
Insomma: il gioco matematico PERFETTO per festeggiare la Pasqua!!!


Io proporrò la sfida nei prossimi giorni partendo da una caccia ai pezzi dell'uovo in giardino! Voi come la farete???
Raccontateci come ricostruirete le vostre uova scrivendo nei commenti o inviandoci un messaggio con le vostre immagini!


E condividete le soluzioni innovative e differenti che troverete con i vostri bambini!!!


Giochi matematici per la LIM

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Vi segnalo questo interessante appuntamento di formazioni presso l'Università Bicocca di Milano che si terrà venerdì 17 maggio 2019 dalle 14 alle 18.

La Prof.ssa Marina Cazzola vi parlerà di GIOCHI MATEMATICI CON LA LIM e illustrerà modalità e strategie per utilizzare in classe i giochi matematici di cui già vi avevo parlato.
Ecco la descrizione del corso e la locandina.

“A scuola non si viene per giocare!”
O forse sì! Giochi e sfide possono essere utili strategie didattiche per coinvolgere anche i piu piccoli in compiti noiosi come possono essere la pratica con le strategie di calcolo o lo studio delle tabelline. Gli strumenti multimediali possono permettere lo sviluppo delle competenze spaziali e dell’esplorazione delle proprieta delle figure geometriche.
Questo seminario si propone di illustrare le potenzialita di alcuni giochi matematici e mostrare ai partecipanti come selezionare e utilizzare gli esempi proposti (che possono essere visionati liberamente da questa pagina: http://wims.matapp.unimib.it/giochimat.html) per costruire esperienze di apprendimento significative per i propri allievi e allo stesso tempo monitorarne il lavoro.
Questo seminario di 4 ore sara seguito nel prossimo anno scolastico da un ulteriore modulo di approfondimento.

Docente: Marina Cazzola
Quando: 17 maggio 2019
Durata: 4 ore (dalle 14:00 alle 18:00)
Dove: Universita di Milano-Bicocca 
Costo: 20 Euro (utilizzando eventualmente la carta del docente)
Come: Iscrivendosi tramite la piattaforma SOFIA del Ministero della Pubblica Istruzione http://www.istruzione.it/pdgf Codice iniziativa 29823
Per informazioni:http://wims.matapp.unimib.it/giochimat.html oppure scrivere a marina.cazzola@unimib.it

Le iscrizioni sono aperte fino al 13 maggio 2019.
Numero minimo di partecipanti: 25.


Corso di formazione in Didattica dell'Astronomia

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Lo scorso weekend all'I.C. Ciscato di Malo (VI) ho condotto un Corso di Formazione davvero particolare, ma molto molto interessante e ricco di stimoli: un corso sulla DIDATTICA DELL'ASTRONOMIA!



Solitamente propongo Corsi più orientati alla Matematica, ma l'Astronomia è anch'essa molto legata a questa disciplina e in più è una branca della Scienza davvero affascinante! Quindi può essere estremamente stimolante proporre esperienze matematiche anche legate agli argomenti astronomici, che appassionano i bambini in modo unico!

Da anni sono astrofila e appassionata di Astronomia. Con i bambini ho realizzato numerose esperienze in questo campo e, dai tempi dell'Università, ho approfondito i miei studi per comprendere e rendere fruibili ai bambini concetti astronomici interessanti e misteriosi, anche complessi, ma sempre riportati alla pratica attraverso modelli e strumenti concreti per la loro indagine e comprensione.

Attraverso questo corso ho condotto gli insegnanti alla scoperta dei principali eventi astronomici (molti dei quali purtroppo sono maltrattati da libri, siti, stampa e senso comune!) e li ho aiutati a costruire esperienze concrete, pratiche e giocose per spiegare e rielaborare ciò che succede nell'Universo. Oltre ad essere coinvolti in attività, osservazioni e giochi, gli insegnanti hanno potuto costruire in prima persona strumenti e materiali da riproporre ai bambini per aiutarli a costruire le loro conoscenze rispetto a questa tematica in modo corretto, chiaro e semplice (ma non semplicistico!).

Tutti i corsisti (insegnanti di scuola primaria e secondaria) hanno partecipato attivamente con grande entusiasmo e sono stati coinvolti nelle attività sia all'interno che all'esterno della scuola! Il percorso avrà certamente una ricaduta positiva verso i loro studenti.
Unico grosso peccato: nei due giorni di corso purtroppo il Sole non si è fatto vedere! Con il Sole infatti avremmo potuto approfondire e provare diverse altre attività che, in questo modo, abbiamo potuto indagare soltanto indirettamente.
Nonostante questo, il Corso è stato molto apprezzato da tutti gli insegnanti, che si sono portati a casa molto materiale e tante idee da mettere in pratica!


