Quantcast
Channel: Il piccolo Friedrich
Viewing all 465 articles
Browse latest View live

Simmetria e rotazione

$
0
0

È simmetria questa??? Ma certo che sì!!!!! 

Facilissimo e bellissimo!

Ecco una bella idea che potrebbe servire come attività di accoglienza nelle classi quarta o quinta! Divertente, semplice e di grande effetto!



Come far funzionare l'insegnamento della matematica?

$
0
0
Come far funzionare l’insegnamento della matematica? 
Un articolo di qualche anno fa, ma che fa molto riflettere. 
Parla di concentrarsi soprattutto sulla matematica applicata. Di trovare riscontri con la realtà e di usare la matematica come strumento per interpretarla. 

Voi cosa ne pensate?


10 regole per FARE MATEMATICA

$
0
0
Ecco un'idea utile da appendere in classe e da usare come riflessione con i bambini. (Consiglio dalle classi più alte, dalla terza in su).


In questa immagine ho voluto raccogliere alcune REGOLE per fare matematica. 
No, non mi riferisco alle formule per le aree o alle proprietà delle operazioni! 

Queste sono le REGOLE del FARE MATEMATICA: attitudini, azioni, comportamenti e suggerimenti per lavorare bene all'interno delle attività matematiche e per dare il proprio meglio sempre.
Ho riportato qui alcune frasi che voglio suggerire ai miei alunni che quest'anno inizieranno la classe terza e che faranno loro capire le cose a cui va data più importanza nel fare matematica in classe.


Queste frasi mi sono sembrate adatte alla fascia d'età che ho in mente. Per bambini più piccoli o ragazzini più grandi potrebbero essere ricalibrate in modo diverso o anche scritte insieme pensando alla propria modalità di lavorare in classe.
Noi partiremo da qui i primi giorni leggendole e riflettendo su cosa io mi aspetto che loro facciano quando lavorano insieme a me e su cosa significa ciascun punto, in modo da avere un riferimento con il quale confrontarsi nei vari momenti didattici durante l'anno scolastico per sentirsi motivati, appoggiati, stimolati.


Se vi piace, potete utilizzarla anche voi: condividerla, stamparla e appenderla nelle vostre classi. 

Potete scaricare i file pdf dell'immagine a questi link: qui per la versione a COLORI  e qui per la versione in BIANCO E NERO.


Per me queste sono le regole fondamentali e basilari per poter lavorare matematicamente in maniera efficace!

Pensi che la matematica non ti serva a niente?

$
0
0
Bella idea! 

“Pensi che la matematica non ti serva a niente?” 
In qualunque professione o mestiere serve conoscere almeno un pizzico di matematica. 

Perciò sotto viene riportato: Se vuoi essere... e tantissimi cartellini colorati sui quali sono scritte moltissime professioni. 

Potrebbe essere una bella idea per far riflettere i bambini (magari facendosi aiutare anche da genitori e nonni) sul valore della matematica nella vita di tutti i giorni. 


Perchè usiamo i quaderni a quadretti?

$
0
0
Ma lo sapete perché usiamo i quaderni a quadretti???

Un bellissimo articolo con alcune riflessioni, a questo link.
Buona lettura!


Corsa al 20

$
0
0
Ecco un gioco interessante che ho letto su un bel libro durante questa estate ("Didattica della matematica" di Baccaglini Frank, Di Martino, Natalini e Rosolini).


Si chiama "Corsa al 20" ed è molto semplice. 
Si può utilizzare come modo per ripassare le operazioni in classe seconda oppure anche più avanti, per arrivare a considerazioni matematiche più elaborate e interessanti.

Si spiega ai bambini che l'obiettivo del gioco è arrivare a 20.
Si gioca in due, a turno. Il primo giocatore sceglie se dire "Uno" o "Due". Il secondo giocatore può scegliere di sommare 1 o 2 al numero dichiarato dal compagno e dire il nuovo risultato. Poi tocca di nuovo al primo giocatore che può scegliere di nuovo se aggiungere uno o due.
Chi per primo arriva a 20 ha vinto.

Si può aggiungere solo 1 o 2 ad ogni turno. 
Ad esempio, giocano il bambino A e il bambino B.
A dice 2
B dice 4
A 5
B 7
A 9
B 10
A 12
B 14
A 16
B 17
A 19
B 20
Vince B!

Inizialmente si può partire facendo degli esempi e sfidando un bambino alla volta per vedere chi riesce a vincere.
Poi si può dire ai bambini di giocare a coppie autonomamente.

Man mano che i bambini vincono o perdono, si può domandare loro quali strategie possono essere funzionali per arrivare alla vittoria.
Si può suggerire loro di appuntarsi di volta in volta i numeri che si generano ad ogni partita.
Ben presto i bambini si accorgeranno che chi riesce a dire "17"è il vincitore sicuro del gioco. Possiamo chiedere perché questo avvenga e come si può fare per essere sicuri di arrivare a 17.

Un'altra variante del gioco è proporre la sfida a squadre.
La classe si divide in due gruppi e ogni volta un rappresentante dei due gruppi va alla lavagna e si sfida con l'altro. I compagni di squadra possono dare indicazioni al rappresentante tra una partita e l'altra, ma durante una singola partita non possono comunicare con il compagno, mentre è alla lavagna.
Le squadre poi possono ragionare sulle strategie di gioco che portano alla vittoria ed elaborarle in una serie di punti o regole che secondo loro sono vincenti.

Si può anche cambiare leggermente il gioco e complicarlo dicendo ai bambini che, questa volta, possono aggiungere 1, 2 oppure 3 al numero precedente, cercando sempre di arrivare a 20.
A questo punto che cosa cambia rispetto alle strategie?

Oppure cambiare numero di arrivo, ad esempio 25...

Insomma, da un banale esercizio di addizioni si può arrivare a discutere di strategie vincenti nella soluzione di un problema!
Interessante, non trovate?

Io proporrò questo tipo di sfida ai miei alunni di classe terza durante i primi giorni di scuola.

Per iniziare il quaderno in classe prima

$
0
0
Un'idea semplicissima per la copertina del quaderno di matematica in classe prima.

Ho chiesto ai bambini di ricalcare il contorno delle loro due manine aperte, una accanto all'altra, dopo aver discusso con loro sul fatto che le mani e le dita sono il nostro primissimo e indispensabile strumento per iniziare a fare matematica.

Inoltre, siccome la parola MATEMATICA è proprio fatta da 10 lettere, abbiamo deciso di scrivere insieme una lettera su ogni polpastrello e di contare insieme fino a dieci alzando una alla volta le dita.

Questo è stato il nostro inizio del lavoro sul quaderno...
Molto semplice, ma efficace!


Buon inizio!

$
0
0

Oggi per me inizia un nuovo anno scolastico assieme ai miei alunni.
Sarà un anno che vede realizzarsi uno dei miei sogni lavorativi che da tanto avevo chiusi in un cassetto. Quindi ancor più emozionante e ricco di entusiasmo del solito! ❤️
(Tranquilli, tra pochi giorni vi svelerò tutto! 😄😉 E' davvero un progetto bellissimo a cui tanto io e le mie colleghe abbiamo lavorato!)

So che anche voi in questi giorni inizierete o avete iniziato. Magari anche voi oggi come me.
L'augurio è di riabbracciare i vostri alunni e di vivere con loro un viaggio fatto di emozioni bellissime, insieme.

Una delle cose che fin da piccola ho sempre pensato è che ogni giorno si può imparare qualcosa di nuovo.
E questo vale sempre, per tutta la vita, non solo da bambini.

Bene, che questa frase ci sia da guida, sempre.
Non si smette mai di imparare. Imparare fa parte della nostra natura!
Ripensare a ciò che impariamo ogni giorno è un modo per comprendere quanto il nostro universo (esteriore o interiore) sia complesso ma affascinante allo stesso modo.
E' un modo per continuare sempre a crescere.

I miei piccoli alunni oggi troveranno, assieme alle mille novità di quest'anno, anche questa piccola frase attaccata sulla porta.
Insieme penseremo a che cosa vuol dire e so che ne usciranno riflessioni interessantissime!

Ora la dedico a ciascuno di voi. ❤️
Buon inizio, colleghi!


P.S. Per scaricare la frase e stamparla, ecco il link.

Corso sul Curricolo verticale in Matematica all'I.C. di Molteno (LC)

$
0
0

Si è concluso oggi il corso di formazione su Curricolo Verticale e problemi in Matematica all’I.C. di Molteno (LC). 
Ecco gli insegnanti al lavoro!



















Corso "Matematica...on the road" a Predazzo (TN)

$
0
0
Ed ecco finalmente le immagini del corso "Matematica...on the road!" che ho tenuto gli scorsi 7 e 8 settembre a Predazzo (TN).

Grandissima partecipazione, interesse ed entusiasmo da parte di tutti gli insegnanti che (numerosissimi) sono stati presenti agli incontri.
E al termine del corso...una bella passeggiata "on the road" alla ricerca della matematica!!! E quante meravigliose scoperte!

Un grande GRAZIE a tutti gli insegnanti con cui ho lavorato!
Uno in particolare a Tatjana che mi ha accolto nella sua meravigliosa terra e che da tempo condivide tante splendide esperienze scolastiche da cui anch'io ho potuto molto imparare!

Ed ora...godetevi le immagini!!! 😉















































































































































































Giochi sul calcolo mentale

$
0
0
Ecco un bellissimo archivio di giochi semplici ma logici da usare in classe per stimolare il calcolo mentale! 

Sono davvero utilissimi ed efficaci! 
Sono tratti da un corso di formazione tenuto da Gianfranco Arrigo di qualche anno fa! 

Super!!!

Consiglio di leggerli ed utilizzarli nelle vostre classi! 


Basta calcolo in colonna!

$
0
0
Sostituire il calcolo in colonna, più meccanico e algoritmico, con il calcolo mentale e ragionato? 
È auspicabile e porta grandi vantaggi. 

Ecco un articolo interessante da cui partire per capire meglio come fare. 
I risultati saranno sorprendenti, provare per credere!

Io sto intraprendendo questo percorso e devo dire che i bambini lavorano benissimo, con grande consapevolezza.


Classi Tematiche - Classe in Movimento

$
0
0
Oggi finalmente vi presento lo splendido Progetto che abbiamo realizzato quest’anno nelle classi terze della Scuola Primaria di Uggiate Trevano.

Si chiama Progetto Classi Tematiche o “Classe in movimento” ed è un progetto sperimentale che porteremo avanti durante questo anno scolastico nelle tre classi terze di questo plesso.
Un’idea che personalmente avevo a cuore da diversi anni e che finalmente ha visto la luce, grazie alla collaborazione di tutti i colleghi, delle famiglie dei bambini, del Dirigente Scolastico e delle istituzioni che ci hanno supportato e aiutato durante le fasi di progettazione e realizzazione.

Vi spiego brevemente di che cosa si tratta.

Nella nostra scuola sono state create tre aule tematiche relative ai seguenti ambiti:
- L’Aula dei Linguaggi
- L’Aula delle Scienze
- L’Aula delle Discipline

I bambini delle tre classi terze, secondo un orario specifico e dettagliato, si spostano nelle tre aule tematiche per svolgere le varie discipline: nell’Aula dei Linguaggi svolgono italiano e inglese, nell’Aula delle Scienze svolgono matematica, scienze, tecnologia e musica, mentre nell’Aula delle Discipline svolgono Storia, Geografia, Religione e Arte e Immagine (le ore di Educazione Fisica sono invece svolte in palestra).