Ecco per voi le immagini che riassumono le tante e belle esperienze vissute!


Se volete organizzare questo corso (o un altro) nella vostra scuola, qui trovate tutte le informazioni utili: https://cristinasperlari.wordpress.com/

Imparare a programmare...senza computer!

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Ecco una straordinaria risorsa scaricabile gratuitamente! 
Tantissime attività divertenti, stimolanti e curiose per la scuola primaria sull’informatica e la programmazione...senza bisogno di alcun computer o tablet!!! 

Ho tratto ispirazione per un’attività sui numeri binari anni fa in una quarta. Qui si trovano davvero tantissime proposte! 
Utilissimo!!!



Giornata della Terra

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Il 22 aprile sarà la Giornata della Terra!!!


In questa occasione condivido con voi questi bellissimi disegni fatti alcuni anni fa da una mia classe. 









Avevamo preso ispirazione dalla canzone "La Terra è una palla" dello Zecchino D'Oro (potete ascoltarla qui sotto), che avevamo ascoltato e imparato per la festa di fine anno e da lì avevamo ragionato insieme su come rispettare il nostro pianeta e sull'importanza di preservare con cura e attenzione tutti i suoi elementi naturali. 

Potrebbe essere una piccola idea per soffermarsi domani in classe con i bambini a parlare di questo evento.


Science is amazing! La Scienza è emozionante!

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Questa mattina appena sveglia ho visto sui social questa foto, che mi ha emozionato moltissimo.


Ritrae la giovane scienziata Katie Bouman entusiasta di fronte alla prima immagine del buco nero.
Era stata proprio lei a ideare l'algoritmo che ha permesso di elaborare l'immagine. E qui era la prima volta che vedeva il frutto delle sue ricerche.


Ieri questa notizia che ci ha sorpreso é stata già densa di meraviglia! È una cosa davvero affascinante per la Scienza moderna! Questa è una delle immagini che passerà alla storia!
Ma fino a ieri l'emozione da me vissuta era quella di una semplice appassionata coinvolta in maniera estremamente indiretta nel mondo della Scienza. Già io da appassionata ne gioivo, ma senza comprendere a pieno tutto ciò che stava attorno alla notizia. Figurarsi chi non ha idea di che cosa sia un buco nero o del perché questa immagine sia così importante...


Non è facile, per una persona comune, comprendere il significato dell'immagine del buco nero vista ieri.
Sicuramente più facile é comprendere un'emozione.
E la stessa cosa vale per i bambini.


Questa mattina quando ho visto questa foto l'ho trovata magica! ❤️
Gliela si legge negli occhi l'emozione! È proprio lì, in quella scintilla nello sguardo! È meravigliosa!
Sembra una bambina incantata di fronte a una sorpresa quasi inaspettata. È gioia vera! Entusiasmo! Commozione! Felicità profonda!


E spesso il nostro essere umani ci fa capire molto di più attraverso l'empatia del vedere un volto emozionato che attraverso le cose che conosciamo o sappiamo.

Nulla é così magico senza un'emozione!
E questa foto lo esprime benissimo.



Quindi, svegliata da questa splendida emozione riflessa, stamattina presto sono corsa a fare una stampa che ho deciso di appendere in classe, sulla lavagna, assieme a queste scritte. 
Ho pensato che quell'emozione potesse veramente essere contagiosa (ne avevo avuto la prova su me stessa) e che questo magnifico evento si potesse spiegare molto meglio ai bambini attraverso le emozioni.





All'arrivo i bambini si sono avvicinati all'immagine con curiosità. Hanno letto quello che avevo scritto.
Qualcuno ha detto: "Sì! Il buco nero! L'ho sentito ieri sera in tv!".

Mi hanno chiesto perché ci fosse quell'immagine sulla lavagna.
Io ho chiesto loro di osservarla e di spiegarmi che cosa rappresentasse, secondo loro.

"È una ragazza"
"È felice"
"È emozionata"
"È bella"
"Piange di gioia"
"Sta studiando una cosa che deve essere molto bella. Si capisce perché è al computer e dietro c'è una lavagna"
"Non è da sola"
"Ha appena visto una cosa bella al computer"
"È giovane"
"È proprio molto contenta"...