Per questioni di spazio nella scuola abbiamo potuto ricavare solo questi tre spazi, che però sono abbastanza per riuscire a gestire gli spostamenti e la fattibilità dell’intero progetto (uno spazio in più ci avrebbe sicuramente dato più “respiro”, ma dato che fisicamente non c’era, ci accontentiamo!).
L’orario prevede un’organizzazione precisa nella quale i bambini si spostano da un’aula all’altra, in modo (devo dire, dopo circa 10 giorni di scuola) davvero ordinato, ottimale e ben gestito.
Solitamente gli scambi avvengono durante la pausa della ricreazione o della mensa, in modo da non disturbare troppo le ore di lezione e da creare tempi adeguati allo svolgimento delle diverse attività nelle classi. I bambini sono sempre accompagnati dai loro insegnanti.

Perché questo progetto?

Innanzitutto per costruire delle aule che avessero più le sembianze di laboratori nei quali poter trovare arredi, materiali, strumenti, attività e incarichi specifici per ciascun ambito. Normalmente, è impensabile infatti posizionare in ciascuna classe una varietà di materiali, cartelloni, sussidi all’apprendimento molto ampia: lo spazio è ridotto, si crea un sovraccarico di contenuti relativi a diverse discipline e i materiali (nel nostro caso) dovrebbero essere sempre triplicati!
In questo modo invece i bambini possono trovare in ciascun ambiente tematico strumenti e materiali adatti all’attuazione di particolari attività inerenti alle diverse discipline. E quindi gli strumenti possono essere più specifici, approfonditi, diversificati, utili e utilizzabili perché sono posizionati in uno spazio dedicato, progettato e pensato secondo particolari esigenze e criteri didattici.

Ad esempio, nell’Aula dei Linguaggi ci sono molti cartelloni con le regole della lingua italiana e inglese, oppure esposizioni specifiche su vari argomenti da affrontare; c’è il reparto biblioteca con un angolo morbido per potersi fermare a leggere; la disposizione dei banchi è adatta alle attività di scrittura; si possono realizzare diverse attività interamente in lingua inglese...
Nell’Aula delle Scienze ci sono moltissimi materiali per l’apprendimento della matematica (dadi, carte, strumenti in legno, pastina, strumenti ludici di tutti i tipi…vedi foto!); ci sono dei microscopi con tutti gli accessori e delle lenti d’ingrandimento per le osservazioni scientifiche; ci sono cartelloni su argomenti matematici; c’è un piccolo acquario e una zona dedicata ai vegetali; ci sono vari giochi logici; c’è un angolo per registrare il tempo atmosferico e la temperatura; c’è una bilancia e alcuni metri per misurare o misurarsi e tanto altro ancora…
Nell’Aula delle Discipline ci sono cartine geografiche, linee del tempo, materiali per l’arte e spazi per l’esposizione delle produzioni dei bambini, decorazioni artistiche, un calendario specifico per la misura del tempo, …

In secondo luogo, cambiare ambiente, muoversi (da qui nasce il “Classe in movimento”), attivarsi e ritrovarsi in aule diversificate ogni giorno migliora l’attenzione, la concentrazione e la capacità di organizzazione dei bambini che vengono sollecitati a riconoscere spazi specifici e funzioni d’uso dei relativi ambienti.
E devo dire che questo aspetto è stato fin dai primi giorni ben gestito e apprezzato dai bambini: tutto è molto organizzato e quindi i bambini si orientano facilmente (anche grazie alla “mappa-orario” colorata che abbiamo dato loro il primo giorno di scuola e applicato alla copertina del diario…e ai “cartelli stradali” che abbiamo affisso in corridoio per aiutarli nell’orientamento!) e sanno dove trovare materiali specifici nei diversi luoghi (tutto è stato molto ben “etichettato” e spiegato, in modo che sia più semplice e immediato mettere in ordine e ritrovare oggetti).

Capite bene che qui entra in gioco il terzo aspetto, ovvero quello della condivisione e del rispetto per spazi, materiali, arredi e più in generale comunità: se la classe non è più solo un luogo “mio”, ma condiviso, devo fare in modo di gestirlo, curarlo e renderlo più funzionale per tutti. Io non ho più “il mio luogo” di appartenenza, ma ho addirittura tre luoghi diversi in cui ritrovare singole specificità e nei quali esprimermi in modo diversificato a seconda delle mie inclinazioni, delle mie preferenze, delle mie curiosità.
I primi giorni i bambini uscivano dall’aula un po’ come gli scorsi anni: senza curarsi più di tanto se la sedia fosse posizionata lontano dal banco, se il banco fosse storto o pieno di “trucioli” o se ci fossero cartacce per terra. Provando a scontrarsi con la realtà, cioè entrando in una classe lasciata disordinata hanno immediatamente capito l’importanza di curare gli spazi e mantenerli in ordine, sistemati, puliti…perché condivisi!
Sono passati solo pochi giorni, eppure non c’è più bisogno di ricordare loro di riordinare i banchi: quando escono dall’aula molti di loro si guardano spontaneamente indietro per vedere se è tutto in ordine! Sono molto soddisfatta di questo aspetto!

Per la gestione degli spazi e degli spostamenti, abbiamo chiesto la collaborazione delle famiglie nel dare ai bambini uno zainetto piccolo, semplice da maneggiare, leggero e senza trolley (che aumenterebbe l’ingombro e il disordine). Molte famiglie hanno scelto di acquistare uno zainetto piccolo e uguale per tutti, con il logo del progetto.
Noi insegnanti avremo durante l’anno la premura di controllare gli zaini e limitare il riempimento degli stessi con i materiali scolastici.
Per il momento la gestione dello zainetto piccolo è davvero ottima: gli zainetti rimangono appesi alla sedia (senza farla cadere e senza stare per terra!), i bambini sono facilitati nel prepararli e trasportarli da un luogo all’altro e l’ingombro in classe è decisamente minimo.
Inoltre ogni classe ha il suo armadio contenente quaderni e libri specifici per le diverse discipline, per tutte e tre le classi.

Questo è un po’ il racconto del progetto, in generale.
È stato un gran lavoro l’organizzazione e la progettazione e ancora in questi giorni è impegnativo far fronte ai vari problemi che si presentano, ma siamo all’inizio e già i primi miglioramenti evidenti ci sono, quindi abbiamo raggiunto già ottimi traguardi! Inoltre si tratta di un progetto sperimentale che sicuramente potrà essere adattato e migliorato in alcuni aspetti: durante l’anno avremo dei momenti di verifica che ci permetteranno di riflettere sull’organizzazione generale.

I bambini e le famiglie sembrano molto soddisfatti della novità. Speriamo di poter continuare in questa direzione!

Ora vi lascio alle immagini delle nostre classi!!!
Guardate come solo belle, colorate e accoglienti!!! 😊

Chiaramente, essendo il mio ambito di interesse, la maggioranza delle immagini si riferisce all’Aula delle Scienze (Arancione!), che qui viene immortalata quasi in ogni dettaglio!

Piano piano vi racconterò le funzioni specifiche di ciascun materiale o zona, soprattutto di questa aula.
È uno spazio molto pensato e articolato…ricchissimo di particolari, oggetti e dettagli, ma da gestire secondo una precisa organizzazione.
Man mano selezionerò alcune “zone” e vi spiegherò dettagliatamente le funzioni.

Insomma, un super progetto!!! Un’idea che già alcune scuole in Italia hanno sperimentato (non è una novità!) e che da sempre mi ha affascinato.
Non è stato facile arrivare alla sua costruzione, ma credo che ne sia valsa ampiamente la pena! Per me è un piccolo sogno realizzato! 💓

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi!
Se avete domande, volentieri vi risponderò!

Intanto godetevi questo “tour virtuale” nelle nostre Classi Tematiche! 😉



…non perdetevi, eh! 😄

































































































































Maestra con il tablet

$
0
0
Ciao a tutti!

Volevo condividere con voi un’idea che mi sta frullando nella testa da un po’ di tempo.
Conoscete tutti le mie attività con il blog e, come avrete capito, mi posso definire una maestra tecnologica.
Fin dai tempi dell’Università mi sono sempre aggiornata sulle tecnologie da utilizzare a scuola e tantissime le ho sperimentate in prima persona. Sono sempre stata vista da molte colleghe come la “giovane aliena”…ma vi assicuro che posso definirmi tecnologica non per doti divine: semplicemente con dedizione cerco di imparare molto dalle cose che faccio ogni giorno e anche dai miei errori…
Ora, alla “veneranda età” di 35 anni, non posso più definirmi così giovane e un po’ di esperienza nel mondo scolastico ormai la possiedo…

Insomma…ora non ho più paura di proporre un percorso innovativo e “tecnologico” da fare insieme a voi colleghi! Credo che sia arrivato il momento e sento di percepire che ce ne sia il bisogno!
Così vi invito a diventare da “super maestri impegnati e innamorati del proprio lavoro” a “super maestri impegnati e innamorati del proprio lavoro…CON IL TABLET”!



Finito il preambolo, vi spiego il perché di questa proposta. Innanzitutto per stare al passo con i tempi: la scuola dell’obbligo in molti casi rimane “indietro” rispetto al mondo che cambia al suo esterno e visto che ci sono sempre le solite problematiche, che mancano le risorse, che lo spirito conservativo e spesso di conservazione dei lavoratori nell’ambito scolastico la fa da padrone, il corpo docente che io definisco “coraggioso” può anticipare un cambiamento che diventerà inevitabile, senza trovarsi spiazzato al momento opportuno!

Molti di noi docenti fortunatamente hanno la possibilità economica di finanziare questo “percorso-esperimento” con la Carta del Docente. Spesso questi soldi vengono utilizzati per formazione o per l’acquisto di libri. A volte vengono un po’ “dimenticati” e accantonati per l’anno scolastico successivo (fino al limite ultimo per la spesa, però!).
Ecco qui dunque una proposta molto pratica e operativa per sfruttare anche questa risorsa economica in modo pensato, concreto, utile ed efficace per la propria didattica, al passo con i tempi.
È una sorta di investimento per una formazione prima di tutto per noi stessi, come insegnanti. Ma che certamente avrà una ricaduta pratica anche in classe con e per i nostri bambini (o, almeno, questo è l’intento e lo scopo di questa mia nuova proposta, in cui credo moltissimo).

Dal prossimo 15 novembre, ho quindi deciso che inizierò a pubblicare qui sul blog e sulla pagina Facebook un percorso dal titolo “MAESTRA CON IL TABLET”, partendo proprio dalle basi: dando istruzioni su come “impostare” il proprio dispositivo, suggerendo app e risorse da sfruttare in classe, dando indicazioni su “come fare” a svolgere certe attività (partirò dal “facile-facile”, promesso!), fino a presentare i vari nuovi strumenti che si potranno associare ad esso per lavorare con i bambini.
Io vi seguirò con una rubrica dedicata, completamente gratuita, mostrandovi direttamente sul mio tablet quello che si può realizzare.