... "Maestra, sembri te!"... 😆😆😆❤️



Ho spiegato allora che cosa stava guardando al computer...che cos'era quell'immagine...chi era quella ragazza...perchè era così emozionata...
Ho provato a spiegare che era da tanto tempo che gli scienziati cercavano questa "prova". Questa giovanissima scienziata ha trovato un modo per registrare questa immagine. Ma non ha potuto fare tutto da sola. Scienziati di tutto il mondo hanno collaborato, hanno messo insieme le loro forze, hanno usato tutta la tecnologia a loro disposizione.
E dopo anni e mesi al lavoro, con grande dispiegamento di energie e di fatica, alla fine sono riusciti a elaborare questa immagine.


"Pensate che emozione!"......

"Maestra, è come noi ieri. Alcune settimane fa abbiamo preso dei bruchi, li abbiamo accuditi, abbiamo dato loro da mangiare e li abbiamo osservati quando facevano il bozzolo. Ieri mentre facevamo matematica è uscita la prima farfalla. È stata una grande emozione!!! Abbiamo aspettato un po' di tempo, ma poi è successo quello che speravamo: abbiamo visto la farfalla volare!" ❤️

È proprio in questi momenti che i bambini ti spiazzano.......e ti travolgono come un fiume in piena per la loro ingenua saggezza...... 😍

(Poi vi racconterò anche di questa meravigliosa esperienza con le farfalle...)

Sì, bambini, è proprio così! L'emozione è la stessa!
Anche voi ieri di fronte alla farfalla avevate quegli occhi luccicanti!


E non importa che non sappiano ancora nulla o quasi di buchi neri e altri misteri del cosmo. Hanno nove anni. Non potevo certo entrare in classe oggi ed esordire con una lezione sui buchi neri per spiegare la notizia. Non avrebbe avuto alcun senso.
Ma è stata proprio l'emozione trasmessa da questa immagine a colpirli a fondo. Ad arrivare dritta al punto. A colpire l'anima e il cuore. 
Come tutti gli esseri umani...


Science is amazing!
La scienza è emozionante! Sorprendente! Meravigliosa! Stupefacente!


Ho scelto queste parole, pensando di doverle loro spiegare.
E invece mi hanno fatto capire di averle già capite, comprese e vissute. ❤️


Non ricordo chi lo scriveva: "per insegnare bisogna emozionare".
Beh, per prima cosa bisogna lasciarsi emozionare da queste cose meravigliose, grandi o piccole che siano, e dare ai bambini la voglia e l'occasione per emozionarsi di fronte alle scoperte di ogni giorno. 
E poi il contagio di emozioni è facile. Fa parte di noi. Viene naturale.


Grazie Katie per questa immagine meravigliosa che hai condiviso.
Rimarrà sempre con noi nella nostra classe...e anche un po' nei nostri cuori.


Science is amazing! 🤩
Viviamo a scuola ogni giorno l'emozione della Scienza!




L'intelligenza numerica

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Oggi vi propongo uno splendido video di una lezione di Daniela Lucangeli sull'intelligenza numerica nei bambini.


Prendetevi un po' di tempo (il video dura una ventina di minuti) e guardatelo con attenzione. Ci sono davvero moltissimi punti fondamentali su cui riflettere, soprattutto sulle difficoltà nelle attività matematiche che incontrano i nostri bambini in classe.


Mate-Raduno, Bologna 12-13 aprile 2019

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Questo weekend è successa una cosa proprio bella. 
E allora ve la racconto.

Chi mi conosce sa che il mio lavoro quotidiano si basa sulla condivisione. 
E condividere significa "dividere-con" qualcun altro le proprie idee per moltiplicarle e trasformarle in qualcosa di sempre più magico e autentico.

La condivisione implica lo scambio tra persone, in questo caso tra colleghi. Colleghi che spesso si conoscono solo virtualmente tramite i social network come Facebook, ma che hanno le loro solidissime e concretissime realtà in qualche luogo magari diverso dal nostro.
E così attraverso i social network si conoscono persone che, anche se lontane, sentiamo vicine nello spirito. Non solo perchè svolgono lo stesso nostro mestiere, ma anche perchè come noi hanno idee, motivazioni ed esperienze simili...e soprattutto hanno la voglia (come la nostra) di rendere grande la scuola.