Ho però un consiglio importante che mi sento di darvi prima di iniziare tutto il percorso. La mia esperienza passata mi ha fatto capire che è molto più utile e sicuro acquistare un tablet ESCLUSIVAMENTE PER IL LAVORO, economico e versatile, che si possa facilmente integrare con altri dispositivi.
Vi spiego perché. Io ho già pc portatile, iMac, iPad, iPhone, ecc... ma tutti i miei dispositivi sono ovviamente “inquinati” dalla mia vita privata.
Foto, collegamenti ai social, file privati, navigazione su internet per interessi personali: questi elementi normalmente presenti sui nostri “aggeggi elettronici” NON DEVONO entrare assolutamente in contatto con i bambini sul nostro posto di lavoro!
E visto che, usando i supporti personali, è praticamente impossibile scindere vita lavorativa da vita privata (o, almeno, c’è sempre il rischio che qualcosa inevitabilmente sfugga!), io consiglio di acquistare un dispositivo differente da usare esclusivamente a scuola, per le attività didattiche.

Anche la connessione 3G/4G non è necessaria, basta che il tablet abbia la funzionalità wifi e possa essere collegato alla reta scolastica, oppure, all’esigenza, anche all’hotspot del proprio smartphone (come fare ve lo spiegherò più avanti!).

Il sistema Android è quello che ho scelto e che mi sembra più funzionale per questo utilizzo. Essendo aperto, non ha limitazioni nell’uso e permette di scaricare tantissimo materiale e applicazioni free.
D’altro canto, è possibile subire degli attacchi da virus ed è anche per questo che consiglio un dispositivo dedicato dove limitiamo la navigazione per uso didattico e non per uso privato.

Per questo progetto io ho scelto di acquistare il tablet Samusung Galaxy Tab E (9,6 pollici) wifi, con Carta del Docente e mi sento di consigliare anche a voi questo acquisto.
Lo trovate in promozione su Amazon a questo link a 129 euro.


Per chi usufruisce della Carta del Docente, è possibile acquistare il tablet interamente con essa, generando tre buoni: uno da 100 euro, uno da 25 e uno da 5 euro. Una volta generati i tre buoni singoli, essi possono essere facilmente convertiti in buoni regalo Amazon (qui vi spiego nel dettaglio come fare!) ed utilizzati, nella fase di acquisto, per azzerare la cifra da pagare.
Ah, niente paura per l’euro rimasto! Al prossimo acquisto, ad esempio, di un libro su Amazon, vi verrà immediatamente scalato dal prezzo, consentendovi di non perderlo!

Ma torniamo al tablet.
Ho scelto di acquistare proprio questo prodotto perché il costo è molto contenuto, ma possiede comunque tutte le caratteristiche di base e adatte per l’uso didattico: buon processore, buona durata della batteria, buon sistema operativo e buoni requisiti generali. In più è un Samsung e già questo è una buona garanzia di qualità.

Se avrete un tablet come il mio, nella rubrica di cui vi ho parlato troverete le istruzioni dedicate e precise per l’utilizzo di questo strumento nelle attività didattiche. Nulla vieta di utilizzare un tablet differente, ma in quel caso diventerà più difficile da parte mia aiutarvi in caso di difficoltà.

Quindi…vi do appuntamento al 15 di novembre con questo nuovo super percorso condiviso e gratuito (come tutto il materiale su Il Piccolo Friedrich)!!!
Lasciamoci questo mese e mezzo per recuperare un tablet da utilizzare in questo progetto e, per me, per prepararvi alcuni post utili al vostro lavoro!

Tutorial: come generare buoni Carta del Docente per Amazon

$
0
0
Vi ho parlato del mio nuovo progetto "Maestra con il Tablet"!

Inizio quindi subito a darvi delle dritte su come fare per generare dei buoni con Carta del Docente da utilizzare su Amazon, per esempio per acquistare il tablet Samsung di cui vi ho parlato.


Inizio dicendovi che tutte le info che vi servono si trovano anche a questo link. Qui cercherò di mostrarvi una guida passo passo per aiutarvi nell'"impresa" con immagini esplicative.

Per prima cosa dovete aver scelto l'articolo da acquistare tra quelli presenti nella sezione Amazon "Carta del Docente". 
Amazon infatti permette di acquistare con essa Libri di ogni genere, anche in formato Kindle, tablet, pc e dispositivi elettronici (solo una scelta, ma davvero vasta!), calcolatrici ed altro.

Se, ad esempio, volete acquistare il tablet Samsung Galaxy E che vi ho consigliato, andate su questo link, cliccate su "AGGIUNGI AL CARRELLO" e controllate il prezzo, che può variare di qualche euro a seconda delle offerte.
Quando l'ho acquistato io costava 129 euro, ad esempio.


 ---


Una volta verificato il prezzo, andate sul sito della Carta del Docente, entrate con il vostro SPID e recatevi nella sezione "CREA BUONO", cliccando sul pulsante.


Ricordatevi di una cosa molto importante!!! Amazon concede di utilizzare solo buoni del valore di 1, 5, 10, 25, 50, 100 o 250 euro! Non ammette altri importi! 
Però è possibile utilizzare più buoni per raggiungere l'importo desiderato.

Dunque vi serve...un piccolo calcolo matematico!
Se la cifra che dovrete spendere è, ad esempio, di 129 euro, dovrete generare prima un buono da 100 euro, poi un buono da 25 euro ed infine un ultimo buono da 5 euro, in modo da raggiungere o superare di poco l'importo richiesto.
Niente paura! tutti gli euro di avanzo rimangono "in memoria" di Amazon e possono essere spesi anche in un secondo tempo per altri prodotti inseriti nella lista della Carta del Docente, come ad esempio libri!

Come fare a generare il buono?
Una volta cliccato su "CREA BUONO" sul sito della Carta del Docente, selezionate ente "ONLINE" e poi "HARDWARE E SOFTWARE" (sempre nel caso vogliate acquistare il tablet, altrimenti scegliete tra le altre categorie!) ed infine "HARDWARE".




Quando in fondo apparirà la finestra "IMPORTO DEL BUONO" dovrete inserire la cifra. Ricordatevi dei diversi importi che consente Amazon, altrimenti il buono non verrà accettato e vi toccherà annullarlo.
Quindi, tornando all'esempio del'acquisto del tablet, inserite per prima cosa il valore 100 euro, poi cliccate su "CREA BUONO".


Date una conferma della vostra scelta e vi si aprirà una finestra con il codice alfanumerico del buono, il vostro nome, il tipo di bene che volete acquistare e l'importo, oltre al codice qr e al codice a barre.
Ciò che vi servirà è unicamente il CODICE ALFANUMERICO del buono. Per cui salvate il buono nel vostro pc, stampatelo, oppure fate uno screenshot sul vostro smartphone o, ancora, appuntatevi a penna su un foglietto (o con copia e incolla) le lettere e i numeri che compongono il codice.
Attenzione a maiuscole e minuscole, c'è differenza!!!


Ma prima dicevamo che, se avete un importo da 129 euro, ad esempio, vi servono tre buoni.
Per cui, una volta assicurati che il codice del buono sia salvato (niente paura se lo perdete! Si può sempre recuperare in un secondo momento andando su "i miei buoni"), chiudete la pagina e ricominciate cliccando di nuovo su "CREA BUONO".
Rifate l'identica selezione di prima ("online", "hardware e software", "hardware", in questo caso) e inserite il nuovo importo. Questa volta, ad esempio 25 euro.
Poi cliccate su "CREA BUONO".


Anche in questo caso salvate o appuntatevi il codice alfanumerico che vi servirà tra un attimo.
Ripetete l'azione per l'ultima volta, se ad esempio dovrete aggiungere ancora 5 euro al vostro importo.
Potreste anche generare diversi buoni da 1 euro fino a raggiungere la cifra richiesta. L'importante è poi non perdersi tra i diversi buoni!!!


Una volta generati tutti i buoni che vi servono e raccolti tutti i codici alfanumerici, dovrete andare su Amazon per convertirli in buoni Amazon. Facilissimo e velocissimo!
Vi basterà andare a questo link e inserire negli spazi il codice dei vostri buoni (uno alla volta, ovviamente) e il vostro indirizzo mail.

---


Poi mettete una spunta sull'informativa sulla privacy e cliccate su "INIZIA".


Infine cliccate su "NON SONO UN ROBOT", è per la vostra sicurezza! Ed infine su "CONTINUA".


A quel punto Amazon vi fornirà un nuovo codice alfanumerico (più lungo del precedente e con alcuni trattini). Appuntatevelo o copiatelo in un foglio word.
Niente paura se doveste perderlo per sbaglio: al vostro indirizzo mail verrà comunque inviato e potrete leggerlo da lì!


Una volta appuntato il primo codice, procedete rifacendo la procedura e quindi inserendo il secondo codice generato con Carta del Docente e ri-cliccando sui pulsanti che vi ho già mostrato. Anch'esso si trasformerà in un buono Amazon con un nuovo codice alfanumerico.
Trasformate in questo modo tutti i buoni generati con Carta del Docente in buoni Amazon.

Quando avrete finito, cliccate su "IL MIO CARRELLO", dove in precedenza avrete inserito il prodotto da acquistare (tablet o altro).
A quel punto cliccate su "PROCEDI ALL'ORDINE" e andate subito alla sezione "INFORMAZIONI DI PAGAMENTO" (mi raccomando, NON cliccate subito su "acquista ora", altrimenti vi ritroverete a dover pagare l'intero importo!!!).


---


Nella sezione "INFORMAZIONI DI PAGAMENTO" troverete "BUONI REGALO E CODICI PROMOZIONALI". In questo spazio digitate il primo dei vostri codici Amazon trasformati poco fa (quelli molto lunghi e con i trattini).


---


Cliccate poi su "INSERISCI" e vi accorgerete che il prezzo del vostro articolo sarà sceso di un valore uguale all'importo del buono.
Se avete più buoni, ripetete più volte la procedura inserendo tutti i codici dei buoni Amazon, fino a che l'importo del vostro prodotto sarà finalmente azzerato.

Solo a quel punto cliccate su "ACQUISTA ORA" (nel caso non siano già registrati, dovrete anche inserire tutti i vostri dati di spedizione)...e il vostro tablet o il vostro prodotto sarà pronto per essere spedito direttamente a casa vostra!


Insomma, procedura un po' lunga (nemmeno più di tanto, dai! Massimo 15 minuti e avrete fatto tutto!), ma alla fine semplice e ottimale! 😉



Giuseppe Peano

$
0
0
In questi giorni in classe terza i bambini stanno conoscendo il matematico Giuseppe Peano e, in maniera semplice ma "rigorosa", i suoi assiomi che definiscono i Numeri Naturali.

Giuseppe Peano è stata una figura importantissima per la storia della matematica italiana e non, e raccontare qualche aneddoto sulla sua vita può rivelarsi davvero interessante. Come per esempio il fatto che fosse un matematico rigoroso ed estremamente attento alla precisione a tal punto da risultare quasi pedante con i suoi colleghi, ma che con i suoi allievi fosse invece molto comprensivo e paziente. Tanto da poter essere definito un bravissimo insegnante, da cui si poteva imparare serenamente dell'ottima matematica.