In questi giorni a Bologna, in occasione del Convegno ForMath Day, alcune splendide colleghe hanno avuto l'idea di organizzare un Mate-Raduno, cioè un bellissimo incontro di insegnanti di matematica di scuola primaria e secondaria di primo grado per conoscersi (finalmente!), parlarsi, scambiarsi idee ed esperienze faccia a faccia e passare insieme qualche momento di condivisione.
Anch'io ho partecipato con grande entusiasmo e ho potuto finalmente incontrare, ritrovare e abbracciare tanti colleghi che ho conosciuto grazie a questo social network e con cui ho condiviso idee, proposte, formazione, esperienze, discussioni...e soprattutto tanta tanta passione!

Sono stati due giorni intensi, passati in un baleno! E' stata un'emozione fortissima poter incontrare, attorno a un tavolo o sedute accanto in un banco, persone che hanno così tanta voglia di imparare, di mettersi in gioco, di costruire esperienze solide e fondanti con i propri alunni e che amano profondamente il loro mestiere.

Sappiamo bene che il nostro lavoro (sia in generale, sia quello di insegnanti di matematica) non è semplice.
Soprattutto quando si parla di Didattica della Matematica capita talvolta di "non capirsi" con alcuni colleghi ancorati a un certo tipo di didattica che ormai non è più adatta alle esigenze del mondo di oggi. 
A volte a scuola ci sentiamo piccoli "pesci fuor d'acqua" e ci poniamo domande rispetto al nostro modo di fare innovativo e differente. Sentiamo che le cose funzionano, ma poi partono dubbi e insicurezze che ci fanno a volte vacillare... 
Ecco, se i social possono essere negativi e deleteri per tanti motivi, io credo che invece per le esperienze di condivisione siano uno strumento importantissimo! Socializzare significa appunto condividere e nel nostro lavoro la condivisione è fondamentale, è lo spirito per continuare ad evolversi, per migliroarsi, per imparare sempre! 

Perchè gli insegnanti sanno che non si può insegnare se non si apprende costantemente.

Condividere idee ed eseperienze sui social può aiutare a "sentirsi meno soli", a fare rete con realtà diverse e magari anche lontane dalla nostra, a sentirsi supportati da colleghi o da esperti che conoscono e divulgano buone pratiche su questa disciplina, a conoscere strumenti per formarsi e materiali che possono essere utili alla nostra didattica.
E può aiutare anche a coinvolgere i colleghi che sono più restii al cambiamento o che si sentono insicuri, perchè è uno strumento semplice da fruire e mette in contatto persone in modo immediato.
Può favorire la conoscenza di realtà simili alla nostra e può costruire legami a distanza che creano solidi collegamenti.
E poi...potete capire che emozione può generare l'incontro con queste persone dal vivo, dopo tanti scambi virtuali sul web!


Questo incontro è nato principalmente dal gruppo Facebook Matematica alla Primaria e da tutti i gruppi matematici correlati alle varie classi.
Chi ha partecipato, ha condiviso una cena molto divertente (nella quale sono avvenuti anche bellissimi scambi di Mate-Regali!!!) e nella giornata di sabato ha partecipato al Convegno ForMath Day, che io ho trovato davvero molto interessante, stimolante e utile!
Ciascuna di noi ha indossato anche una maglietta a tema per l'occasione: un modo per accomunare il nostro spirito di condivisione e la nostra allegria.

E' stato un weekend speciale, da ricordare con gioia! 
E per questo ringrazio di cuore le colleghe che hanno organizzato e tutti i meravigliosi colleghi che hanno partecipato! Siete grandi!!! 
Siete stati per me uno stimolo fortissimo! Una carica a mille di energia!

Condivido con tutti voi le immagini scattate in questi due giorni e, sul finale del video, le bellissime parole della mitica Antonella Castellini, che al convegno ha riassunto brevemente ma in modo estremamente chiaro il nostro spirito, i nostri intenti e le nostre emozioni.

Un'occasione da ripetere al più presto! 
Perchè questo è lo spirito giusto per rendere grande la scuola!


Ecco perchè non amo il silenzio...

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...e poi c’è chi nella sua classe ha sempre un silenzio perfetto. 

Ma volete mettere la bellezza di un grido di gioia per la soddisfazione di aver risolto una sfida quasi impossibile?? 
O il brusio diffuso di tante menti in fermento che insieme trovano la strategia migliore per arrivare alla soluzione di uno strano problema?? 
E le parole che spiegano al compagno di banco come arrivare più rapidamente al risultato di un’operazione ragionando?? 