Uno dei lavori didatticamente più interessanti per cui ricordiamo Giuseppe Peano è un suo libro: "Giochi di aritmetica e problemi interessanti".
In questo testo si trovano molti problemi, rompicapo e giochi matematici divertenti, stimolanti e utili per aiutare i bambini a ragionare.
A questo link potete trovare un bell'archivio di giochi e problemi riportati in questo testo. E' davvero una risorsa molto ricca e interessante!

Io ne ho copiati o riscritti e semplificati alcuni e li ho proposti ai miei bambini di terza, che vi si stanno davvero appassionando molto!
Ma molti di questi piccoli problemi si possono utilizzare anche in classe quarta o quinta, perché si prestano ad alcuni contenuti che in queste classi vengono affrontati. E sono sicuramente una buona palestra per allenare le capacità di ragionamento.

Tra i miei preferiti, i giochi sui quadrati e i triangoli magici, l'enigma del capitano, il problema su quanti capelli abbiamo in testa, i rompicapo algebrici e i "problemi pratici".

Vi copio inoltre la conclusione del testo, citando le parole dello stesso Peano, che mi hanno particolarmente colpito:

"L'insegnante di buona volontà potrà combinare problemi simili e migliori dei precedenti, onde rendere attraente lo studio.
La differenza fra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò, che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita.
Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi come sono, e richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura.
Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento.
Ognuno si fabbrica la sua fortuna, buona o cattiva. Chi è causa del suo mal, pianga sè stesso. Così disse Giove, e lo riferisce Omero, Odissea I, 34.
Con questi principi, caro lettore e collega, vivrai felice".

Spero questo riferimento vi sia utile quanto lo è stato per me!

Quadrettature e griglie per tutti i gusti!

$
0
0

Vi servono quadrettature o griglie speciali per realizzare progetti geometrici o tassellazioni con i vostri bambini o ragazzi? 
Qui ne potete scaricare tantissime gratuitamente!!! 
Risorsa fantastica!


La bacheca dei curiosi

$
0
0
La nostra “Bacheca dei curiosi” sta iniziando a riempirsi di risposte e di curiosità da approfondire! 
Ecco i “curiosi” in azione! 😆😆😆





Funziona così: i bambini scrivono le loro domande o le loro curiosità nella “Scatola dei Perché”, inserendo un bigliettino con o senza il proprio nome. 
Possono essere domande scientifiche su qualcosa che succede o curiosità particolari su qualche argomento che necessitano una spiegazione.


Dopo un po’ di tempo, le loro domande trovano risposta in uno di questi modi:

- o vengono proprio “citati” durante qualche lezione (per esempio scienze o storia) e si parte dalla loro domanda per introdurre un nuovo argomento o per parlare di una questione;

- o le domande vengono “rilanciate” e poste a loro con la richiesta di trovare da soli una risposta utilizzando qualche strategia, ad esempio: “cerca questa informazione su questo libro” o “usiamo insieme Wikipedia o qualche altra risorsa online specifica per rispondere” o “poniamo questa domanda a un esperto sull’argomento” (un genitore che svolge un lavoro inerente o uno specialista che incontreremo per esempio nei luoghi che visiteremo) o “proviamo a rispondere alla domanda insieme trasformandola in un problema” (ad esempio una domanda arrivata è “Quanti minuti ci sono in un anno?”...ecco questa la trasformeremo in un problema matematico da risolvere!);

- oppure, se è una curiosità generica, se affronta un argomento non specifico nella “programmazione disciplinare” di quest’anno o se è una domanda a carattere più generale, i bambini settimana dopo settimana possono trovare le loro risposte appese alla “Bacheca dei curiosi”: così possono leggerle autonomamente, “saziando” la propria curiosità.


Gli obiettivi di questo lavoro (sicuramente impegnativo, anche per me! Ma fondamentale!) sono principalmente due.
Per prima cosa stimolare i bambini a porsi domande sul mondo e sulle cose che accadono e incentivare il loro naturale desiderio di risposte. Renderli sempre curiosi e anche un po’ “scettici” sui fenomeni, per poterli andare ad indagare come piccoli scienziati, seguendo però la “strada giusta” (in scienze stiamo proprio affrontando l’argomento del metodo scientifico, poi vi racconterò! 😉).
In secondo luogo dare loro gli strumenti corretti per trovare da soli le loro risposte. Consultando testi specifici, risorse online attendibili, chiedendo ad esperti, facendo esperimenti che verifichino le ipotesi, ragionando e scegliendo le fonti in base a criteri scientifici e non improvvisati.
È un modo per abituarli anche all’uso consapevole dei media e delle nuove tecnologie, ma anche per potersi orientare (passettino dopo passettino) tra la valanga di informazioni a cui sono sottoposti e con cui vengono letteralmente bombardati, imparando a scegliere di chi “fidarsi”, a seconda dell’argomento trattato.


Sulla “Bacheca dei curiosi” vengono quindi affisse alcune risposte che diamo noi insegnanti, ma anche alcune sollecitazioni o inviti a ricercare l’informazione su una precisa fonte, in modo da non abituare i bambini all’avere “tutto subito”, ma da spronarli a ricercare e ad attrezzarsi per diventare più autonomi e coscienti nelle proprie scelte e nei propri giudizi.

Una piccola piccola sana abitudine che come insegnanti abbiamo il dovere di dare ai nostri bambini, fin da piccolissimi (e direi anche un bisogno estremamente importante, di questi tempi).

Credo sia uno degli strumenti più importanti della nostra nuova aula scientifica. 👍

Per ora i bambini sono entusiasti e producono domande in grande quantità!!! Si spazientiscono un pochino se la risposta non arriva subito o se la domanda viene rilanciata e viene chiesto loro un piccolo sforzo. Ma, si sa, l’attitudine alla pazienza e alla perseveranza è una cosa che si conquista passo passo, con abitudine e scoprendo che la “fatica” ripaga! Sono ancora piccoli, ma non è mai troppo presto per iniziare questo percorso. 😉

Nelle immagini, eccoli incuriositi, al suono della campanella dell’ingresso, precipitarsi ancora con addosso le giacchine a leggere le novità in bacheca!
 

 




Il mistero dei numeri primi

$
0
0
Un bellissimo approfondimento sui numeri primi: uno dei misteri più antichi e più intriganti della matematica!

Lo potete leggere a questo link.


Decine e unità...con la pastina!

$
0
0

Fin dalla classe prima, ho introdotto il concetto di decina attraverso l’uso di pastina e contenitori che permettessero di contarla facilmente, attraverso il raggruppamento per 10. 
I bambini hanno lavorato efficacemente in prima e hanno interiorizzato molto bene il concetto di decina, dimostrando di ricordare, a un anno di distanza, molto bene l’esperienza e di saperla spiegare chiaramente.



In classe seconda, abbiamo proprio ricominciato da lì, per introdurre il lavoro sui numeri oltre il 20. 



In particolare, ho ritrovato uno scatolone pieno di questi barattolini con il tappo (sono gli ex contenitori per rullini fotografici! Fantastici!!!). 




L’anno prima usavamo i bicchierini di plastica da caffè, ma non avendo il tappo capitava che cadessero e si svuotassero, oppure che si rompessero...insomma non erano molto stabili e comodi. 
Questi invece sono decisamente più pratici e utili perché, una volta formata una decina di pastine, si richiudono e non si può più né aggiungere né togliere nulla! 
E se per sbaglio si rovesciano...c’è il tappo e non succede nulla di grave! 

Abbiamo iniziato in questo modo: ad ogni bambino ho dato una manciata di pastina, a caso.
Ricordando l’esperienza dello scorso anno, i bambini hanno pensato di contarla attraverso il medesimo metodo: mettere 10 pastine in ogni barattolino e poi contare di dieci in dieci i barattolini, per poi, alla fine, aggiungere le unità ovvero la pastina rimasta fuori che non poteva essere raggruppata in una decina.

Data un po’ di pastina sul banco, i bambini si dovevano alzare per prendere alcuni barattolini dallo scatolone (quelli che a loro sembravano utili...per avviarli anche a un discorso di stima della quantità!), portarli al posto e usarli per raggruppare 10 pastine. 
Se non erano abbastanza, potevano alzarsi di nuovo per prenderne ancora, altrimenti, se erano superflui, alla fine li riponevano nello scatolone.
















Al termine del lavoro ogni bambino è stato invitato a leggere il proprio numero di pastina. 
È stato facile: i barattolini si contavano di dieci in dieci, mentre la pastina rimasta fuori si contava una alla volta. 
Per cui se c’erano 5 barattolini e 4 pastine fuori bastava contare così: “dieci, venti, trenta, quaranta, cinquanta...cinquantuno, cinquantadue, cinquantatrè, cinquantaquattro!” 







Quando tutti hanno finito il lavoro e potevano dichiarare quanta pastina era presente sul proprio banco, ho invitato i bambini a “leggere” il numero di pastina presente sui banchi di alcuni compagni. 
È stato immediato capire come fare.

Abbiamo anche rappresentato sul quaderno i barattolini e la pastina che ognuno di loro possedeva, scrivendo il numero e mostrando la modalità di lettura: la cifra a sinistra (decine) indicava il numero di barattolini, mentre la cifra a destra (unità) il numero di pastina rimasta fuori.

Dopo aver letto le quantità, ho suggerito di fare un lavoro che i bambini hanno trovato molto spontaneo, ovvero confrontare le quantità. 
Ho chiesto ai bambini vicini di banco di confrontare il numero di barattolini e di pastina in loro possesso per scoprire chi ne aveva di più. Hanno spontaneamente deciso di “mettere in fila” gli oggetti, in modo da poterli confrontare più facilmente.
















Se il numero di barattolini era il medesimo, bastava confrontare la pastina fuori. 
Anche se il numero di pastina era uguale era facile capire chi ne aveva di più, osservando il numero di barattolini.
Qualche problema se bisognava invece confrontare quantità con un numero sia di barattolini che di pastina diverso. 
Lì è stato importante ragionare sul fatto che il barattolino vale 10 pastine e anche se un compagno aveva, ad esempio, 6 barattolini e 9 pastine fuori, possedeva comunque un numero minore di pastine di chi aveva 7 barattolini e 2 pastine. 
Loro hanno spiegato che prima si devono confrontare i barattolini, perché quelli hanno valore 10, poi, nel caso, si confrontano le pastine.

Abbiamo giocato così anche rappresentando barattolini e pastine sul quaderno e usando i simboli maggiore/minore e uguale, per leggere le relative “frasi matematiche” ed effettuare confronti tra numeri da 0 a 99 (per ora).

Poi li abbiamo usati anche per svolgere le prime operazioni mentali con tappa alla decina, ma ve ne riparlerò più avanti.

Mi piace particolarmente il barattolino del rullino perché permette una semplice chiusura, è facile da usare, è piccolo e maneggevole e...tra un po’ credo che non ci sarà nemmeno più bisogno di riempirlo per parlare di decine! 
Si presta molto bene per il passaggio da concreto ad astratto. Molto di più della pallina rossa dell’abaco, per lo meno. 

E' diventato praticamente impossibile trovare questi barattolini, se vi interessa, possono essere sostituiti con altri modelli: CLICCATE SU QUESTO LINK

Più avanti vi aggiorno sui nuovi passi avanti svolti con questo utilissimo materiale!
Viewing all 465 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>