Boh, il silenzio è bello quando è silenzio d’incanto, di puro e genuino interesse, di rapimento totale in una situazione... 
Ma troppo silenzio ha forse il rischio di far spegnere l’entusiasmo e addormentare la voglia di conoscere, sotto le mentite spoglie di un invito alla concentrazione. 

Chissà... 
Mi sbaglierò, ma io preferisco mille volte sentire il rumore che fanno tanti cervelli in azione e riuscire a percepire come vivi i pensieri che nell’aria emergono e si muovono, trasformandosi in idee, parole, azioni, emozioni...



Pasqua e...matematica!

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Tra pochi giorni sarà Pasqua! 🐣

Ma...come mai la Pasqua ogni anno cade in un giorno diverso? A volte a marzo, altre volte ad aprile...strano, vero?
L'unica cosa certa è che la Pasqua è sempre di domenica! Ma per stabilire di anno in anno quando sarà Pasqua, ci serve un pizzico di...MATEMATICA!!!

Ebbene sì, la Matematica è ovunque! Anche nelle ricorrenze pasquali!



Per capire meglio come mai la data della Pasqua cambia di anno in anno, bisogna osservare la Luna e calcolare per ciascun anno quando cadranno i pleniluni, ovvero i giorni di Luna piena.

Ogni anno, infatti, la Pasqua si festeggerà la domenica successiva al giorno del primo plenilunio dopo l'Equinozio di Primavera!

Siete già andati in confusione? Ma no! E' semplice!
Il 20 o 21 marzo è l'Equinozio di Primavera, cioè il giorno in cui inizia la Primavera o, astronomicamente parlando, il giorno in cui le ore di luce e le ore di buio hanno la stessa durata (capita anche nell'Equinozio di Autunno).

Una volta individuato l'Equinozio (o meglio, l'inizio della Primavera e quindi il 21 marzo), bisogna osservare la Luna. In che fase è il giorno dell'Equinozio di Primavera? 
Se la Luna è Crescente, allora il primo giorno di Luna Piena sarà molto vicino, quindi la Pasqua sarà "bassa", verso fine marzo, perchè si festeggerà la domenica subito successiva al giorno di Luna Piena.
Se invece il giorno dell'Equinozio la Luna è Calante (cioè è già passato il giorno di Luna Piena) si dovrà aspettare il prossimo ciclo lunare e quindi la Pasqua sarà un po' più avanti, ad aprile.

Detto questo, giochiamo un po' con la matematica!
Entro quali date può essere festeggiata la Pasqua???
Cioè qual è la prima data in cui è possibile festeggiare Pasqua? E qual è l'ultima? Perché?

Tenete conto che un ciclo lunare è di 28-29 giorni e che la Pasqua deve essere festeggiata di domenica (quindi se il plenilunio cade di domenica, la Pasqua dovrà essere festeggiata sette giorni dopo, la domenica successiva!).
Allo stesso modo, il primo plenilunio deve avvenire tassativamente DOPO il 21 marzo (o il 21 marzo stesso). Se il plenilunio è il 20 marzo "non vale": bisogna attendere il plenilunio successivo!!!

Insomma, questo potrebbe essere un bel problema matematico da affrontare con i ragazzi, per parlare di festività e di fenomeni astronomici!

A proposito...sapete chi ideò un algoritmo matematico per calcolare precisamente quando cade il giorno di Pasqua??? Beh proprio il nostro PICCOLO FRIEDRICH!!! ...solo diventato un po' più grande! 😉😉😉😄

Ecco qualche fonte per approfondire: il sito di Wikipedia che propone anche una statistica rispetto alle date della Pasqua (qual è il giorno più probabile in cui può cadere Pasqua?), il sito di Natura Matematica che racconta come fare a calcolare la Pasqua e questo sito che spiega in modo semplice il metodo pratico per calcolare la Pasqua ideato da Carl Friedrich Gauss. 

Interessante, no?
Immaginavate che ci fosse così tanta matematica anche...dentro all'uovo di Pasqua??? 😉
E' davvero sorprendente, non trovate?

Cosa dite? ...ah, state già calcolando quando cadrà Pasqua l'anno prossimo??? 😄😄😄

Beh, nel frattempo vi porgo i migliori auguri per una serena Pasqua! 
Che possiate trascorrerla con serenità e allegria!



Affascinante arte islamica

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Ecco un video che mostra l'affascinante arte islamica. Meraviglioso!




Un'altra risorsa che mostra alcuni pattern dell'arte islamica e come ricrearli è questa, davvero affascinante!!!
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